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Le nuove leggi ufficiali che modificano gli importi delle pensioni di vecchiaia nel 2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali e sono e cosa prevedono le nuove leggi ufficiali approvate che incidono sul calcolo delle pensioni di vecchiaia 2024

Quali sono le nuove leggi ufficiali che modificano gli importi delle pensioni di vecchia nel 2024? Sono diverse le nuove leggi ufficiali che contribuiscono a modificare nel 2024 il calcolo degli importi delle pensioni di vecchiaia rispetto allo scorso anno. Vediamo quali sono e cosa prevedono. 

  • Nuova legge su rivalutazione annua per modifica importi pensioni di vecchiaia 2024 
  • Nuova Irpef approvata modifica importi delle pensioni di vecchiaia nel 2024
  • Nuovi coefficienti di trasformazione 2024 per calcolo importi pensioni di vecchiaia

Nuova legge su rivalutazione annua per modifica importi pensioni di vecchiaia 2024 

Gli importi delle pensioni di vecchiaia nel 2024 cambiano innanzitutto per effetto della nuova rivalutazione annua, che contribuisce ad aumentare gli importi di tutte le pensioni per adeguamento al costo della vita e dare ai pensionati sempre maggiore potere di acquisto e che quest’anno si effettua su tasso provvisorio al 5,4%. 

Anche nel 2024, come già accaduto nel 2024, la rivalutazione delle pensioni non sarà piena per tutti, portando aumenti effettivi e completivi solo a chi percepisce pensioni più basse. La rivalutazione 2024 al 100% vale, infatti, solo per pensioni fino a 4 volte il minimo Inps, cioè per pensioni fino a circa 2.200 euro lordi mensili.

Per le pensioni di importi superiori, la rivalutazione è parziale secondo le diverse percentuali rivalutative che sono:

  • del 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo, fino a 2,272,76 euro lordi mensili;
  • del 85% per pensioni fino a 5 volte al minimo (2.839,70 euro lordi mensili);
  • del 53% per pensioni fino 6 volte il minimo (3.407,64 euro lordi mensili);
  • del 47% per pensioni fino a 8 volte il minimo (fino a 4.543,52 euro lordi mensili);
  • del 37% per pensioni fino a 10 volte il minimo (fino a 5.679,40 euro lordi mensili); 
  • del 22% sulle pensioni oltre 10 volte il minimo (superiori a 5.679,40 euro lordi mensili).  
Considerando il tasso di rivalutazione provvisorio al 5,4% e relative percentuali rivalutative 2024, prendendo il caso di un pensionato che percepisce una pensione di vecchiaia di mille euro, a gennaio 2024 prende una pensione di 1.054 euro al mese, per una pensione di 1.500 euro l’aumento di sarà di 81 euro al mese e così via a seconda delle percentuali da considerare. 

Nuova Irpef approvata modifica importi delle pensioni di vecchiaia nel 2024

Altra nuova legge approvata che modifica gli importi delle pensioni di vecchiaia e anzianità nel 2024 è quella relativa alla nuova Irpef approvata dal governo. La revisione delle aliquote Irpef era stata a più riprese annunciata dal governo lo scorso anno e la prima modifica approvata per quest’anno prevede la riduzione da quattro a tre delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi che sono:

  • del 23% per redditi annui fino a 28mila euro;
  • del 35% per redditi tra 28mila e 50mila euro;
  • del 43% per redditi oltre i 50mila euro. 
La nuova Irpef da gennaio 2024 cambia soprattutto le pensioni di vecchiaia di importi mensili compresi tra 1.150 euro e 2.150 euro lordi, cioè per chi percepisce redditi tra 15mila e 28mila euro annui.

Per esempio, considerando un pensionato con un reddito annuo di 22mila euro lordi, nel 2024 ha un aumento della pensione mensile di circa 33 euro per effetto della nuova Irpef, considerando che con aliquota al 25% avrebbe pagato tasse per 5.500 euro all’anno, con aliquota al 23% si pagano tasse nel 2024 per 5.060 euro, con un risparmio di 440 euro annui, a cui aggiungere l’aumento previsto per la rivalutazione ( di circa 91 euro al mese).

Nuovi coefficienti di trasformazione 2024 per calcolo importi pensioni di vecchiaia

Altra nuova legge 2024 ufficiale che modifiche gli importi delle pensioni di vecchiaia nel 2024 è quella relativa ai coefficienti di trasformazione aggiornati. Si tratta di valori percentuali che vengono aggiornati dall’Inps, fondamentali per calcolare gli importi delle pensioni finali e che generalmente comportano aumenti delle pensioni calcolate con sistema contributivo.

I coefficienti di trasformazione valgono per il calcolo della pensione solo di chi deve andare in pensione quest’anno e sono del:

  • 4,270% per chi va in pensione a 57 anni;
  • 4,378% per chi va in pensione a 58 anni;
  • 4,493% per chi va in pensione a 59 anni;
  • 4,615% per chi va in pensione a 60 anni;
  • 4,744% per chi va in pensione a 61 anni;
  • 4,882% per chi va in pensione a 62 anni;
  • 5,028% per chi va in pensione a 63 anni;
  • 5,184% per chi va in pensione a 64 anni;
  • 5,352% per chi va in pensione a 65 anni;
  • 5,531% per chi va in pensione a 66 anni;
  • 5,723% per chi va in pensione a 67 anni.
  • 5,931% per chi va in pensione a 68 anni;
  • 6,154% per chi va in pensione a 69 anni;
  • 6,395% per chi va in pensione a 70 anni;
  • 6,655% per chi va in pensione a 71 anni.
Cambia ancora quest’anno 2024 la legge sui coefficienti di trasformazione per il calcolo delle pensioni delle Forze dell’Ordine, che possono andare in pensione ben prima dei normali requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia di 67 anni di età e 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia, da 60 anni a 65 anni, o a 58 anni di età e con 35 anni di contributi, o con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica e, considerando l’uscita prima e il calcolo della pensione esclusivamente contributiva che penalizzerebbe il risultato finale, per un montante contributivo più basso, i coefficienti di trasformazione per le Forze dell’Ordine sono stati aumentati ancora nel 2024 rispetto ai normali previsti.  
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