Il rinnovo del contratto nazionale di lavoro nel settore sanitario rappresenta uno degli avvenimenti più significativi per gli operatori pubblici in Italia. L’evoluzione della disciplina contrattuale riflette le trasformazioni del Servizio sanitario nazionale, rispondendo sia alle esigenze di modernizzazione sia alle pressioni provenienti da contingenze economiche e sociali, tra cui l’inflazione e la crescente complessità assistenziale.
La firma del CCNL Sanità 2022-2024: cosa è cambiato per il personale non medico
Il recente rinnovo contrattuale per il triennio 2022-2024 nel comparto Sanità ha interessato circa 580 mila lavoratori, appartenenti alle categorie degli infermieri, tecnici e personale sanitario non medico. L’intesa raggiunta con il coinvolgimento di diverse sigle sindacali ha determinato un incremento salariale lordo mensile medio di 172 euro, articolato su 13 mensilità. Rispetto alla situazione precedente, il nuovo contratto introduce anche significative innovazioni normative, fra cui:
- Una maggiore valorizzazione della specificità delle professioni sanitarie attraverso indennità dedicate
- Meccanismi di incentivazione volti a premiare competenze avanzate e nuove esigenze organizzative
- Misure per rafforzare la tutela della salute e il benessere organizzativo
I dettagli economici dell’intesa confermano che l’aumento medio per la retribuzione base è pari a 145 euro lordi mensili. A ciò si sommano voci accessorie come:
- 5,52 euro per il superamento dei limiti sui trattamenti accessori
- 16,91 euro per l’indennità di pronto soccorso
- 3,38 euro di indennità di specificità infermieristica
- 1,45 euro per l’indennità di tutela del malato
Le attese per il rinnovo del CCNL medici ospedalieri 2022-2024 a settembre e le richieste dei professionisti
La firma del nuovo CCNL per il comparto non medico apre il dibattito circa le prospettive del
rinnovo per i medici ospedalieri, la cui trattativa è attesa
a settembre. Le aspettative crescono e i miglioramenti richiesti dalle principali organizzazioni rappresentative de professionisti ospedalieri riguardano soprattutto:
- Adeguamento delle retribuzioni lorde mensili, in linea con la progressione degli altri comparti;
- Valorizzazione delle specialità e delle funzioni legate all’emergenza e all’alta complessità;
- Potenziamento delle indennità specifiche per attività in pronto soccorso e settori ad alto rischio;
- Aggiornamento delle norme relative a orario di lavoro e organizzazione dei turni;
- Maggiore investimento nella formazione continua e aggiornamento professionale;
- Estensione del diritto alla conciliazione vita–lavoro, tramite nuovi strumenti normativi su ferie, permessi e flessibilità oraria;
- Revisioni del sistema di progressione di carriera e riconoscimento delle competenze acquisite;
- Potenziamento della tutela dagli infortuni e dalla responsabilità professionale.
Effetti del rinnovo: arretrati, indennità e tempi di attuazione
L’accordo di rinnovo comporterà non solo l’adeguamento dei valori stipendiali, ma anche il
riconoscimento di arretrati per il periodo 2022-2024. Questi conguagli verranno calcolati a decorrere dalla data di scadenza del precedente contratto e liquidati previa validazione della Corte dei Conti e assegnazione delle risorse da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per il personale medico, lo schema degli arretrati potrà risultare particolarmente significativo, tenendo conto delle realtà lavorative con maggiore carico orario e straordinari. In relazione alle indennità, si prevede l’introduzione di nuove voci e il rafforzamento di quelle già esistenti, con particolare riguardo a:
- Indennità di specificità medica
- Compensi per servizi in pronto soccorso e reparti di terapia intensiva
- Contributi aggiuntivi per attività formative obbligatorie
I tempi di attuazione dipendono, infine, dalle procedure di omologazione e dalle tempistiche dei trasferimenti finanziari.
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