Si preparano ad aumentare ancora gli importi delle pensioni minime nel 2025: ecco di quanto saranno e come sarà ricalcolata la rivalutazione per tutti
Come cambiano gli importi delle pensioni nel 2025? Tra le misure per le pensioni in discussione per la prossima Manovra Finanziaria 2025 non ci sono solo le uscite anticipate, per cui sarebbero ancora confermate quota 103, ape sociale e opzione donna, e la possibilità di allungare l’età pensionabile dei dipendenti pubblici a fronte di incentivi, ma anche la revisione dei trattamenti, dai minimi, alle rivalutazioni.
L’esecutivo starebbe, infatti, lavorando per un'aggiunta alla rivalutazione rispetto all'inflazione che dovrebbe essere di un ulteriore 1%.
Dunque, dopo la rivalutazione straordinaria già calcolata per gli anni 2023 e 2024 sui trattamenti minimi, arrivati quest'anno a 614,77 euro, si punta a nuovi incrementi, pur se si è ancora ben lontani da quei mille euro di pensiona minima più volte proposti da diversi partiti politici e auspicati dai pensionati.
Nel 2025 si torna anche alla rivalutazione piena di tutti gli assegni pensionistici. Dopo i tagli degli ultimi anni, infatti, a fronte di un'inflazione in forte calo (l'acquisita a settembre per l'anno era all'1%), nella prossima Manovra sarà calcolata una perequazione Inps senza penalizzazioni.
Non ci sarà, dunque, più un ricalcolo dei trattamenti sulle sei percentuali attualmente in vigore (fino alla più bassa dell 22% per gli assegni più alti), ma gli importi dal primo gennaio 2025 saranno rivalutati al 100% fino a 4 volte il trattamento minimo, al 90% tra quattro e cinque volte e al 75% da sei volte il minimo in su.