Il Natale 2025 porta novità sul trattamento fiscale di regali e omaggi ai clienti: definizioni, tipologie, deducibilità, IVA e regole per dipendenti, fornendo quadro aggiornato e pratiche.
Nel contesto delle festività di fine anno, aziende e professionisti valutano attentamente le modalità di offerta di regali e omaggi ai clienti, considerati strumenti di relazione e marketing. Questi gesti rafforzano i rapporti commerciali, promuovendo la fidelizzazione e contribuendo alla consolidazione dell'immagine aziendale. Tuttavia, le scelte in merito ai beni da destinare a omaggio sono strettamente legate al quadro normativo vigente, il quale distingue tra diverse tipologie di destinatari, imponendo specifiche regole per il corretto trattamento fiscale.
Norme consolidate e novità annunciate a partire dal 2025 richiedono un aggiornamento costante e una pianificazione attenta, così da massimizzare i vantaggi per l'impresa, senza incorrere in rischi di natura tributaria. In questa analisi vengono esaminati i punti chiave relativi agli omaggi natalizi: dalle definizioni di legge alle modalità di deduzione delle spese, fino alle regole su detraibilità IVA e fringe benefit per dipendenti.
La normativa fiscale italiana prevede una distinzione netta tra "omaggi" e "regalie", riferendosi a beni o servizi offerti gratuitamente, senza l'attesa di un corrispettivo economico, con finalità prevalentemente promozionali o relazionali. Gli omaggi natalizi sono generalmente indirizzati a clienti, fornitori, collaboratori e dipendenti. Secondo le direttive dell'Agenzia delle Entrate, questi atti liberali devono essere saltuari e non costanti, rispettando gli usi e le prassi commerciali. Le tipologie più comuni includono:
La gestione fiscale dei regali natalizi ai clienti richiede una distinzione tra beni oggetto e non oggetto dell'attività d'impresa. Quando l'omaggio non rientra tra i prodotti normalmente commercializzati, viene assimilato a "spesa di rappresentanza" ai sensi del TUIR. La deducibilità ai fini delle imposte sui redditi si differenzia in base al costo unitario:
| Ricavi fino a 10 milioni € |
1,5% dei ricavi |
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Ricavi fra 10 e 50 milioni € |
0,6% dei ricavi |
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Ricavi oltre 50 milioni € |
0,4% dei ricavi |
La deducibilità è calcolata riferendosi al valore complessivo del regalo, considerando anche l'imballaggio e altri costi accessori. Se l'omaggio è costituito da una confezione multipla, come un cesto natalizio, si considera il valore totale della confezione. Inoltre, la distinzione tra omaggi come spese di rappresentanza o come spese pubblicitarie è centrale: i gadget a marchio aziendale, utilizzati per promozione diretta, possono inquadrarsi tra le spese pubblicitarie, seguendo regole proprie in tema di deducibilità. La disciplina normativa di riferimento è fornita dal D.P.R. 917/1986 (art. 108 e 109) e dai chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate (circolare 34/E/2009, risoluzione 27/E/2014).
Il trattamento dell'IVA sugli omaggi segue principi diversi in base al valore del singolo bene e alla sua pertinenza rispetto all'attività aziendale. I dettagli normativi sono i seguenti:
Un aspetto applicativo rilevante concerne la documentazione: occorre adempiere agli obblighi relativi alla registrazione della fattura di acquisto e annotare correttamente l'operazione nei registri contabili, specificando la tipologia e le finalità dell'omaggio. Un errato inquadramento può comportare la perdita del diritto alla detrazione e rischi sanzionatori.
Le imprese che intendono premiare i propri lavoratori in occasione del Natale possono beneficiare di una disciplina fiscale favorevole, delineata dall'art. 95, comma 1, TUIR e chiarita dalle recenti circolari dell'Agenzia delle Entrate. I regali ai dipendenti sono considerati spese per prestazioni di lavoro e sono pertanto integralmente deducibili ai fini delle imposte sui redditi.
In materia di tassazione dei lavoratori, la soglia di esenzione dei fringe benefit è stabilita in:
L'IVA sugli omaggi ai dipendenti è interamente detraibile solo se il bene donato è prodotto o commercializzato dall'azienda; diversamente, risulta indetraibile. Per ciò che riguarda l'IRAP, i costi rientrano tra il "personale" e non sono quindi deducibili. Questa articolata regolamentazione premia la trasparenza della documentazione e la corretta attribuzione del valore, nonché una puntuale pianificazione delle soglie di benefit.
Un'ulteriore casistica riguarda i beni prodotti internamente all'azienda e successivamente ceduti in omaggio. In tale circostanza, l'impresa deve determinare il valore di mercato del bene (e non il semplice costo di produzione) per verificare l'applicazione del limite di 50 euro:
Selecting regali natalizi in linea con la policy aziendale e le aspettative fiscali comporta una pianificazione accurata. Alcune best practice comprendono: