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Quando arriva la CU quest'anno per il 730 2025 e dichiarazione dei redditi? E quali sono modifiche

di Marianna Quatraro pubblicato il
cu 730 2025

Quali sono i tempi di invio della Certificazione Unica per la compilazione del modello 730 2025: i chiarimenti e le modifiche

Quando arriva la CU quest’anno per il 730 2025? La Certificazione Unica è un documento che viene predisposto e rilasciato dal datore di lavoro o dal sostituto di imposta che riporta una sintesi dei redditi percepite dal lavoratore e le somme corrisposte al Fisco in qualità di sostituto. 

La CU viene rilasciata ogni anno e serve per la compilazione della successiva dichiarazione dei redditi.

  • Quando arriva la CU quest’anno per il 730 2025
  • Quali sono le modifiche della CU 2025 

Quando arriva la CU quest’anno per il 730 2025

Il sostituto di imposta deve rilasciare quest’anno al contribuente la Certificazione Unica sintetica per attestare sia i redditi di lavoro dipendente e assimilati, sia altri redditi, per esempio di lavoro autonomo, entro il termine del 16 marzo, che però slitta al 17 marzo per il 2025 poichè il 16 cade di domenica. 

Il documento deve essere poi inviato anche all’Agenzia delle Entrate entro la stessa data se servono per la dichiarazione precompilata del modello 730 o entro il 31 marzo per le CU necessarie ai fini della dichiarazione precompilata del Modello Redditi Persone Fisiche per lavoratori autonomi. 

Le Certificazioni Uniche contenenti redditi esenti o non dichiarabili mediante dichiarazione precompilata, invece, devono essere trasmesse entro il 31 ottobre.

Quali sono le modifiche della Certificazione Unica 2025

A partire da quest’anno, con l’estensione della dichiarazione precompilata anche agli autonomi, viene eliminata la distinzione delle scadenze di invio delle Certificazioni Uniche per i lavoratori dipendenti e gli autonomi e l’invio viene unificato.

Dopodicchè nulla cambia per le Cu nel 2025. Tale documento riporta, infatti, sempre tutti i dati fiscali e contributivi e quelli necessari per l’attività di controllo dell’Amministrazione Finanziaria, insieme ai dati:

  • degli enti previdenziali e assicurativi;
  • riportati nelle certificazioni rilasciate ai soli fini contributivi e assicurativi;
  • relativi alle operazioni di conguaglio effettuate a seguito dell’assistenza fiscale prestata;
  • alle somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi e somme corrisposte a titolo di indennità di esproprio, altre indennità e interessi.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il sostituto di imposta non deve indicare i dati (codice fiscale) dei figli a carico per cui si percepisce l’assegno unico.

Gli unici casi in cui tali dati devono essere riportati sono quelli in cui il dipendente chiede il riconoscimento delle detrazioni per figli a carico di età superiore ai 21 anni, a cui non spetta l’assegno unico per i figli; o se il dipendente in sede di conguaglio fiscale chiede al sostituto di imposta il riconoscimento di detrazioni per spese per i figli; o in presenza di benefit aziendali e servizi riconosciuti ai dipendenti in favore dei figli e che non concorrono alla determinazione del reddito nel limite non imponibile

 
 

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