Quali sono le cause che hanno reso il mercato immobiliare così inaccessibile? E soprattutto, ci sono soluzioni per invertire questa tendenza?
Il mercato immobiliare era accessibile, i salari garantivano una buona capacità di spesa e il mutuo non era un ostacolo insormontabile. Oggi la realtà è ben diversa. Acquistare casa è una impresa difficile per moltissimi italiani, soprattutto per le nuove generazioni. Tra prezzi delle abitazioni in crescita, rigidità delle banche nell'erogazione del credito e un costo della vita sempre più alto, il sogno di una casa di proprietà sembra destinato a restare irraggiungibile per una fetta della popolazione.
Ma quali sono le cause che hanno reso il mercato immobiliare così inaccessibile? E soprattutto, ci sono soluzioni per invertire questa tendenza? Analizziamo le sette principali ragioni che ostacolano l'acquisto di un immobile in Italia e le possibili strategie per rendere accessibile il mercato:
In molte città italiane, il prezzo medio al metro quadro ha raggiunto livelli mai visti prima. A Milano, per esempio, acquistare un appartamento in centro può costare oltre 10.000 euro al metro quadro, una cifra proibitiva per chi ha uno stipendio medio. Anche nelle periferie i prezzi continuano a salire.
A complicare il quadro c'è l'aumento del costo del denaro, con i tassi di interesse sui mutui che, nonostante una recente lieve riduzione, restano ben più alti rispetto a qualche anno fa. Chi richiede un finanziamento oggi si trova a sostenere rate mensili più alte rispetto al passato.
Un altro ostacolo è il boom degli affitti brevi, incentivato da piattaforme come Airbnb. In molte città turistiche, una percentuale degli appartamenti è stata destinata agli affitti a breve termine. Questo fenomeno ha un impatto sia sugli affitti a lungo termine, che aumentano per via della riduzione dell'offerta, sia sui prezzi delle case, che si mantengono elevati perché i proprietari preferiscono affittare piuttosto che vendere.
Mentre in alcune zone il mercato immobiliare è saturo, in altre ci sono milioni di abitazioni inutilizzate. Secondo le stime, nel Sud Italia e nelle aree rurali ci sono oltre sette milioni di case vuote, spesso in stato di degrado o comunque non attrattive per chi cerca un'abitazione. La mancanza di opportunità lavorative, infrastrutture e servizi rende questi immobili poco appetibili e contribuisce a mantenere l'attuale squilibrio tra domanda e offerta.
Ottenere un mutuo oggi è un'impresa complessa, soprattutto per chi non dispone di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di garanzie. Le banche richiedono anticipi elevati, spesso superiori al 20% del valore dell'immobile, una somma che pochi riescono a mettere da parte senza l'aiuto della famiglia. Per molti giovani, l'unica possibilità di acquistare casa è l'intervento della cosiddetta “anca di mamma e papà, un'opzione che però non è alla portata di tutti.
Anche chi riesce a ottenere un mutuo deve affrontare costi accessori molto elevati. Tasse, imposte di registro, spese notarili e commissioni bancarie fanno lievitare il costo complessivo di un acquisto immobiliare. Senza contare che, nel caso di una futura vendita, il proprietario dovrà affrontare oneri fiscali, che scoraggiano molti dall'investire nel mattone.
Oltre ai mutui, anche il mercato degli affitti non offre soluzioni vantaggiose. I canoni di locazione sono in aumento, soprattutto nelle grandi città, e chi paga un affitto elevato fa fatica a risparmiare abbastanza per acquistare casa in futuro. Questa spirale di costi elevati e redditi stagnanti rende l'accesso alla casa di proprietà sempre più difficile.
Un primo passo sarebbe quello di incentivare la costruzione di nuove abitazioni, soprattutto nelle zone dove la domanda è più alta. Può avvenire attraverso lo snellimento delle procedure burocratiche, agevolazioni fiscali per i costruttori e investimenti in edilizia popolare.
Un'altra soluzione è la regolamentazione più efficace del mercato degli affitti brevi. Limitare il numero di appartamenti destinati agli affitti turistici nelle città con maggiore carenza abitativa contribuisce ad aumentare l'offerta di case per i residenti.
Per chi ha difficoltà a ottenere un mutuo, sarebbero utili strumenti finanziari innovativi, come prestiti garantiti dallo Stato per giovani coppie o lavoratori precari. Ridurre i costi di compravendita attraverso la diminuzione delle tasse e delle spese notarili potrebbe incentivare gli acquisti e rendere il mercato più dinamico.
Infine, una maggiore attenzione alla riqualificazione degli immobili inutilizzati aiuta a riequilibrare l'offerta, riportando sul mercato case oggi abbandonate o in disuso. Programmi di incentivi per la ristrutturazione e il miglioramento energetico renderebbero questi immobili più appetibili per chi cerca un'abitazione principale.