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Resoconto incontro rinnovo CCNL scuola 2022 2024 ieri 24 settembre tra sindacati e Aran

di Marianna Quatraro pubblicato il
Resoconto incontro rinnovo CCNL scuola

Da aumenti retributivi a valorizzazione delle competenze, al rafforzamento del welfare aziendale: com'è andato l'incontro di ieri 24 settembre tra Aran e sindacati per il rinnovo del Ccnl Scuola 2022 2024

La trattativa di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il comparto scuola relativo al triennio 2022-2024 si conferma come una delle più complesse degli ultimi anni, coinvolgendo una platea di oltre un milione di lavoratori, tra docenti e personale ATA, e svolgendosi in un contesto economico segnato dalla necessità di valorizzazione delle professionalità e dall’urgenza di ridurre il gap retributivo rispetto ad altri comparti pubblici. 

Resoconto dell’incontro del 24 settembre: confronto tra sindacati e ARAN

L'incontro tenutosi ieri, mercoledì 24 settembre, presso la sede ARAN ha visto la partecipazione di tutte le principali organizzazioni sindacali della scuola e si è incentrata sull’andamento del negoziato e sulle criticità ancora aperte. La discussione si è focalizzata tanto sulle questioni normative quanto su quelle economiche, affrontando in particolare la disciplina delle relazioni sindacali, della mobilità professionale e delle condizioni contrattuali per il personale all’estero.

Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato con determinazione la richiesta di una maggiore centralità della contrattazione collettiva, chiedendo il superamento delle normative che delegano unilateralmente al Ministero o ad altri enti la regolazione di aspetti sostanziali del rapporto di lavoro. Particolare attenzione è stata posta sul sistema di reclutamento, la trasparenza nei rapporti sindacali e il riconoscimento delle prerogative a garanzia della categoria.

Le divergenze più marcate sono emerse riguardo la regolamentazione delle posizioni all’estero, dove molti istituti vengono oggi disciplinati tramite fonti ministeriali anziché dalla contrattazione collettiva.

Nel corso dell’incontro sono state inoltre ribadite le considerazioni sul valore strategico dell’accordo per tutto il comparto istruzione e ricerca, enfatizzando la necessità di un intervento tempestivo e di un reale impegno per la chiusura del tavolo negoziale entro tempi certi.

Principali richieste dei sindacati nel negoziato del CCNL 2022-2024

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito precise richieste, come:

  • Ritorno alla centralità della contrattazione collettiva per tutte le materie attualmente sottratte, soprattutto per quanto riguarda la gestione del personale all’estero e le procedure di mobilità e reclutamento.
  • Un rafforzamento delle tutele normative in tema di orario di lavoro, ferie, permessi e malattie, con particolare enfasi sul benessere e la qualità della vita lavorativa.
  • Revisione delle progressioni stipendiali e introduzione di nuovi strumenti retributivi, come gradoni stipendiali e buoni pasto, soprattutto alla luce delle risorse disponibili stanziate nelle recenti leggi di bilancio.
  • Maggior trasparenza e partecipazione sindacale nelle procedure decisionali per la lotta contro le disparità retributive.
  • Attivazione di sistemi di welfare, tra cui la formazione incentivante finalizzata alle nuove competenze e la possibilità di stipulare assicurazioni sanitarie integrative.
  • Valorizzazione e riconoscimento delle figure di sistema, compresi i coordinatori di classe e il personale ex DSGA, destinando parte dei risparmi derivanti dal dimensionamento scolastico a queste finalità.

Le proposte dell’ARAN e le divergenze emerse

Dal canto suo, l’ARAN ha rilanciato su:
  • Riconoscimento economico: ARAN ha illustrato la destinazione di oltre 500 milioni di euro disponibili per il triennio in esame, destinati ad aumenti tabellari, una tantum e arretrati per il personale scolastico; tuttavia, la ripartizione delle risorse e l’erogazione effettiva restano subordinati a ulteriori step negoziali e ad alcune verifiche di compatibilità finanziaria.
  • Proposte normative: L’Agenzia ha confermato l’intenzione di introdurre alcune novità, come la proroga delle deroghe sulla mobilità, ma è rimasta ferma sulle questioni più discusse (in primis la gestione del personale all’estero).
  • Divergenze chiave: Le distanze principali riguardano il rientro alla contrattazione delle misure attualmente affidate in via esclusiva agli organi dell’amministrazione centrale. I sindacati considerano questa una precondizione non negoziabile, mentre ARAN ritiene che margini di trattativa siano fortemente limitati dai riferimenti normativi vigenti.
Dunque, le questioni da affrontare non interessano, dunque, solo la parte economica, ma, in generale, anche la valorizzazione delle competenze digitali, le misure di age management, il rafforzamento del welfare aziendale, la possibilità di allargare (come proposto dall’Aran) il potere dei dirigenti scolastici sul fronte delle sanzioni agli insegnanti.

Tempistiche della trattativa: prossimi incontri e possibili scenari di chiusura

In base alle comunicazioni ufficiali, il prossimo appuntamento negoziale è stato fissato per il 9 ottobre 2025, presso la sede ARAN, con l’obiettivo di imprimere una svolta al percorso contrattuale. L’ipotesi di chiusura della trattativa viene,, però valutata con cautela da entrambe le parti.

La prospettiva più ottimistica, sostenuta anche da alcuni rappresentanti sindacali e dal presidente ARAN Antonio Naddeo, prevede una possibile definizione dell’accordo entro l’autunno 2025, così da consentire l’applicazione degli aumenti e degli arretrati al personale già dal nuovo anno.

Tuttavia, la complessità delle questioni ancora aperte e la necessità di ulteriori verifiche sulle risorse rendono plausibile uno slittamento della firma.

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