Quali sono i motivi dei ritardi nel rilascio delle attestazioni Isee già richieste, le soluzioni e le novità ufficiali ancora attese per i Titoli di Stato
Perché si stanno registrando ritardi nel rilascio dell’Isee ai cittadini che ne hanno fatto richiesta? Si stanno registrando non pochi ritardi nei rilasci dell'Isee ai contribuenti che ne hanno fatto richiesta.
E sono anche diversi i chiarimenti attesi sulle novità relative all’Indicatore introdotte quest’anno ma, in realtà, non ancora in vigore. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Non è arrivato alcun comunicato ufficiale dall’Inps, ma molti Caf stanno rendendo noto che a causa di problemi rilevati dall’Inps nella gestione dati reddituali e patrimoniali, le attestazioni Isee potrebbero essere rilasciate anche dopo 15 giorni dalla richiesta presentata tramite Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica).
I motivi dei ritardi sarebbero, dunque, le troppe richieste ma anche le tante anomalie nella comunicazione dei dati dall'Agenzia delle Entrate.
Quando si richiede l’Isee, se la dichiarazione trasmessa risulta nello stato Sottoscritta in attesa di dati, significa che l’Istituto di Previdenza ha avviato i controlli dei dati reddituali in possesso delle Entrate.
L’elaborazione del modello deriva, infatti, dall’incrocio dei dati a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria e i ritardi che si stanno verificando derivano da un problema condivisione dei dati stessi tra gli entri.
Stando, però, a quanto reso noto, si sta già intervenendo per risolverlo.
Non è, però, il ritardo l’unico disagio delle famiglie italiane in attesa dell’Isee. Sono molti, infatti, coloro che attendono anche chiarimenti sull’esclusione dell’assegno unico per i figli dal calcolo.
La novità, introdotta dall’ultima Manovra Finanziaria, è, in realtà, in vigore dal primo gennaio, ma mancano le istruzioni operative, per cui molte famiglie si chiedono come effettivamente funzioni.
Nel frattempo, si attende ancora l’entrata in vigore ufficiale dell’esclusione dei Titoli di Stato e dei Buoni fruttiferi postali dal calcolo dell’Isee.
Nonostante si tratti di una novità approvata già lo scorso anno 2024 e nonostante sia stato firmato il relativo Dpcm (solo il mese scorso), manca ancora la sua pubblicazione per l’operatività della nuova misura.