L'analisi di LinkedIn non si limita a individuare i ruoli più richiesti, ma dedica un focus anche alla geografia delle opportunità.
Secondo il Barometro del Primo Impiego di LinkedIn, le professioni più offerte ai neolaureati riguardano ruoli intermedi tra esecuzione e gestione, con un'attenzione per la capacità di adattarsi a contesti dinamici e a modelli organizzativi agili. In cima alla lista troviamo la figura del Marketing Specialist, richiesta in aziende di ogni dimensione, per la gestione di contenuti, canali digitali e promozione di brand e servizi.
Accanto al marketing, emerge con decisione la richiesta di Project Manager junior, profilo che unisce competenze di coordinamento a una attitudine alla pianificazione e al controllo operativo. Anche l'Addetto alle Vendite conferma la propria centralità come porta d'ingresso nel mondo lavorativo, soprattutto nella GDO, nel retail digitale e nelle piattaforme omnicanale. Tra i profili più tecnici, spicca quello del Software Engineer, segnale che la trasformazione digitale continua a spingere la domanda di sviluppatori, anche a livello entry-level. Infine, figura sempreverde, quella del Docente o Educatore, destinata a rimanere tra le opzioni più frequenti per chi sceglie percorsi umanistici o pedagogici.
Queste posizioni si distinguono per l'accessibilità in termini di formazione iniziale, ma richiedono comunque un buon grado di preparazione tecnica, flessibilità comportamentale e capacità comunicativa. Il fatto che molte di esse non prevedano esperienza pregressa amplia il bacino delle candidature, pur generando forte concorrenza tra profili simili.
Segue il ruolo di Responsabile delle Vendite, che nelle sue declinazioni junior assume il compito di gestire portafogli clienti, pianificare attività commerciali e supportare l'espansione dei mercati di riferimento. Si tratta di posizioni ambite nei settori assicurativo, farmaceutico, tech e automotive. Altro mestiere ad alta crescita è quello dello Psicologo, sia in ambito clinico sia aziendale, un riflesso dell'attenzione crescente per il benessere mentale e la sostenibilità relazionale all'interno dei contesti lavorativi.
Tra le altre figure in espansione troviamo l'Architetto, con specializzazioni che spaziano dalla rigenerazione urbana all'efficientamento energetico, e lo Specialista HSE (Health, Safety and Environment), sempre più richiesto nei contesti produttivi, nei grandi cantieri e nei settori in cui la compliance normativa è stringente. Questi ruoli richiedono non solo competenze teoriche, ma anche abilità pratiche, spesso maturate attraverso tirocini, esperienze Erasmus+ o progetti integrati con il mondo delle imprese.
Il dato è che queste posizioni risultano in crescita rispetto al quinquennio precedente, a conferma che il mercato del lavoro italiano sta assorbendo con maggiore flessibilità i giovani professionisti dotati di hard e soft skills coerenti con l'evoluzione dell'economia. È proprio nella fascia dei laureati magistrali che si manifesta con più evidenza il bisogno di profili ibridi, capaci di coniugare visione strategica e competenza tecnica.
L'analisi di LinkedIn non si limita a individuare i ruoli più richiesti, ma dedica un focus anche alla geografia delle opportunità. Per i neolaureati triennali, le città che guidano la classifica per numero di offerte di primo impiego sono Torino, Roma e Milano. Il capoluogo piemontese si distingue per la vivacità del comparto automotive, per la presenza di grandi player del settore finanziario e per l'espansione dell'ecosistema delle startup. Milano, da sempre hub dell'innovazione e dei servizi, resta il punto di riferimento per il marketing, la consulenza e il tech. Roma, grazie alla concentrazione di enti pubblici e multinazionali, attira numerosi profili in cerca di stabilità contrattuale e percorsi di crescita strutturati.
Per i neolaureati magistrali la mappa si restringe: Roma e Milano si confermano regine assolute per quantità e qualità delle opportunità, ma al terzo posto si inserisce Firenze, che grazie al settore della moda, al turismo di fascia alta e alle realtà di architettura e design, sta vivendo un momento di espansione. La capitale toscana si distingue anche per la presenza di poli universitari di eccellenza e per l'interesse delle aziende verso figure con competenze culturali, digitali e sostenibili.
L'aspetto più interessante della distribuzione territoriale è il fatto che anche città medie come Bologna, Padova e Bari iniziano a offrire spazi per l'occupazione giovanile qualificata. In queste realtà, si stanno sviluppando cluster di specializzazione, spesso connessi ai distretti industriali o ai poli di ricerca, che intercettano giovani talenti intenzionati a restare o di rientrare al Sud e nelle aree interne.