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Polizze catastrofali, formula a primo rischio assoluto o a valore intero. Differenze, pro e contro e cosa scegliere

di Marianna Quatraro pubblicato il
Polizze catastrofali formule

Quali sono prevedono le diverse formule di polizze catastrofali che si possono stipulare e cosa valutare prima per scegliere l’opzione migliore

Quali sono le differenti formule che si possono scegliere per stipulare le polizze catastrofali? E’ ormai pronto a scattare l’obbligo di stipulare per tutte le imprese di polizze assicurative contro i cosiddetti eventi catastrofici, come frane, alluvioni, terremoti, ecc. 

I costi spaventano molto le imprese che si preparano a spendere anche fino a 4mila euro all’anno, con premi molto variabili. Ma è possibile studiare diverse soluzioni. Vediamo quali sono e cosa offrono.

  • Quali sono le diverse formule possibili per le polizze catastrofali e cosa prevedono
  • Cosa conviene scegliere 

Quali sono le diverse formule possibili per le polizze catastrofali e cosa prevedono

Stando a quanto deciso, tutte le aziende iscritte nel registro imprese, ad eccezione di quelle agricole, devono stipulare un contratto di assicurazione per coprire i beni aziendali come impianti, macchinari, fabbricati, attrezzature, terreni contro eventi catastrofali. 

I tre rischi per cui stipulare l’assicurazione sono soprattutto sisma, frana e alluvione-inondazione-esondazione.

Le imprese che non si adegueranno saranno escluse dalle forme di agevolazioni previste, come finanziamenti agevolati, o agevolazioni contributive, o anche fiscali, ecc.

Il premio della polizza viene calcolato in proporzione al rischio, alla vulnerabilità dei beni assicurati, alla storia degli eventi climatici nella zona e alle mappe di pericolosità, e cambia a seconda della formula che si sceglie.

Si può, infatti, optare per la formula assicurativa a primo rischio assoluto, che permette di risarcire il danno senza alcun taglio aggiuntivo allo scoperto, vale a dire alla percentuale del danno a carico del danneggiato, se la somma assicurata risulta inferiore al totale dei beni presenti in azienda.

In alternativa, si può scegliere la forma a valore intero: in questo caso, al verificarsi di eventi catastrofali, il risarcimento si riduce se il rapporto tra la somma assicurata e totale valori aziendali assicurabili è inferiore a 0,90. 

Per esempio, se sono assicurati 10 milioni di euro e ma i beni valgono complessivamente 15 milioni di euro, l’azienda avrebbe assicurato solo 2/3 del totale dei beni.

Nel caso di un evento catastrofale per un danno dia3 milioni, il rimborso che si può ottenere è pari al 66%, perché si applica la regola proporzionale tra la somma assicurata e totale valori aziendali, a poco meno di 2 milioni di euro. 

Precisiamo che, oltre le garanzie obbligatorie, è possibile in ogni caso aggiungere anche quelle facoltative. 

Chiaramente in questi casi il premio, e quindi i costi, aumenta, ma ci si può coprire per ogni rischio, per esempio anche per allagamenti, bombe d’acqua, maree e mareggiate per chi ha l’attività in zona costiera come hotel, ristoranti, attività turistiche. 

Cosa conviene scegliere 

Volendo valutare i pro e contro per la scelta della migliore polizza assicurativa contro le catastrofi, possiamo dire che nel caso di una impresa soprattutto grande, la forma più conveniente per cui optare è quella a primo rischio assoluto, perché offre maggiori tutele all’impresa ed è già presente in alcune polizze vigenti. 

In ogni caso, per scegliere la polizza catastrofale per tutelare la propria azienda, impresa o pmi, bisogna sempre:

  • valutare il rischio specifico di ogni attività, la zona in cui si trova l’azienda, il settore di attività, considerando che alcune sono più vulnerabili di altre, la tipologia di beni aziendali da proteggere;
  • considerare il valore complessivo dei beni da assicurare; 
  • definire le coperture necessarie per la propria assicurazione, inserire eventuali polizze facoltative e valutare i massimali, le franchigie e lo scoperto previsti da ogni compagnia.
Solo al termine di tale studio si possono chiedere preventivi, confrontare le offerte, considerare gli eventuali servizi aggiuntivi, valutare il rapporto qualità-prezzo e scegliere quindi la polizza più conveniente e migliore per le proprie esigenze aziendali. 
 
 
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