Quali sono i requisiti necessari per sanare in maniera semplificata sotto tetti e mansarde con il Salva Casa e quando si puņ fare: la procedura e i chiarimenti
Come fare a recuperare sotto tetti e mansarde con il Decreto Salva Casa? Il Decreto Salva-Casa ha definito nuove semplificazioni e una maggiore tolleranza per la regolarizzazione dei piccoli abusi edilizi e difformità.
E' tuttavia importante considerare per potervi usufruire è necessario rispettare determinate condizioni e porre attenzione alle norme regionali e locali. Ecco cosa prevede specificatamente per il recupero di sotto tetti e mansarde.
La sanatoria semplificata prevista dal Salva Casa vale solo per abusi minori, avvenuti in parziale difformità. Prima del nuovo Decreto, per sanare una mansarda, un sottotetto diventato appartamento, bisognava rispettare il principio della doppia conformità, soddisfacendo cioè i requisiti urbanistici ed edilizi dell’epoca di realizzazione e quelli previsti dalle norme vigenti.
Per la sanatoria di interventi in sotto tetti e mansarde realizzati in parziale difformità dai titoli depositati in Comune, ora, invece, non è più necessario rispettare la doppia conformità urbanistica ed edilizia, cioè il rispetto sia alla norma del tempo della realizzazione che della presentazione della domanda. Basta soddisfare solo una delle due condizioni e presentare contestuale istanza al Comune di competenza.
Tale procedura non vale, però, per gli abusi gravi, come l’intervento di realizzazione di una mansarda effettuato in totale assenza di permessi o in totale difformità. In questi casi si tratta di irregolarità non sono, infatti, sanabili.
Sono cambiate, inoltre, le misure da rispettare per la sanatoria di un sotto tetto. Per esempio, una mansarda, anche se molto piccola, può diventare un appartamento abitabile grazie alla riduzione dei limiti di abitabilità a 28 metri quadri per una abitazione per due persone (precedentemente erano 38) e solo a 20 metri quadri per una persona (prima erano 28).
Sono state abbassate anche le altezze minime delle case abitabili a 2,40 metri rispetto alla legge del 1975 che prevedeva un’altezza minima di 2,70 metri.
La regolarizzazione delle difformità edilizie relative a sotto tetti e mansarde con il Decreto Salva Casa 2024 ha comunque dei costi, pur se semplificata.
E’, infatti, previsto il pagamento di una sanzione pari al doppio dell’aumento di valore commerciale dell’immobile dovuto alle opere realizzate e che oscilla da un minimo di 1.032 euro a un massimo di 30.984 euro.
Per quanto riguarda le tempistiche, il Decreto introduce il silenzio-assenso.
Se, infatti, dopo la presentazione dell’istanza, l'amministrazione competente non risponde entro 45 giorni per la richiesta di permesso in sanatoria e 30 giorni per la Scia, Segnalazione Certificata di inizio attività, allora è da ritenersi accettata. Ciò significa che la tempistica di chiusura della procedura è di poco più di un mese al massimo.