Il Black Friday 2025 in Italia si conferma un fenomeno in crescita tra dati, previsioni economiche e cambiamenti nei consumi. Saranno protagonisti tecnologia, moda, food e nuove tendenze.
Il Black Friday è uno degli appuntamenti commerciali più rilevanti dell'anno in Italia. Con la data fissata al 28 novembre 2025, l'evento attira una fetta crescente di consumatori interessati alle promozioni, sia in ambito digitale che nei negozi fisici. Le statistiche evidenziano una crescita costante nella partecipazione, supportata da cambiamenti nelle abitudini di acquisto e dalla crescente attenzione verso spesa consapevole e settori in espansione.
L'interesse attorno al Black Friday sta registrando nuovi record anche per il 2025, anche per via di sconti e offerte già attivi, posizionando l'Italia nella fascia alta del panorama europeo. Secondo le più recenti indagini, l'84% dei consumatori italiani prevede di effettuare acquisti durante la settimana promozionale, confermando una forte propensione alla spesa strategica.
La proiezione del giro d'affari evidenzia un andamento positivo: nel 2024 la spesa totale durante la Black Week ha toccato i 3,8 miliardi di euro, con un incremento dell'8,6% rispetto all'anno precedente. Per il 2025 ci si attende un valore analogo o in leggera crescita, nonostante le preoccupazioni geopolitiche e l'inflazione, con grande interesse verso la gestione intelligente del proprio budget.
Il volume di traffico verso le piattaforme digitali registra costantemente aumenti rilevanti, con un +38% di accessi durante il periodo promozionale rispetto ai periodi ordinari. Inoltre, il 74% delle connessioni avviene da dispositivi mobili, a conferma del peso crescente della fruizione mobile e della necessità per le aziende di ottimizzare l'esperienza utente.
Un quadro sintetico dei dati Black Friday 2025 in Italia si può visualizzare nella tabella seguente:
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Indicatore |
Valore stimato 2025 |
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Consumatori coinvolti |
84% |
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Spesa totale |
Circa 3,8 miliardi € |
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Spesa media per persona |
246 € |
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Incremento traffico web |
+38% |
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Quota accessi da mobile |
74% |
La crescita del business è trainata anche dalla strategia sempre più strutturata delle aziende, che concentrano le migliori offerte e campagne di email marketing proprio in questa settimana. Gli operatori pianificano scorte e promozioni mirate, analizzando anno dopo anno le preferenze dei consumatori e orientando la propria offerta verso i settori in fermento.
Analizzando le preferenze di spesa, emergono gli orientamenti sui comparti coinvolti. Se l'elettronica di consumo guida da anni le classifiche - complice l'attrattiva di offerte su smartphone, smart TV e piccoli elettrodomestici - il 2025 conferma una crescita del settore alimentare.
Secondo le rilevazioni più recenti, il 44% si concentra su prodotti tecnologici, mentre il 38% preferisce articoli moda e il 23% si indirizza verso prodotti per la casa. Il food conquista però sempre più spazio nella Black Week: latte, caffè e olio extravergine d'oliva figurano tra i prodotti più ricercati, spinti dalla necessità di risparmio su beni primari:
Nel 2025 la spesa media attesa per persona durante la Black Week si posiziona sui 246 euro, in aumento rispetto ai 229 del 2024, ma ancora inferiore alla media europea di 269 euro. Una cifra che riflette un atteggiamento maturo e ragionato: secondo le rilevazioni dei principali osservatori, il 62,8% degli italiani prevede di mantenere inalterato il proprio budget rispetto all'anno precedente, mentre il 21,6% dichiara di voler incrementare la spesa.
Poco più della metà si colloca nella fascia di spesa tra 101 e 250 euro; solo il 21,5% prevede di superare i 500 euro. Questa polarizzazione trova spiegazione in una maggiore attenzione alla qualità dell'acquisto e alla gestione oculata delle promozioni disponibili.
Analizzando il profilo del consumatore emergono alcune tendenze:
Il panorama dei canali distributivi evidenzia una coesistenza tra online e offline, con un mix crescente di strategie omnicanale. Circa il 47% dei consumatori italiani sceglie l'e-commerce, valore trainato dall'aumento dei servizi digitali, dalla possibilità di confronto prezzi e dalla comodità delle consegne a domicilio. I negozi fisici continuano tuttavia a ricoprire un ruolo centrale, soprattutto per il settore food, con il 37% delle preferenze.
Uno degli sviluppi più evidenti riguarda il modello ibrido: il 16,4% degli italiani adotta soluzioni come il click and collect, che combinano la rapidità degli ordini digitali con la sicurezza del ritiro in negozio.
Ecco una sintesi delle scelte dei canali:
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Canale |
% Preferenze |
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Online |
47% |
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Negozi fisici |
37% |
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Mix (click & collect) |
16,4% |
Il ricorso ai portali web per verificare prezzi e confrontare recensioni è sempre più diffuso, ma quasi un quarto degli italiani inserisce nel proprio percorso d'acquisto almeno una visita in negozio fisico. L'esperienza diretta sul prodotto resta importante per specifiche categorie merceologiche, spingendo aziende e retailer a ottimizzare tutti i touchpoint e a offrire un servizio clienti integrato sull'intero funnel.
Lo scenario degli acquisti promozionali è dominato dalla crescente consapevolezza. Più della metà degli italiani non stabilisce un budget rigido, ma si affida al monitoraggio delle offerte. Allo stesso tempo, il 36% programma gli acquisti settimane prima, raccogliendo informazioni e pianificando un ordine di priorità.
Le principali strategie adottate includono:
La familiarità crescente con strumenti digitali, newsletter tematiche e gruppi social dei brand permette di monitorare in anticipo le migliori occasioni, riducendo la possibilità di acquisti superflui.
L'attenzione alla sostenibilità riveste un ruolo sempre più determinante nelle scelte di acquisto durante la Black Week. Il 35% dei consumatori dichiara di acquistare solo ciò di cui ha bisogno, mentre un quarto evita pratiche di shopping d'impulso.
Un aspetto da monitorare riguarda la gestione dei resi: il tasso di restituzione dei prodotti tocca il 38% tra coloro che acquistano online, con picchi proprio nel periodo del Black Friday. Sta crescendo la tendenza a introdurre costi di reso da parte di vari retailer, per contenere volumi e costi logistici. Tendenze emergenti includono: