Il 2025 non sarà l’anno degli incentivi statali per l’acquisto di auto, ma i consumatori possono comunque trovare occasioni interessanti grazie alle agevolazioni regionali e al possibile calo dei prezzi.
Il 2025 si apre con uno scenario inedito per il settore automobilistico italiano: gli incentivi statali per l’acquisto di nuove auto non saranno disponibili, a differenza degli anni precedenti. Ma ci sono alcune opportunità di agevolazione a livello regionale e si prevede una diminuzione dei prezzi di mercato, che potrebbe comunque favorire i consumatori interessati a cambiare vettura.
In passato, gli incentivi statali hanno sono stati un pilastro per favorire l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in e contribuire alla riduzione delle emissioni. Quest’anno le priorità sono cambiate. Le associazioni di settore, come Anfia, hanno espresso preoccupazione per questa scelta e hanno sottolineato come potrebbe rallentare il rinnovamento del parco auto italiano, che rimane tra i più vecchi d’Europa.
Anche se il governo ha scelto di non intervenire con incentivi diretti, alcune regioni italiane hanno attivato programmi di sostegno. Queste iniziative, benché limitate rispetto agli incentivi nazionali, sono una possibilità reale per chi desidera acquistare un’auto a basso impatto ambientale.
Ad esempio, in Lombardia è stato confermato un programma di incentivi per veicoli elettrici e ibridi plug-in, con contributi che premiano anche la rottamazione di veicoli inquinanti. In Emilia-Romagna sono disponibili agevolazioni per le auto alimentate a metano, Gpl e ibride, mentre in Piemonte si punta su una combinazione di sostegni finanziari e incentivi alla mobilità sostenibile. Il Lazio ha annunciato un bando dedicato esclusivamente all’acquisto di auto a zero emissioni entro il 2025.
Un’altra dinamica interessante nel mercato automobilistico è il calo dei prezzi delle auto nuove, che si prevede proseguirà nel corso dell’anno. La competizione tra i produttori, spinta dall’aumento dell’offerta di modelli elettrici, sta determinando una riduzione dei listini in diversi segmenti.
Le case automobilistiche stanno abbassando i prezzi per attirare nuovi acquirenti, soprattutto nei confronti dei veicoli tradizionali a combustione interna, che diventano sempre meno competitivi rispetto alle alternative ibride ed elettriche. Le pressioni sui concessionari per smaltire gli stock invenduti potrebbero tradursi in promozioni particolarmente vantaggiose.
Il mercato delle auto usate può assistere a una stabilizzazione dei prezzi dopo i forti rincari degli ultimi anni, dovuti principalmente alla carenza di semiconduttori e alla ridotta disponibilità di veicoli nuovi durante la pandemia.