E' stata prorogata in Manovra 2026 la compatibilit delle partite Iva in regime forfettario con i redditi da lavoro dipendente fino a 35mila euro: cosa potrebbe ancora cambiare per aumento dei limiti di guadagni annui
Il tema delle partite IVA con regime forfettario è al centro del dibattito sulla fiscalità in Italia, soprattutto in vista delle novità che potrebbero entrare in vigore a partire dal 2026. Il regime forfettario rappresenta da anni la scelta preferita di chi desidera un’imposizione semplificata e il vantaggio dell’imposta sostitutiva. Per i titolari di partita IVA rappresenta, infatti, la possibilità di una gestione contabile più snella, con minori adempimenti e costi.
Il limite dei redditi provenienti da lavoro dipendente e da redditi assimilati come le pensioni è uno degli elementi che incide maggiormente sulla possibilità di rimanere o accedere al regime forfettario. La Manovra Finanziaria 2026 ha previsto la proroga dell’innalzamento della soglia a 35.000 euro nel 2025, offrendo una importante apertura a chi detiene più fonti di reddito e permettendo ai professionisti e autonomi di poter cumulare fino a tale importo con la flat tax, senza uscirne in via automatica. La normativa prevedeva il ritorno dal 1° gennaio 2026 al limite dei 30.000 euro, ma invece resterà in vigore ancora per tutto il 2026.
Precisiamo che i redditi presi in considerazione sono quelli di lavoro dipendente e assimilati percepiti nell’anno precedente. La scelta di mantenere un tetto più alto è stata accolta con favore da una vasta platea di contribuenti che, pur detenendo un’occupazione dipendente o una pensione, gestiscono anche un’attività professionale.
Il regime forfettario è stato definito per semplificare l’accesso alla professione autonoma e agevolare la gestione fiscale delle partite IVA sotto una determinata soglia di ricavi o compensi, nonché di altri parametri oggettivi. Sono previsti:
Esempio semplificativo:
Tipologia attività | Ricavi 2024 | Reddito imponibile (40% coeff.) | Imposta dovuta (15%) |
Professionista | 60.000 € | 24.000 € | 3.600 € |
Negli ultimi mesi si è aperto il confronto su un possibile aumento della soglia dei ricavi utile per l’accesso o la permanenza nel regime forfettario. Attualmente fissata a 85.000 euro, la Lega si prepara a presentare un emendamento alla Manovra per portare il tetto a 100.000 euro a partire dal 2026, ampliando la platea dei soggetti che possono beneficiare della flat tax.
L’emendamento intende rispondere alle esigenze di professionisti e piccole imprese che vedono nei limiti attuali un ostacolo alla crescita e allo sviluppo dell’attività. Ne deriverebbero: