Quali sono le ulteriori modifiche che potrebbero rientrare nella revisione del Testo Unico dell’Edilizia? Mentre l’approvazione del Decreto Salva Casa ha, in parte, modificato le disposizioni previste dal Testo Unico dell’Edilizia, ulteriori cambiamenti potrebbero ancora arrivare.
Questa volta le proposte non sarebbero da parte di forze politiche ma da professionisti e tecnici del settore.
- Quali sono le novità che probabilmente saranno incluse nell’ulteriore revisione del Testo Unico dell’Edilizia
- Ma cosa vuole fare davvero il governo?
Quali sono le novità che probabilmente saranno incluse nell’ulteriore revisione del Testo Unico dell’Edilizia
Stando a quanto riportano le ultime notizie,
i Consigli Nazionali degli Ingegneri, degli Architetti PPC, dei Geometri e Geometri laureati hanno definito nuove proposte in materia edilizia da presentare al governo per una ulteriore revisione del
Testo Unico dell'Edilizia.
Le novità includerebbero:
- riordino e revisione delle tipologie di intervento edilizio, con particolare attenzione nei confronti del già costruito;
- definizione delle diverse tipologie di difformità e ridefinizione dello stato legittimo, cercando di risolvere l'incertezza normativa tra le due tipologie di parziali difformità e totali difformità;
- razionalizzazione dei titoli abilitativi, considerando i diversi interventi possibili tra quelli di edilizia libera e quelli che necessitano di Cila, Scia e permesso di costruire;
- recepimento dei principi generali, criteri di pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione delle opere strutturali ai sensi delle Norme Tecniche delle Costruzioni (NTC) vigenti;
- responsabilità dei soggetti professionali ed equo compenso;
- rigenerazione urbana e sostenibilità delle costruzioni.
Ingegneri, Architetti e Geometri hanno proposto l’istituzione dell’Anagrafe, l'introduzione di un Fascicolo digitale della costruzione e di uno Sportello Unico digitale.
Ma cosa vuole fare davvero il governo?
La posizione del governo sulle nuove proposte presentate al momento è piuttosto incerta. In Parlamento, c’è la consapevolezza della necessità di una riforma e di definire una legge moderna, chiara e aderente alla realtà, considerando che i tempi sono cambiati e bisogna adeguarsi.
Si sa, dunque, che serve un intervento strutturale e definitivo e probabilmente delle nuove proposte presentate dai professionisti tutte potrebbero essere riprese in una reale ulteriore modifica del Testo Unico dell'Edilizia, anche perchè alcune sarebbero di approfondimento e chiarimento a quanto già cambiato con il Salva Casa.
Bisogna ora ben definire i prossimi passaggi.
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