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Le possibili soluzioni su bonus edilizi e nuovo limite della residenza che esclude piů di 500mila italiani

di Marianna Quatraro pubblicato il
Bonus edilizi residenza

Il problema della residenza come nuovo limite all’uso dei bonus edilizi 2025: quali sono le modifiche decise e i chiarimenti attesi

Qual è il problema della residenza per usufruire dei bonus edilizi che potrebbe penalizzare migliaia di italiani? I bonus edilizi sono cambiati a partire dal primo gennaio 2025. Alcuni, come il bonus verde, sono stati del tutti cancellati, altri, come il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus o il sismabonus, sono stati modificati e ridotti. 

La riduzione delle percentuali di lavori da detrarre non è, però, l’unica difficoltà che si prospetta per chi decide di fare dei lavori in casa.

  • Il problema della residenza come nuovo limite all’uso dei bonus edilizi 2025
  • Quali possono essere le soluzioni 

Il problema della residenza come nuovo limite all’uso dei bonus edilizi 2025

Le modifiche che interessano il bonus ristrutturazioni 2025 prevedono una riduzione dell’aliquota da detrarre per chi effettua lavori in seconde case. Si riduce anche la percentuale dell’ecobonus.

La Manovra 2025 ha, infatti, confermato la detrazione al 50% solo sulla prima casa, adibita ad abitazione principale e in cui il proprietario ha fissato la sua residenza. Su tutte le altre, la detrazione scende al 36%.

Il nuovo limite riguarda proprio la residenza. Spesso, infatti, si acquista la prima casa che deve diventare abitazione principale, quindi prima casa, in cui si devono effettuare i lavori di ristrutturazione, mentre ancora si vive in un’altra casa in cui si ha la residenza, per esempio una casa in affitto o in una casa da vendere.

Ci si chiede allora cosa succede in tali casi, se si può usufruire del bonus al 50% o vale la detrazione ridotta al 36%.

Quali possono essere le soluzioni 

Il requisito della residenza nella prima casa per poter avere il bonus ristrutturazioni o l’ecobonus al 50% rischia però di escludere dal beneficio migliaia di persone, ben oltre 500mila.

Non ci sono chiarimenti ufficiali in merito. Nulla spiega effettivamente cosa succede e come si può usufruire delle agevolazioni se vive ancora nell’altra casa mentre sono in corso i lavori nella nuova casa che sarà quella di residenza, né ci sono soluzioni concrete possibili. Non si può restare senza casa dove già si vive mentre si attende la conclusione dei lavori in casa nuova. 

Per cercare di capire quale possa essere la soluzione in tali casi, ci si potrebbe rifare alla circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 13/E del 2023, che interessava gli immobili inagibili ristrutturati con il superbonus con demolizione e ricostruzione. 

La circolare riportava che se la casa non era adibita ad abitazione principale all’inizio dei lavori, il superbonus spettava solo per le spese sostenute per gli stessi interventi a condizione che lo stesso immobile risultasse un’abitazione principale al termine dei lavori. 

Ora resta da chiarire se anche per il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus 2025 arriveranno simili chiarimenti.

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