Via libera alla prima intesa sul rinnovo del contratto dell’Edilizia: stabiliti aumenti fino a 180 euro e proseguono le discussioni su altre misure
Cosa prevede il rinnovo del Contratto dell’Edilizia 2025-2028? Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro, FenealUil, Filca- Cisl e Fillea-Cgil hanno firmato l’accordo ufficiale sulla parte salariale del contratto nazionale di lavoro dell’Edilizia 2025-2028, che interessa oltre un milione di lavoratori ed era scaduto a giugno 2024. Vediamo quali sono gli aumenti stabiliti e le ulteriori misure su cui ancora si discuterà.
Le successive due tranches saranno di 50 euro dal primo marzo 2026 e di ulteriori 50 euro dal primo marzo 2027.
Non dovrebbe essere previsto alcun arretrato, almeno per quanto al momento trapelato. L’incremento retributivo è stato deciso per contrastare l’erosione del potere d’acquisto e adeguare gli stipendi all’andamento dell’inflazione, garantendo una maggiore tutela ai lavoratori del settore.
Conclusa la trattativa sulla parte economica, le discussioni continuano su altre misure da definire per il rinnovo ufficiale completo del Ccnl.
Sul tavolo ci sono l’accordo sulla sorveglianza sanitaria, sulle istanze di settore, sulla premialità, sul catalogo formativo nazionale, la non sovrapponibilità dei cicli contrattuali, il Prevedi e la commissione di classificazione.
Saranno, in particolar modo, saranno centrali le nuove disposizioni sulla trasferta nazionale, il lavoro straordinario e le misure per contrastare il lavoro irregolare, la semplificazione amministrativa tramite la denuncia unica e l’F24.
Dopo la prima intesa sulla parte salariale del rinnovo contrattuale, la firma per il rinnovo anche del quadro normativo dovrebbe arrivare entro la fine di febbraio 2025, almeno questo è l’obiettivo fissato.
Ciò significa che le prossime settimane saranno fondamentali per la chiusura ufficiale delle trattative e l’avvio delle misure previste. Il Contratto sarà poi valido fino al prossimo giugno 2028.