Il collasso di Fwu Life è arrivato come un fulmine a ciel sereno per migliaia di risparmiatori italiani.
L'industria assicurativa si trova sotto la lente d'ingrandimento dopo il fallimento di Fwu Life Insurance Lux S.A.. A seguito di questo caso, l'Ivass ha deciso di avviare un'indagine più ampia sulle società operanti in Italia, tra cui Generali, per verificare la gestione delle riserve e garantire che le compagnie dispongano di liquidità sufficiente a coprire gli impegni assunti con i clienti. Capiamo quindi:
L'impatto di questa crisi è stato devastante: circa 100.000 italiani si sono ritrovati con le proprie polizze bloccate, impossibilitati a riscattarle o modificarle. Il valore complessivo dei contratti congelati si aggira intorno ai 300 milioni di euro, una cifra che ha generato una incertezza tra gli investitori. Le polizze unit linked, spesso vendute come strumenti di risparmio sicuro, si sono rivelate esposte a rischi di mercato molto elevati e messo in discussione la trasparenza delle informazioni fornite ai clienti al momento della sottoscrizione.
A rendere più complesso il quadro sono emersi dettagli sulle pratiche commerciali della compagnia: molte delle polizze erano strutturate con costi e commissioni concentrate nei primi anni di contratto, un modello ritenuto penalizzante per i risparmiatori. L'assenza di una informativa sui rischi legati a questi prodotti ha alimentato il malcontento e portato molte associazioni dei consumatori a chiedere azioni legali e un maggiore controllo da parte delle autorità competenti.
Alla luce di quanto accaduto, l'Ivass ha deciso di intensificare le ispezioni sulle compagnie assicurative italiane per verificare la loro solidità finanziaria e il calcolo delle riserve tecniche. Generali, il colosso italiano del settore, è stato uno dei primi gruppi a finire sotto la lente d'ingrandimento dell'autorità di vigilanza.
Secondo fonti interne, l'indagine su Generali non è collegata a questioni di governance o a problemi specifici della compagnia, ma si inserisce in un'analisi più ampia che riguarda l'intero settore assicurativo. L'obiettivo di Ivass è valutare il calcolo delle riserve danni e vita.
Non è la prima volta che Ivass interviene. Tra il 2022 e il 2023, l'autorità aveva già condotto un'ispezione approfondita, con particolare attenzione ai flussi informativi interni. Quell'indagine si era conclusa con delle raccomandazioni, senza sanzioni, ma con la richiesta di migliorare alcuni processi interni.
Ma Generali non è l'unica compagnia sotto esame. Ivass ha avviato verifiche su diverse altre società del settore, preoccupata dalla possibilità che situazioni simili a quella di Fwu Life possano emergere anche in altre realtà. L'accento è stato posto sulla trasparenza nella comunicazione dei rischi e sulla gestione dei fondi raccolti dagli assicurati.