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Regali e omaggi natalizi per i clienti nel 2025: il punto sul trattamento fiscale aggiornato

di Marianna Quatraro pubblicato il
Trattamento fiscale aggiornato

Il Natale 2025 porta novità sul trattamento fiscale di regali e omaggi ai clienti: definizioni, tipologie, deducibilità, IVA e regole per dipendenti, fornendo quadro aggiornato e pratiche.

Nel contesto delle festività di fine anno, aziende e professionisti valutano attentamente le modalità di offerta di regali e omaggi ai clienti, considerati strumenti di relazione e marketing. Questi gesti rafforzano i rapporti commerciali, promuovendo la fidelizzazione e contribuendo alla consolidazione dell'immagine aziendale. Tuttavia, le scelte in merito ai beni da destinare a omaggio sono strettamente legate al quadro normativo vigente, il quale distingue tra diverse tipologie di destinatari, imponendo specifiche regole per il corretto trattamento fiscale.

Norme consolidate e novità annunciate a partire dal 2025 richiedono un aggiornamento costante e una pianificazione attenta, così da massimizzare i vantaggi per l'impresa, senza incorrere in rischi di natura tributaria. In questa analisi vengono esaminati i punti chiave relativi agli omaggi natalizi: dalle definizioni di legge alle modalità di deduzione delle spese, fino alle regole su detraibilità IVA e fringe benefit per dipendenti.

Definizione e tipologie di omaggi natalizi: cosa prevede la legge

La normativa fiscale italiana prevede una distinzione netta tra "omaggi" e "regalie", riferendosi a beni o servizi offerti gratuitamente, senza l'attesa di un corrispettivo economico, con finalità prevalentemente promozionali o relazionali. Gli omaggi natalizi sono generalmente indirizzati a clienti, fornitori, collaboratori e dipendenti. Secondo le direttive dell'Agenzia delle Entrate, questi atti liberali devono essere saltuari e non costanti, rispettando gli usi e le prassi commerciali. Le tipologie più comuni includono:

  • Cesti natalizi: assortimenti di prodotti alimentari e bevande, spesso confezionati ad hoc.
  • Gadget e prodotti personalizzati: oggetti marchiati con il logo aziendale, utili anche come strumenti di branding.
  • Prodotti aziendali: beni commercializzati o prodotti direttamente dall'impresa, ceduti a fini di promozione diretta.
La legge prevede specifiche limitazioni interne a seconda della tipologia di bene, del suo valore di mercato e del destinatario, stabilendo le condizioni per la deducibilità del costo e la detraibilità dell'IVA.

Trattamento fiscale degli omaggi natalizi ai clienti

La gestione fiscale dei regali natalizi ai clienti richiede una distinzione tra beni oggetto e non oggetto dell'attività d'impresa. Quando l'omaggio non rientra tra i prodotti normalmente commercializzati, viene assimilato a "spesa di rappresentanza" ai sensi del TUIR. La deducibilità ai fini delle imposte sui redditi si differenzia in base al costo unitario:

  • Beni di valore unitario pari o inferiore a 50 euro: l'importo speso è integralmente deducibile dal reddito d'impresa.
  • Beni di valore superiore a 50 euro: la spesa rientra nelle spese di rappresentanza con deducibilità limitata rispetto ai ricavi, secondo specifiche aliquote:
Ricavi fino a 10 milioni €

1,5% dei ricavi

Ricavi fra 10 e 50 milioni €

0,6% dei ricavi

Ricavi oltre 50 milioni €

0,4% dei ricavi

La deducibilità è calcolata riferendosi al valore complessivo del regalo, considerando anche l'imballaggio e altri costi accessori. Se l'omaggio è costituito da una confezione multipla, come un cesto natalizio, si considera il valore totale della confezione. Inoltre, la distinzione tra omaggi come spese di rappresentanza o come spese pubblicitarie è centrale: i gadget a marchio aziendale, utilizzati per promozione diretta, possono inquadrarsi tra le spese pubblicitarie, seguendo regole proprie in tema di deducibilità. La disciplina normativa di riferimento è fornita dal D.P.R. 917/1986 (art. 108 e 109) e dai chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate (circolare 34/E/2009, risoluzione 27/E/2014).

Regole per la deducibilità e la detraibilità IVA degli omaggi ai clienti

Il trattamento dell'IVA sugli omaggi segue principi diversi in base al valore del singolo bene e alla sua pertinenza rispetto all'attività aziendale. I dettagli normativi sono i seguenti:

  • Beni di costo unitario fino a 50 euro (IVA inclusa): l'IVA sull'acquisto è pienamente detraibile e la spesa è deducibile senza limiti particolari.
  • Beni di valore superiore a 50 euro: in questo caso l'IVA non può essere detratta. L'esborso resta deducibile nelle misure previste per le spese di rappresentanza.
Quando il bene donato rientra tra quelli prodotti o commerciati dall'impresa, l'operazione di cessione gratuita è assimilata ad una vera e propria vendita ai fini IVA. La base imponibile sarà data dal prezzo di acquisto o dal costo di produzione. Se invece l'omaggio riguarda beni non inerenti l'attività, la cessione risulta "fuori campo IVA", come previsto dall'art. 2, comma 2, n. 4, D.P.R. 633/72.

Un aspetto applicativo rilevante concerne la documentazione: occorre adempiere agli obblighi relativi alla registrazione della fattura di acquisto e annotare correttamente l'operazione nei registri contabili, specificando la tipologia e le finalità dell'omaggio. Un errato inquadramento può comportare la perdita del diritto alla detrazione e rischi sanzionatori.

Omaggi natalizi ai dipendenti: deducibilità e fringe benefit

Le imprese che intendono premiare i propri lavoratori in occasione del Natale possono beneficiare di una disciplina fiscale favorevole, delineata dall'art. 95, comma 1, TUIR e chiarita dalle recenti circolari dell'Agenzia delle Entrate. I regali ai dipendenti sono considerati spese per prestazioni di lavoro e sono pertanto integralmente deducibili ai fini delle imposte sui redditi.

In materia di tassazione dei lavoratori, la soglia di esenzione dei fringe benefit è stabilita in:

  • 1.000 euro annui per dipendenti senza figli a carico
  • 2.000 euro annui per dipendenti con figli a carico
Se la somma di regali e altri benefit non supera questi limiti, non si genera reddito imponibile. Oltre la soglia, l'intero valore dell'erogazione acquisisce natura di reddito per il lavoratore, con conseguenti obblighi fiscali e previdenziali per il datore.

L'IVA sugli omaggi ai dipendenti è interamente detraibile solo se il bene donato è prodotto o commercializzato dall'azienda; diversamente, risulta indetraibile. Per ciò che riguarda l'IRAP, i costi rientrano tra il "personale" e non sono quindi deducibili. Questa articolata regolamentazione premia la trasparenza della documentazione e la corretta attribuzione del valore, nonché una puntuale pianificazione delle soglie di benefit.

Omaggi natalizi autoprodotti: peculiarità fiscali

Un'ulteriore casistica riguarda i beni prodotti internamente all'azienda e successivamente ceduti in omaggio. In tale circostanza, l'impresa deve determinare il valore di mercato del bene (e non il semplice costo di produzione) per verificare l'applicazione del limite di 50 euro:

  • Valore di mercato fino a 50 euro: l'omaggio è interamente deducibile e l'IVA risulta normalmente detraibile.
  • Valore di mercato superiore a 50 euro: il regalo rientra tra le spese di rappresentanza, applicando i limiti percentuali sui ricavi. Ai fini della deducibilità, però, si considera solo il costo effettivo sostenuto per la produzione.
La detraibilità dell'IVA è sempre ammessa sugli omaggi autoprodotti, ma occorre una fatturazione corretta, indicando la natura dell'omaggio e il relativo valore. Queste regole sono state puntualizzate dalla Risoluzione 27/E/2014 dell'Agenzia delle Entrate, che ha chiarito i criteri per la valutazione del valore unitario e la registrazione contabile.

Best practice, attenzioni e novità in arrivo per il 2025

Selecting regali natalizi in linea con la policy aziendale e le aspettative fiscali comporta una pianificazione accurata. Alcune best practice comprendono:

  • Mantenere la tracciabilità delle spese tramite fatturazione e registrazioni dettagliate.
  • Monitorare costantemente la normativa, soprattutto con le novità prospettate dalla legge di Bilancio 2025, che potranno incidere su soglie e modalità di deducibilità.
  • Optare per omaggi dal valore inferiore a 50 euro per massimizzare il beneficio fiscale.
  • Personalizzare i regali aziendali in funzione del destinatario (cliente o dipendente), rispettando i limiti previsti dalla disciplina fringe benefit.
Sul fronte normativo, la bozza di Bilancio 2025 prevede ulteriori precisazioni interne alla disciplina di rappresentanza e benefit, impattando sulle soglie di deducibilità e sulle categorie di beni ammessi tra le spese promozionali; è essenziale valutare gli sviluppi ufficiali per garantire la piena compliance e ridurre le incertezze applicative.


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