Si preparano a riprendere le trattative per il rinnovo del Contratto della Sanità Pubblica: ancora diverse le posizioni e le richieste dei sindacati
Quali sono i nuovi punti in discussione nella ripresa della trattativa per il rinnovo del Contratto della Sanità 2022-2024? L’Aran, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, ha convocato per il 20 febbraio alle 11 i sindacati rappresentativi per la prosecuzione della trattativa relativa al rinnovo del Ccnl per il personale del Comparto Sanità 2022-2024.
Ora i sindacati tornano a chiedere maggiori aumenti salariali e ulteriori miglioramenti delle condizioni lavorative del personale sanitario, dai medici agli infermieri e agli Oss.
Si tratta di figure troppo importanti da tutelare perché possano svolgere il loro lavoro al meglio, considerando che si tratta di un lavoro dedito a salvare vite umane.
Entrando più nel dettaglio, il sindacato degli infermieri Nursing Up chiede un aumento delle indennità per gli infermieri, che siano adeguate proporzionate ai rischi che quotidianamente ormai corrono e alle responsabilità, nonché la definizione di obblighi chiari per le aziende sanitarie nei casi di aggressioni, come un supporto psicologico alle vittime e la copertura assicurativa specifica.
Le richieste avanzate da Fials prevedono, invece, un aumento dell'indennità professionale di base a 1.300 euro, ritenendola importante per valorizzare il lavoro dei professionisti della salute, l’introduzione della settimana lavorativa di 4 giorni su base volontaria, per favorire un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro e il riconoscimento del diritto alla mensa con i buoni pasto.
Per il rinnovo del Ccnl della Sanità pubblica 2022-2024 il governo ha stanziato risorse pari a circa il 10% in meno rispetto a quanto gli stipendi sono stati erosi dall’inflazione nello stesso periodo (oltre il 16%).
Le simulazioni riportano aumenti medi di 135 euro a regime per medici e infermieri, di cui più del 50% sono già percepiti in busta paga a titolo di indennità di vacanza contrattuale, e di 120 euro per gli Oss.
Per il personale amministrativo, che si occupa di appalti, assunzioni e buste paga e che non percepisce nessuna indennità specifica, gli aumenti medi si attesterebbero sui 127 euro.
Con la Manovra Finanziaria 2025 è stato stanziato un ulteriore 0,22% del monte salari per aumentare le voci accessorie e ci sono poi da considerare le indennità previste per il personale medico e infermieristico, per cui sono stati chiesti aumenti, e la detassazione degli straordinari.
E' necessario fare due specifiche precisazioni in merito. La prima è che sulle prestazioni orarie aggiuntive, che possono essere richieste dalle aziende sanitarie alle sole professioni sanitarie su base volontaria e in aggiunta allo straordinario, si applica una flat tax al 15%, ma le risorse per finanziare questa misura sono state sottratte al Fondo Sanitario Nazionale. Ciò significa che le pagano gli stessi lavoratori del SSN ma anche i cittadini.
La seconda precisazione è che gli straordinari dal primo gennaio 2025 vengono tassati al 5% ma solo per gli infermieri. Il problema è che la maggioranza delle aziende fa recuperare lo straordinario con riposi aggiuntivi, quando possibile, perché non sono più disponibili risorse per pagarli.