Le migliori mete estere per i pensionati, da Grecia a Panama, Costa Rica, Messico, Albania e non solo: cosa spinge gli italiani a lasciare il Belpaese una volta fuori dal mondo del lavoro
Negli ultimi anni, un numero crescente di pensionati ha deciso di affrontare una nuova fase della vita scegliendo mete internazionali per vivere la pensione, trend già iniziato, in realtà anni fa.. Secondo le statistiche INPS e diversi report internazionali, la tendenza al trasferimento oltre confine è triplicata nell’ultimo quindicennio. Le motivazioni di fondo sono molteplici: da una parte, il desiderio di una migliore qualità della vita, condizioni climatiche favorevoli e un costo della vita più accessibile; dall’altra, l’attrattività dei regimi fiscali agevolati proposti da numerosi Paesi, che permettono di massimizzare il potere d’acquisto della pensione.
Non meno rilevante è la volontà di molti di allontanarsi da una realtà percepita come stagnante, o dalla necessità di mantenere legami internazionali sviluppati durante la vita lavorativa. Mediterraneo, Europa orientale e America Latina sono attualmente le aree più scelte per il trasferimento, con una presenza significativa di connazionali nei principali centri di nuova residenza.
Dovendo scegliere un Paese estero dove trasferirsi, i pensionati tengono conto di fattori molteplici, combinando esigenze personali e valutazioni oggettive. Secondo le più recenti analisi internazionali, i criteri principali includono:
Un quadro sintetico delle posizioni di vertice secondo il report:
| Paese | Punti di forza |
| Grecia | Regime fiscale agevolato, clima mediterraneo, sistema sanitario accessibile |
| Panama | Programmi pensionistici dedicati, tassazione vantaggiosa, servizi sanitari validi |
| Costa Rica | Facilità di ottenimento della residenza, “pura vida”, costi ridotti |
| Portogallo | Infrastrutture sanitarie di livello, clima temperato, programmi per pensionati |
| Messico | Basso costo della vita, accesso a sanità sia pubblica sia privata |
La classifica tiene conto delle esigenze specifiche degli italiani che ricevono pensioni dal settore privato e valorizza le mete dove le convenzioni internazionali consentono di percepire l’intera pensione al lordo delle trattenute.
Tra le destinazioni più richieste nel 2026 svetta la Grecia, selezionata sia per il contesto naturale che per il regime fiscale specificamente studiato per i pensionati stranieri. Il Paese ellenico ha introdotto da alcuni anni una flat tax al 7% su tutti i redditi di fonte estera per i pensionati che trasferiscono la propria residenza fiscale, benefit valido per quindici anni. Questo regime rende estremamente competitiva la Grecia, dove la spesa per la vita quotidiana rimane bassa soprattutto fuori dai poli turistici principali.
L’accesso al sistema sanitario pubblico è garantito ai cittadini UE, mentre per le cure private sono previsti costi contenuti e assicurazioni specifiche. Affitti e acquisti immobiliari nelle aree interne e sulle isole risultano vantaggiosi. Una coppia può vivere comodamente con un budget mensile moderato, dedicando risorse a esperienze culturali e benessere all’aperto. La facilità prevista nel conseguimento dei visti (Golden Visa per investimenti immobiliari e permessi semplificati per cittadini UE) aggiunge attrattività a questa destinazione che unisce storia, paesaggio e convenienza.
Nel 2026, il Portogallo si conferma tra i Paesi europei preferiti, grazie a una combinazione di fattori distintivi: reti sanitarie di alto livello, sicurezza sociale, clima gentile. Anche se le agevolazioni fiscali per i nuovi arrivati sono state ridimensionate dal 2024, il Portogallo mantiene esenzioni e detrazioni fiscali, oltre a un costo della vita generalmente più basso rispetto agli standard dell’Europa occidentale. Le città medio-grandi, come Lisbona e Porto, presentano prezzi degli immobili in crescita ma restano accessibili in molte aree secondarie.
Il “Visto D7” consente, a chi dimostri un reddito passivo da pensione, di ottenere residenza e accesso alle cure sanitarie pubbliche senza necessità di investimenti ingenti. Il clima oceanico, uno stile di vita rilassato e una importante infrastruttura di servizi a misura di over 65 rendono il Portogallo un’eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale.
Negli ultimi anni, alcune destinazioni dell’Est e Sud Mediterraneo si sono imposte tra le preferenze di chi valuta il trasferimento all’estero. Albania e Tunisia sono molto gettonate per la combinazione tra esenzione totale o quasi totale dalle imposte sulle pensioni estere e costo della vita bassissimo. Città della riviera albanese o località tunisine assicurano servizi adeguati, assistenza sanitaria privata a costi contenuti e una presenza consolidata di connazionali.
Cipro offre un regime di tassazione particolarmente competitivo (aliquota 5% sulla pensione) e soggiorni semplificati per cittadini UE. In Turchia si assiste a flussi crescenti grazie all’infrastruttura moderna, prezzi immobiliari accessibili e vantaggi fiscali specifici per chi percepisce redditi dall’estero. Tutti questi Paesi sono legati all’Italia da accordi bilaterali che consentono di evitare doppie tassazioni e garantiscono trasparenza normativa.
Tra le destinazioni oltre oceano, Panama, Costa Rica e Messico si sono affermate come scelte privilegiate grazie a programmi ufficiali per pensionati stranieri. Il noto “Programma Pensionado” panamense attribuisce significativi sconti su utenze, sanità, voli e molti servizi, oltre a regimi fiscali molto vantaggiosi per i redditi di provenienza estera. La Costa Rica, sinonimo di “pura vida”, offre procedure snelle per la residenza e un costo della vita ridotto, con servizi sanitari pubblici e privati affidabili.
In Messico i cittadini stranieri trovano una burocrazia semplificata per la residenza permanente e vivono grazie a un costo della vita contenuto, pur potendo accedere a una rete sanitaria articolata e a un contesto culturale ricco. La presenza diffusa di comunità italiane nelle maggiori città e sulla costa rende più facile il percorso di integrazione.
Oltre ai confini europei e americani, nuove rotte attraggono pensionati desiderosi di varietà culturale, basso costo della vita e servizi moderni. Malesia e Thailandia rappresentano l’Asia più apprezzata, con città ad alta vivibilità come Kuala Lumpur, Penang, Chiang Mai e Phuket, nonché accesso facilitato a cure sanitarie di qualità internazionale e proprietà immobiliari per stranieri. Qui la pensione italiana è generalmente esente da imposte locali o soggetta a minime aliquote.
Il Sudafrica offre esenzioni sulle imposte per molti redditi da pensione e un ambiente multiculturale, sebbene la distanza dall’Europa sia significativa. Restano punti di attenzione legati a sicurezza e copertura sanitaria, da valutare in base alla località scelta. Questi Paesi offrono un’elevata qualità dei servizi offerti rispetto ai costi sostenuti.