La questione relativa al rimborso delle rette di RSA per i malati di Alzheimer rappresenta un tema centrale nel dibattito socio-sanitario italiano. Recenti sviluppi giurisprudenziali, in particolare una recente sentenza della Corte d’Appello di Milano, hanno definito maggiore chiarezza rispetto agli obblighi di pagamento delle rette nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA) per coloro che soffrono di gravi patologie neurodegenerative.
Il quadro normativo e giurisprudenziale: cosa stabiliscono la Cassazione e la Corte d’Appello di Milano sulle rette RSA per malati di Alzheimer
Nel corso degli ultimi anni la materia delle rette di RSA per malati di Alzheimer è cambiata, fino al rafforzamento del principio secondo cui le prestazioni sanitarie devono essere garantite gratuitamente qualora risultino preminenti ed inscindibili da quelle socioassistenziali.
Nel dettaglio:
- La Corte di Cassazione, a partire dalla decisione n. 4558/2012 fino alle recenti sentenze (ad es. n. 4752/2024, n. 26943/2024), ha sancito che quando un paziente non autosufficiente, come chi è affetto da Alzheimer, necessita di una presa in carico continuativa, la retta della RSA è competenza del Sistema Sanitario Nazionale.
- La Corte d’Appello di Milano (sentenza n. 1644/2025), ribaltando precedenti decisioni, ha affermato che il criterio determinante è la condizione clinica: se il soggiorno in RSA è reso necessario dalla patologia di Alzheimer e implica prestazioni sanitarie non separabili da quelle assistenziali, tutte le rette (incluse quelle "alberghiere") ricadono sul SSN.
Cosa sono le rette RSA e come sono normalmente ripartite: distinzione fra prestazioni sanitarie e socioassistenziali
La retta di una RSA comprende il costo complessivo del soggiorno in una struttura residenziale destinata a persone non autosufficienti. Questa voce di spesa comprende generalmente:
- Servizi sanitari (attività mediche, infermieristiche, riabilitative)
- Prestazioni socioassistenziali (supporto all’igiene, all’alimentazione, assistenza di base)
- Servizi alberghieri (vitto, alloggio, pulizie, lavanderia)
La normativa evidenzia una distinzione tra le
prestazioni sanitarie (generalmente a carico dell’ASL/SSN) e le
prestazioni sociali (di regola imputate al Comune e, in parte, agli utenti). Tuttavia, in situazioni dove la componente sanitaria non è marginale ma
integrata e prevalente, anche le spese per vitto e alloggio rientrano nella competenza pubblica.
Tipologia di prestazione |
Soggetto a carico |
Sanitarie a rilevanza sociale |
ASL/SSN |
Sociali a rilevanza sanitaria |
Comune, con compartecipazione dell’utente |
Sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria |
Fondo Sanitario Nazionale |
Per pazienti affetti da Alzheimer in fase avanzata, la giurisprudenza ha stabilito che l’intera gamma dei servizi forniti in RSA debba essere considerata sanitaria, rendendo gratuito il soggiorno.
Quando le rette devono essere a carico del Servizio Sanitario Nazionale: criteri di inscindibilità tra assistenza e cure sanitarie
L’elemento fondamentale per il pagamento da parte del SSN è rappresentato dalla inscindibilità tra prestazioni sanitarie e socioassistenziali. Come affermato dalla Cassazione (sent. n. 13714/2023 e n. 4752/2024), se, in ragione delle condizioni del soggetto, le cure sanitarie non possono essere separate dall’assistenza alla persona, la prestazione nel suo complesso è considerata di natura sanitaria.
La valutazione di questa integrazione funzionale deve essere svolta caso per caso, considerando:
- Patologia e suo stadio evolutivo
- Necessità di trattamenti sanitari continuativi
- Personalizzazione del piano di cura
- Individuazione di rischi legati all’autosufficienza compromessa.
Come richiedere il rimborso delle rette RSA: soggetti legittimati, documentazione e prescrizione
Il riconoscimento giudiziale della natura sanitaria delle prestazioni erogate in RSA apre la strada all’
azione di rimborso. I soggetti legittimati sono:
- Il paziente stesso (se capace di agire)
- I familiari che abbiano sostenuto la spesa
- Gli eredi/legittimari, anche nel caso di decesso dell’assistito
La documentazione richiesta include:
- Certificazioni mediche attestanti la patologia (Alzheimer, demenza grave)
- Piani terapeutici personalizzati
- Ricevute e quietanze dei pagamenti effettuati
- Documentazione sull’ammissione e il soggiorno presso la struttura RSA
La prescrizione per l’azione di rimborso è decennale e può riguardare somme pagate fino a dieci anni prima rispetto alla domanda.