Attesa e tensione hanno scandito il fine settimana per l’iter della Manovra Finanziaria 2026. Nelle ultime ore, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato il testo definitivo, dopo una maratona negoziale sostanziata da scambi serrati tra forze politiche e l’intervento diretto del Ministero dell’Economia per gestire i contrasti su provvedimenti chiave.
A partire da oggi, lunedì 22 dicembre, il provvedimento affronta la prova finale in Parlamento, passando dapprima all’esame dell’Aula di Palazzo Madama, con il voto previsto entro domani mattina, per poi transitare alla Camera. La tabella di marcia conferma così il percorso che porterà all’approvazione del testo entro la fine di dicembre, con la fiducia attesa per il 30, garantendo stabilità normativa e risposte ai principali temi sociali, economici e previdenziali del Paese.
Novità sulle pensioni: età pensionabile, pensioni minime e previdenza integrativa
Le modifiche al sistema pensionistico rappresentano uno degli aspetti più dibattuti e rilevanti della legge di bilancio 2026. Dopo lunghi confronti, sono emersi interventi che riguardano tanto i requisiti anagrafici quanto il rafforzamento dell’assegno per le fasce più vulnerabili.
- Per la generalità dei lavoratori, dal 2027, l’età pensionabile salirà a 67 anni e un mese, in adeguamento all’incremento dell’aspettativa di vita, con un ulteriore scatto previsto per il 2028.
- Per il personale delle forze dell’ordine e della difesa, l’aumento dei requisiti slitta però al 2028, con ulteriori incrementi fissati per il 2029 e il 2030.
- Un aumento di 20 euro mensili viene introdotto per le pensioni minime, cui si aggiunge un extra di 260 euro annui destinato a soggetti in condizioni di particolare disagio.
- Il testo prevede una stretta sulle pensioni anticipate: non sarà più possibile accedere alla quiescenza di vecchiaia anticipata combinando rendite da fondi pensione integrativi. Ulteriori tagli interesseranno i lavoratori cosiddetti precoci, chi ha versato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni, con una progressività di riduzioni che, nel periodo 2027-2034, salirà fino a 190 milioni di euro annui.
- Il sistema TFR (Trattamento di Fine Rapporto) verrà adeguato: dal 1° gennaio 2026, le aziende con almeno 50 dipendenti dovranno versarlo al Fondo Inps; dal 2032, la soglia si abbasserà a 40 dipendenti.
- Per i neo-assunti del settore privato, l’adesione automatica alla previdenza complementare sarà attiva da luglio 2026, ma si potrà rinunciare entro 60 giorni; in caso contrario, il TFR confluirà nei fondi pensione integrativi.
- Infine, si estende anche la tassazione agevolata al 5% sugli incrementi retributivi derivanti dai contratti rinnovati nel 2024, con beneficiari fino a 33.000 euro di reddito.
- E' stata confermata la proroga fino al 2026 dell'Ape sociale mentre salta (ad oggi) Opzione donna.
Tasse, Irpef e rottamazione cartelle: tutte le novità fiscali
L’aspetto fiscale della
nuova Manovra 2026 introduce diverse innovazioni rilevanti:
- Viene introdotto un nuovo pacchetto di pacificazione fiscale. Per chi ha debiti affidati alla riscossione fino al 2023 e ha presentato dichiarazione ma non ha versato quanto dovuto, sarà possibile procedere al pagamento in un’unica soluzione o in 54 rate bimestrali, distribuite su 9 anni, con un tasso del 3%.
- Rottamazione Quinquies e saldo parziale: il condono resta selettivo, destinato a precise categorie di contribuenti e con limiti stringenti di importo e soglia. Alla misura possono aderire anche gli enti locali per ridurre sia il contenzioso sia gli arretrati fiscali.
- Ulteriori interventi riguardano la plastic e sugar tax – la sospensione è prorogata al 31 dicembre 2026 – e la rimodulazione della cedolare secca sugli affitti brevi attraverso piattaforme digitali.
- L’imposta sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax) aumenta: sulle cessioni effettuate su mercati regolamentati passa dallo 0,1% allo 0,2%; in altri casi dallo 0,2% allo 0,4%; le negoziazioni ad alta frequenza vedranno raddoppiare l’aliquota fino allo 0,04%. Sono fissati criteri di esclusione più selettivi.
Famiglie: bonus, carta dedicata a te e altre misure di sostegno
Nel 2026 si confermano
misure di sostegno rivolte ai nuclei familiari e particolarmente alle fasce più a rischio di esclusione sociale:
- Rifinanziata la “Carta dedicata a te” per gli anni 2026 e 2027, che prevede un contributo annuo di 500 euro per famiglie con ISEE fino a 15.000 euro, utilizzabile per l’acquisto di beni alimentari essenziali.
- Previsto un contributo massimo di 1.500 euro per ogni nucleo con figli iscritti alla scuola secondaria di primo grado o al biennio delle superiori, se l’ISEE non supera i 30.000 euro. Per le scuole paritarie il bonus sarà applicato anche nel 2026.
- La misura prevede l’aumento da 40 a 60 euro mensili del bonus mamme lavoratrici con almeno due figli e un reddito non superiore a 40.000 euro. In aggiunta, aumentano anche i giorni di congedo parentale per i padri, portati a 14 giorni.
- Sono previsti fondi strutturali per i centri estivi (60 milioni di euro annui) e per la lotta contro la povertà, con una revisione delle regole per il calcolo dell’ISEE. Ciò favorisce un maggiore accesso alle prestazioni sociali agevolate per i nuclei numerosi e in difficoltà.
- Potenziato il congedo per malattia dei figli minori, con maggiore attenzione all’inclusività anche di famiglie monoparentali.
Lavoro e misure per le imprese: ritenuta d’acconto, agevolazioni e ZES
La Manovra introduce una serie di
novità rilevanti per il tessuto produttivo:
- Con l’obiettivo di contrastare l’evasione, è stata varata l’estensione progressiva della ritenuta d’acconto su tutte le transazioni tra imprese e professionisti. L’aliquota sarà dello 0,5% dal 2028 e dell’1% dal 2029, permettendo la piena tracciabilità dei flussi economici.
- Per gli investimenti in beni strumentali nuovi, vengono confermate le agevolazioni con super e iperammortamento: si applica una maggiorazione fino al 220% (per investimenti green) e si differenzia in base agli importi dell’investimento (maggiore intensità sino a 2,5 milioni, scaglioni decrescenti per importi superiori).
- Credito d’imposta per progetti di Transizione 5.0 per imprese ammesse nei bandi già presentati e bonus ZES confermati, a favore delle aree più svantaggiate economicamente.
- La soglia esentasse dei buoni pasto elettronici per i dipendenti sale da 8 a 10 euro.
- Proroga della sterilizzazione delle imposte sulla plastica e zucchero e rifinanziamento della Nuova Sabatini.
- Per il settore finanziario, vanno segnalate la partecipazione delle banche e assicurazioni ai rispettivi contributi addizionali e un regime più favorevole per le imprese che investono in nuove tecnologie, digitalizzazione e sostenibilità.
Sanità e welfare: rafforzamento del Fondo sanitario e nuove risorse
Il
settore sanitario beneficia di uno
stanziamento aggiuntivo di 2,5 miliardi di euro, che punta a migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi:
- Il rafforzamento del Fondo sanitario nazionale, forte anche degli incrementi già stabiliti dalle precedenti leggi di bilancio, consentirà tra l’altro l’assunzione di 6.300 infermieri e 1.000 medici e la stabilizzazione del personale impiegato nel periodo post-pandemico.
- Rimodulato il finanziamento a favore della prevenzione, delle cure palliative e della ricerca clinica.
- Modificato il tetto di spesa per gli acquisti diretti di farmaci, ora fissato allo 0,3%, per garantire una maggiore flessibilità e tempestività nelle forniture.
Casa, ISEE, bonus libri e altre disposizioni a sostegno dei cittadini
Per rafforzare la rete di protezione economica viene:
- Rifinanziato il Piano Casa con 200 milioni di euro nel biennio 2026-2027, destinati a riqualificazione, messa in sicurezza e nuovi progetti abitativi.
- Aumentata la franchigia per la prima casa ai fini ISEE a 91.500 euro, incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente oltre il primo. Sono state apportate modifiche alle scale di equivalenza favorendo le famiglie numerose (maggiorazione a 0,55 per nuclei con almeno cinque figli).
- Il bonus libri viene finanziato con 20 milioni di euro, destinato ai nuclei con ISEE fino a 30.000 euro, tramite contributi comunali. Sempre ai nuclei con ISEE sotto i 30.000 euro viene destinato il contributo fino a 1.500 euro per studenti delle paritarie.
- Prevista una revisione delle procedure per il calcolo dell’ISEE per aumentare l’accesso alle misure di sostegno e una maggiore precisione nella definizione di situazioni di vulnerabilità sociale e patrimoniale.
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