Quali sono prevedono le diverse formule di polizze catastrofali che si possono stipulare e cosa valutare prima per scegliere l’opzione migliore
Quali sono le differenti formule che si possono scegliere per stipulare le polizze catastrofali? E’ ormai pronto a scattare l’obbligo di stipulare per tutte le imprese di polizze assicurative contro i cosiddetti eventi catastrofici, come frane, alluvioni, terremoti, ecc.
I costi spaventano molto le imprese che si preparano a spendere anche fino a 4mila euro all’anno, con premi molto variabili. Ma è possibile studiare diverse soluzioni. Vediamo quali sono e cosa offrono.
I tre rischi per cui stipulare l’assicurazione sono soprattutto sisma, frana e alluvione-inondazione-esondazione.
Le imprese che non si adegueranno saranno escluse dalle forme di agevolazioni previste, come finanziamenti agevolati, o agevolazioni contributive, o anche fiscali, ecc.
Il premio della polizza viene calcolato in proporzione al rischio, alla vulnerabilità dei beni assicurati, alla storia degli eventi climatici nella zona e alle mappe di pericolosità, e cambia a seconda della formula che si sceglie.
Si può, infatti, optare per la formula assicurativa a primo rischio assoluto, che permette di risarcire il danno senza alcun taglio aggiuntivo allo scoperto, vale a dire alla percentuale del danno a carico del danneggiato, se la somma assicurata risulta inferiore al totale dei beni presenti in azienda.
In alternativa, si può scegliere la forma a valore intero: in questo caso, al verificarsi di eventi catastrofali, il risarcimento si riduce se il rapporto tra la somma assicurata e totale valori aziendali assicurabili è inferiore a 0,90.
Per esempio, se sono assicurati 10 milioni di euro e ma i beni valgono complessivamente 15 milioni di euro, l’azienda avrebbe assicurato solo 2/3 del totale dei beni.
Nel caso di un evento catastrofale per un danno dia3 milioni, il rimborso che si può ottenere è pari al 66%, perché si applica la regola proporzionale tra la somma assicurata e totale valori aziendali, a poco meno di 2 milioni di euro.
Precisiamo che, oltre le garanzie obbligatorie, è possibile in ogni caso aggiungere anche quelle facoltative.
Chiaramente in questi casi il premio, e quindi i costi, aumenta, ma ci si può coprire per ogni rischio, per esempio anche per allagamenti, bombe d’acqua, maree e mareggiate per chi ha l’attività in zona costiera come hotel, ristoranti, attività turistiche.
Volendo valutare i pro e contro per la scelta della migliore polizza assicurativa contro le catastrofi, possiamo dire che nel caso di una impresa soprattutto grande, la forma più conveniente per cui optare è quella a primo rischio assoluto, perché offre maggiori tutele all’impresa ed è già presente in alcune polizze vigenti.
In ogni caso, per scegliere la polizza catastrofale per tutelare la propria azienda, impresa o pmi, bisogna sempre: