Il tachimetro fiscale è un sistema che assegna un punteggio di affidabilità fiscale di partita Iva e Pmi sulla base delle loro dichiarazioni fiscali.
Il sistema dei controlli automatici su partite Iva e imprese punta a promuovere la trasparenza fiscale e la riduzione dell'evasione attraverso l'adozione di nuovi strumenti tecnologici e meccanismi di compliance. Al centro di questo sistema c'è il cosiddetto tachimetro fiscale, un dispositivo che permette di misurare l'affidabilità fiscale dei contribuenti in modo automatico, utilizzando le informazioni provenienti da dichiarazioni fiscali e altre fonti di dati governativi.
Questa innovazione si inserisce nel contesto di una serie di riforme fiscali più ampie volte a facilitare l'adempimento spontaneo degli obblighi fiscali e incentivare l’adozione del concordato preventivo biennale. Analizziamo i dettagli:
Il punteggio assegnato dal tachimetro consente di classificare i contribuenti su una scala che varia da un livello basso di affidabilità (per coloro che presentano anomalie o irregolarità nelle dichiarazioni) a un livello elevato (per i contribuenti che rispettano pienamente gli obblighi fiscali). Coloro che ottengono un punteggio alto, solitamente sopra l’8, possono accedere a una serie di benefici fiscali, tra cui una riduzione degli adempimenti amministrativi e una semplificazione dei controlli. In altre parole, i contribuenti considerati virtuosi vedranno ridotti i controlli fiscali e potranno beneficiare di procedure più rapide per eventuali rimborsi.
Il tachimetro fiscale punta a promuovere la compliance spontanea da parte delle partite Iva e delle Pmi, così da ridurre il rischio di evasione fiscale e migliorando la gestione fiscale del Paese. Secondo gli analisti, questo sistema dovrebbe contribuire a incrementare la trasparenza e l’efficienza del sistema tributario, stimolando i contribuenti a mantenere comportamenti fiscali corretti per evitare sanzioni e godere dei vantaggi offerti dal regime premiale.
L'introduzione del tachimetro fiscale e del concordato preventivo biennale si inserisce in una strategia più ampia per combattere l'evasione e migliorare l'efficienza del sistema tributario italiano. Il concordato preventivo incentiva i contribuenti a dichiarare il proprio reddito in modo trasparente e regolare, mentre il tachimetro fiscale consente all’Agenzia delle entrate di monitorare il comportamento fiscale con un maggiore livello di precisione.
Il governo stima che l’introduzione di questi strumenti porterà a un aumento delle entrate fiscali pari a 10 miliardi di euro in più rispetto al passato, con una progressione continua fino al 2025. Questo incremento è dovuto principalmente alla maggiore aderenza spontanea dei contribuenti e alla riduzione dell’evasione fiscale, grazie ai controlli più stringenti e mirati sui soggetti a rischio
Nonostante i benefici previsti, il successo del tachimetro fiscale e del concordato preventivo dipenderà dalla capacità del fisco di implementare in modo efficace questi strumenti e dalla fiducia dei contribuenti nel nuovo sistema. C'è chi ha comunque sollevato dubbi sulla complessità del concordato preventivo, sostenendo che potrebbe dissuadere alcune imprese dal partecipare, specialmente quelle di piccole dimensioni che non hanno risorse sufficienti per gestire gli adempimenti burocratici.