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Premi di lavoro ad personam, quando sono riconosciuti, importi e tasse spiegati da Agenzia delle Entrate

di Marianna Quatraro pubblicato il
premi ad personam

Cosa sono i premi di lavoro ad personam, come funzionano, a chi vengono riconosciuti e cosa cambia rispetto ai premi produttività

Cos'è un premio ad personam e quando viene riconosciuto? Il premio ad personam è un elemento della retribuzione che, come stabilito dalla normativa vigente, può essere concesso al singolo dipendente in aggiunta al minimo contrattuale, garantendogli un trattamento economico più vantaggioso.

E, precisiamo, non è la stessa cosa del premio di produzione. Vediamo, dunque, nel dettaglio cosa prevede, per chi e quale tassazione si applica.

  • Come funziona, come viene tassato il premio ad personam e gli importi previsti
  • E poi ci sono i premi produttività aziendali

Come funziona, come viene tassato il premio ad personam e gli importi previsti

Il premio di lavoro ad personam è caratterizzato principalmente dal fatto di poter essere assorbito da eventuali successivi incrementi della paga base e, in forma scritta, deve essere dichiarato tale al momento della sua concessione.

Passando al capitolo tassazione, è bene spiegare che viene tassato come reddito.

L'Agenzia delle Entrate, con la risposta n.77 del 20 marzo 2025, ha, infatti, precisato che i benefici concessi in cambio di premi di risultato sono soggetti alle stesse regole di imposizione fiscale valide per il reddito da lavoro dipendente.

I premi ad personam rientrano in un sistema premiale incentivante che prevede l'erogazione di specifici premi al raggiungimento di determinati obiettivi, di carattere collettivo o individuale, convertibili, con lo scopo incentivare la performance del lavoratore che, a sua volta, si riflette sull’andamento lavorativo e produttivo.

Sui premi ad personam non si possono applicare le disposizioni della detassazione perché i benefici sono destinati solo ad un singolo lavoratore e a una parte limitata dei dipendenti, non alla totalità o a categorie generiche di lavoratori. 

L’Agenzia delle Entrate ha precisato come, ai fini della detassazione, i premi o i benefit devono essere destinati alla generalità di dipendenti o di categorie di dipendenti (e non a singoli).

Per quanto riguarda gli importi riconosciuti, possono essere variabili, a seconda di quello che stabilisce non il contratto nazionale Ccnl di riferimento ma la singola azienda o datore di lavoro. Possono oscillare dai 50 ai 100, 200 euro e in alcuni casi anche più.

E poi ci sono i premi produttività aziendali

Da non confondere con i premi ad personam o con altri fringe benefit, ci sono poi i premi produttività aziendali, che vengono riconosciuti a tutti i dipendenti (e non ad uno solo) al raggiungimento di specifici obiettivi condivisi sia lavorativi che produttivi (e non per singole performance)..

Rispetto ai premi ad personam, cambia la tassazione. La Manovra Finanziaria 2025 ha ancora previsto una riduzione dell'imposta dovuta dal 10% al 5% per i premi produttività fino a 3mila euro riconosciuti ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo entro gli 80mila euro.

Per esempio, se un dipendente riceve un premio di 2mila euro lordi, considerando l’imposta al 5% e i contributi previdenziali al 31%, l’importo netto che effettivamente ottiene è di 1.280 euro.


 

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