Qual è il tempo massimo stabilito entro cui devono essere concluse le procedure di riconoscimento dell’invalidità e quello reale che serve effettivamente
Quali sono i tempi medi per concludere le procedure di riconoscimento dell’invalidità? L'approvazione del Decreto Disabilità nel 2024 ha in parte modificato la Legge 104 e rivisto i tempi per ottenere il riconoscimento dell’invalidità.
Il provvedimento non ha, infatti, solo cambiato la definizione della condizione di disabilità, ma anche le modalità di accertamento dell’invalidità civile. Vediamo quali sono i tempi per le nuove procedure.
Il tempo limite viene calcolato dal momento della ricezione telematica da parte dell’Inps del certificato medico introduttivo.
Entro sei mesi poi l’Istituto dovrà adottare una delibera con le modalità applicative e operative della nuova valutazione di base. Si accorciano, dunque, i tempi rispetto a quanto prima previsto.
Sono stati, infatti, cancellati i passaggi prima davanti alle commissioni integrate Asl-Inps e poi davanti alla sola commissione Inps.
La valutazione si conclude indicando la necessità di sostegno, lieve, medio, o intensivo e individua sia i presupposti per concedere l’assistenza protesica, sanitaria e riabilitativa prevista dai livelli essenziali sia i requisiti per accedere alle agevolazioni fiscali, tributarie e relative alla mobilità.
Il certificato della condizione di disabilità viene poi inserito nel fascicolo sanitario elettronico e assume un valore illimitato nel tempo.
In realtà, come molti denunciano, i tempi di attesa per la conclusione delle procedure di riconoscimento dell'invalidità sono molto più lunghi.
Pur dovendo concludersi entro 90 giorni, in alcune Asl si attende fino a 17 mesi, pari dunque a quasi un anno e mezzo. Il motivo è da ricercarsi soprattutto nella mancanza di personale medico che ha la responsabilità di accertare il grado di invalidità di ogni soggetto richiedente.
Non esistono, in realtà, soluzioni concrete per riuscire a ridurre i tempi per ottenere il riconoscimento dell’invalidità se non quella di sollecitare l’Inps nelle varie fasi e auspicare che i solleciti siano effettivamente segnalati.