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ITS Academy o università, cosa conviene fare? I pro e contro da considerare

di Marcello Tansini pubblicato il
ITS Academy o università

Scegliere tra ITS Academy e università rappresenta una decisione cruciale per il futuro. Confrontiamo differenze, vantaggi formativi e prospettive occupazionali, evidenziando le peculiarità di entrambi i percorsi.

Scegliere il percorso formativo post-diploma è una fase determinante per il futuro dei giovani e delle loro famiglie. In Italia, è sempre più frequente il dibattito su quale convenga tra ITS Academy o università, due strade che presentano caratteristiche, vantaggi e criticità differenti. Negli ultimi anni, infatti, la domanda di profili professionali con competenze tecniche specifiche ha determinato la crescita degli Istituti Tecnologici Superiori, accanto al tradizionale percorso accademico. Questo scenario offre una pluralità di opzioni che richiede valutazioni attente e personalizzate.

Orientarsi tra le alternative disponibili non è sempre semplice: oltre ai contenuti e alla durata degli studi, è cruciale considerare aspetti come gli sbocchi lavorativi, la spendibilità del titolo in Italia e all'estero, nonché l'adeguatezza del percorso rispetto agli interessi personali. In questo contesto, la ricerca di informazioni affidabili e dettagliate, unite a un'adeguata consapevolezza delle proprie inclinazioni, diventa il punto di partenza per una scelta informata e realmente vantaggiosa.

Cosa sono gli ITS Academy e come si differenziano dall'università?

Gli ITS Academy sono istituzioni di formazione terziaria nate per colmare il divario tra il sistema educativo e il mercato del lavoro, attraverso percorsi altamente specializzati e orientati alle esigenze delle imprese. Si tratta di enti pubblici a seguito della recente riforma normativa, organizzati come fondazioni partecipate da scuole, università, enti locali e aziende, e offrono corsi di durata biennale o triennale in settori come mobilità sostenibile, ICT, design e manifattura avanzata. L'ordinamento degli ITS prevede un'elevata componente pratica: oltre il 50% del percorso si svolge in aziende, laboratori o tirocini.

Il titolo rilasciato è un diploma di tecnico superiore, riconosciuto sia in Italia che a livello europeo. Rispetto all'università, gli ITS offrono una formazione più breve, focalizzata su competenze tecniche e professionali immediatamente spendibili. Gli atenei, invece, propongono corsi di laurea triennale o magistrale con una maggiore enfasi teorica, disciplinare e accademica, che può spaziare dall'ambito tecnico-scientifico a quello umanistico. Le università consentono inoltre l'accesso a master, dottorati di ricerca e carriere accademiche, e il titolo di studio conseguito è spendibile in numerosi contesti, anche oltre l'ambito strettamente settoriale.

Vantaggi e svantaggi degli ITS Academy: formazione pratica e inserimento lavorativo

Tra i principali punti di forza degli ITS Academy si evidenziano:

  • Formazione mirata: la progettazione dei percorsi nasce dal confronto con le aziende, garantendo aggiornamenti costanti dei contenuti didattici in relazione ai fabbisogni del settore.
  • Esperienza sul campo: le attività di tirocinio, stage e laboratori consentono agli studenti di sviluppare competenze operative già durante il percorso formativo.
  • Elevato tasso di occupazione: secondo le statistiche del Ministero dell'Istruzione e dei principali osservatori di settore, oltre l'80% dei diplomati ITS trova un impiego coerente entro 6-12 mesi dalla fine del corso.
  • Titolo riconosciuto: il diploma è equiparato al livello V del Quadro europeo delle qualifiche (EQF), affermandosi come titolo valido per la mobilità professionale nell'Unione Europea.
  • Costi ridotti e incentivi: grazie ai contributi statali e regionali e alle partnership con le imprese, le rette degli ITS risultano spesso contenute rispetto a quelle universitarie, con accesso ad agevolazioni e voucher per studenti e aziende.
Tuttavia, non mancano alcuni svantaggi:
  • Specializzazione settoriale: molti percorsi sono fortemente legati a specifici ambiti produttivi, offrendo minore flessibilità in caso di cambio di obiettivi lavorativi.
  • Limitato proseguimento degli studi: pur consentendo in alcuni casi l'accesso a corsi universitari, il percorso ITS non rappresenta una via preferenziale verso la laurea magistrale o la carriera accademica.
  • Visibilità del titolo: benché ormai riconosciuti dalle imprese e validi a livello europeo, in alcuni settori permangono percezioni più tradizionali che privilegiano i percorsi universitari.
L'attuale scenario restituisce una soluzione particolarmente efficace per chi desidera entrare rapidamente nel mondo del lavoro in settori tecnologici e produttivi, privilegiando la pratica rispetto al percorso puramente teorico.

Università: caratteristiche, opportunità e limiti della formazione accademica

L'università costituisce la via maestra per la formazione superiore in Italia, assicurando una solida base teorica, un'ampia scelta di indirizzi di studio e la possibilità di accedere a percorsi di specializzazione e ricerca avanzata. Gli atenei pubblici e privati offrono corsi triennali, magistrali e a ciclo unico che consentono di ottenere il titolo di dottore, requisito essenziale per molte professioni regolamentate e per l'eventuale accesso a concorsi pubblici e carriere dirigenziali. Numerose facoltà promuovono esperienze internazionali, programmi di mobilità come Erasmus+ e opportunità di ricerca. Tra le opportunità offerte si annoverano:

  • Formazione ampia e interdisciplinare: consente di sviluppare capacità di ragionamento critico, flessibilità mentale e competenze trasversali.
  • Accesso alle professioni: molti settori (ad esempio sanità, ingegneria, giurisprudenza) richiedono la laurea come titolo abilitante.
  • Possibilità di ricerca e carriera accademica: solo il percorso universitario permette l'accesso a dottorati, assegni di ricerca e docenze.
Vi sono tuttavia alcuni limiti:
  • Lunghezza e costi: la durata minima di tre anni per la laurea triennale, cui possono aggiungersi magistrale e master, implicano un investimento temporale ed economico non trascurabile.
  • Minore contatto con la realtà lavorativa: non tutti i corsi prevedono stage obbligatori o tirocini, e la preparazione pratica può risultare meno incisiva rispetto ai percorsi tecnici.
  • Saturazione in alcuni ambiti: taluni settori accademici (come lettere, filosofia o alcune scienze sociali) possono incontrare maggiori ostacoli, in termini di sbocchi occupazionali immediati.
Il successo nei percorsi universitari è spesso legato non solo alla preparazione, ma anche alla capacità di orientarsi tra le opportunità offerte e di arricchire il proprio percorso con esperienze extracurricolari.

Prospettive occupazionali e riconoscimento dei titoli: ITS Academy vs università

Le statistiche recenti mettono in luce il vantaggio occupazionale dei diplomati ITS Academy in molte aree tecnologiche e produttive, soprattutto nei primi anni successivi al diploma. Secondo i dati del Ministero dell'Istruzione, oltre l'80% degli ex studenti ITS trova impiego in posizioni pertinenti entro pochi mesi, spesso grazie a stage ed esperienze in azienda già durante il percorso formativo.

I titoli universitari continuano a offrire maggiore varietà di sbocchi lavorativi nel medio-lungo periodo, specialmente per carriere manageriali o nell'ambito della ricerca, e sono richiesti in molti ambiti normati. La laurea triennale consente di partecipare a concorsi pubblici, accedere a corsi magistrali e a master specialistici sia in Italia che all'estero. Nel complesso, la spendibilità dei titoli dipende dal settore di riferimento: l'ITS consente rapidità di inserimento in comparti tecnologici dinamici, mentre l'università resta preferibile per chi mira a ruoli direzionali o alla specializzazione accademica.

Come scegliere tra ITS Academy e università: fattori da valutare per studenti e famiglie

Negli ultimi anni sta emergendo una crescente sinergia tra ITS Academy e sistema universitario, determinata sia dalle riforme normative sia dalla necessità di offrire percorsi flessibili e personalizzati ai giovani. In varie regioni italiane sono nate collaborazioni per condividere laboratori, docenze e progettualità, in particolare nei settori STEM e nelle filiere tecnologiche. Esperienze pilota, come quelle realizzate nell'area bergamasca, mostrano che la cooperazione tra ITS e atenei può favorire la progettazione condivisa di curricula, la valorizzazione delle competenze trasversali e il monitoraggio dei risultati occupazionali.

Le università possono integrare nei propri corsi approcci metodologici mutuati dall'esperienza ITS, mentre le Academy beneficiano di tutoraggio scientifico e supporto nella valutazione dei percorsi. Questa alleanza istituzionale sostiene un modello formativo capace di rispondere meglio alle sfide tecnologiche e demografiche, superando rigidi confini tra formazione accademica e tecnica. Si tratta di un'evoluzione che mira a mettere al centro i bisogni dei giovani e le necessità del territorio.

La scelta tra ITS Academy e università richiede una riflessione personalizzata su differenti fattori. Tra i principali elementi da considerare:

  • Interessi e inclinazioni personali: è importante valutare il proprio orientamento verso attività operative o di studio teorico, nonché la propensione a intraprendere una carriera tecnica o una più ampia formazione culturale.
  • Obiettivi professionali: settori tecnologici e produttivi dinamici valorizzano maggiormente il titolo ITS, mentre alcune professioni e carriere richiedono la laurea per l'accesso.
  • Tempi di inserimento lavorativo: chi desidera lavorare subito dopo un percorso breve e mirato troverà negli ITS un'opzione interessante, mentre l'università implica tempi più lunghi ma offre opportunità di crescita nel lungo termine.
  • Costi e agevolazioni: è opportuno considerare le rette, le eventuali borse di studio, le agevolazioni fiscali e la presenza di incentivi per gli iscritti.
  • Riconoscimento del titolo: sia il diploma ITS che la laurea sono riconosciuti in Italia e in Europa, ma la laurea offre maggiore versatilità per l'accesso a master e concorsi pubblici.
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