Cambiano dal 2026 alcune regole di accesso e uso del congedo parentale: ecco le novità al via
La Manovra Finanziaria 2026 introduce importanti aggiornamenti in tema di permessi lavorativi per i genitori, con l’obiettivo di offrire maggiore supporto alla genitorialità, rafforzare l’occupazione femminile e contrastare la crisi demografica. Dal nuovo anno, genitori lavoratori e datori di lavoro dovranno adeguarsi a regole e opportunità riviste, che vanno ad ampliare i diritti e tutele per le famiglie. I cambiamenti riguardano soprattutto l’allungamento del periodo entro cui è possibile richiedere l’astensione dal lavoro per la cura dei figli, l’aumento dei giorni dedicati all’assistenza dei bambini malati e una più generosa indennità per chi usufruisce del congedo.
La modifica più rilevante introdotta dal 2026 per il congedo parentale riguarda il fatto che i genitori potranno usufruire del congedo fino al quattordicesimo anno di vita del figlio, rispetto al precedente limite di 12 anni. Questa estensione risponde alla crescente necessità di flessibilità nella gestione dei tempi familiari, riconoscendo che la necessità di accompagnamento genitoriale si protrae ben oltre la prima infanzia.
Secondo quanto previsto dalla bozza di manovra, queste novità attendono l’approvazione definitiva, ma segnano già una svolta nell’orizzonte delle tutele parentali.
Altre novità in Manovra in tema di congedo parentale riguardano ’assistenza ai figli malati. Dal 2026, i giorni di assenza dal lavoro per malattia dei figli raddoppiano nel caso di bambini tra i 3 e 14 anni, passando da 5 a 10 all’anno per ogni genitore. Questa modifica si accompagna all’estensione dell’età massima dell’assistito: non più solo fino agli 8 anni del figlio, bensì fino al compimento del 14° anno. Inoltre:
L’adeguamento del sistema normativo passa anche attraverso il potenziamento del trattamento economico durante i periodi di congedo. Dal 2026, l’indennità per i primi mesi di congedo parentale sarà ancora più vantaggiosa rispetto alle regole degli anni precedenti. Attualmente, i primi tre mesi sono indennizzati all’80% della retribuzione media giornaliera, ma la proposta in via di approvazione prevede di portare questa copertura economica a quattro mesi, sempre all’80%, oppure di aumentare la percentuale per i mesi successivi (per esempio al 40% o 50%).
| Periodo indennizzato | Percentuale di retribuzione |
| Prime 4 mensilità | 80% (ipotesi 2026, in corso di approvazione) |
| Mesi successivi | 30% (aumentabile al 40% o 50% in base al reddito familiare) |
L’ipotesi di un'indennità graduata secondo l’ISEE intende rafforzare il sostegno equitativo alle famiglie più fragili, assicurando livelli di compensazione proporzionali ai bisogni. L’indennità resta riconosciuta per periodi fruiti in maniera frazionata e può essere richiesta da entrambi i genitori lavoratori dipendenti, con esclusione dei lavoratori autonomi e degli iscritti alla Gestione Separata.
Dal punto di vista fiscale e contributivo, le indennità sono considerate redditi da lavoro dipendente e soggette a tassazione ordinaria.
Per accedere ai nuovi benefici previsti dal 2026, la domanda di congedo parentale è gestibile esclusivamente online, attraverso i canali ufficiali dell’INPS:
Codici evento come PG4 e PG5 identificano le diverse modalità di fruizione, mentre il recupero delle somme avviene attraverso specifici codici di conguaglio. È importante che le aziende siano tempestive negli aggiornamenti per non arrecare ritardi nella liquidazione e nei conteggi fiscali.