La scadenza della rata di dicembre della definizione agevolata rappresenta, per migliaia di contribuenti, un crocevia decisivo nella gestione dei debiti fiscali. La cosiddetta “Rottamazione-quater” ha offerto nei mesi scorsi la possibilità di estinguere vecchie pendenze tramite un calendario di pagamenti dilazionato e vantaggioso, che ha sospeso molte misure esecutive nei confronti dei debitori.
Tuttavia, secondo la normativa vigente, il mancato rispetto delle scadenze rischia di far perdere rapidamente ogni agevolazione, esponendo chi non paga nei termini a misure di riscossione automatica particolarmente gravose.
Scadenza e tolleranza per la rata di dicembre della Rottamazione Quater
Il mese di dicembre segna una deadline particolarmente delicata per chi ha in corso il pagamento delle cartelle secondo il piano agevolato. La rata in scadenza il primo dicembre può essere ancora regolarmente saldata entro il 9 del mese, grazie ai cinque giorni di tolleranza previsti dalla disciplina sulle definizioni agevolate.
Questa proroga è stata introdotta per ridurre il rischio di decadenza per lievi ritardi, prevedendo che il pagamento effettuato entro cinque giorni dalla scadenza originaria (quindi entro il 9 dicembre per quest’anno) sia ritenuto efficace e non comporti la perdita dei benefici:
- L’estensione si applica indistintamente a tutti gli importi dovuti con riferimento al piano di Rottamazione-quater presentato e accettato dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
- Non sono accettate ulteriori deroghe: eventuali versamenti successivi alla finestra di tolleranza non producono alcun effetto conservativo.
- L’adempimento della scadenza di dicembre resta condizione irrinunciabile per mantenere i vantaggi, tra cui la sospensione di sanzioni e interessi, così come il blocco delle azioni esecutive in essere.
Nella pratica, anche chi per distrazione, indisponibilità momentanea di fondi o problemi tecnici non riuscisse a effettuare il pagamento oggi ha tempo fino al 9 dicembre per regolarizzare la propria posizione senza conseguenze negative. Oltre tale termine, la posizione diventa automaticamente irregolare.
Cosa succede se non si paga in tempo: decadenza e ripresa di misure esecutive
Il mancato pagamento della rata, o un versamento parziale o effettuato oltre il termine di tolleranza, comporta conseguenze immediate e severe. La decadenza dal piano agevolato avviene in modo automatico, senza la necessità di ulteriori comunicazioni da parte dell’Agente della Riscossione:
- Innanzitutto vengono meno tutti i vantaggi concessi dalla definizione agevolata: si annullano la riduzione o l’annullamento di interessi, sanzioni e aggio
- L’intero debito residuo torna pienamente esigibile e, qualora non ancora estinto, sarà richiesto con l’aggiunta di tutti gli oneri ordinari
- I pagamenti effettuati fino alla scadenza risultano meri acconti e non estinguono la posizione fiscale
Fermi amministrativi, pignoramenti e ipoteche: rischio di riattivazione immediata
Il decadimento dal piano agevolato sblocca l’automatismo delle misure cautelari e degli atti di riscossione precedentemente sospesi.
I principali strumenti con cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione recupera i crediti dopo la decadenza sono:
- Fermo amministrativo sui veicoli: l’utilizzo del mezzo, spesso indispensabile per il lavoro o per la vita familiare, può essere impedito fino alla regolarizzazione del debito.
- Pignoramento di conti correnti, stipendi, pensioni: la procedura, estremamente rapida e poco contestabile, consente all’agente della riscossione di prelevare direttamente somme dal patrimonio del debitore.
- Iscrizione di ipoteca sugli immobili: il valore potenziale degli immobili viene vincolato a garanzia del credito pubblico, ostacolando ogni operazione di vendita o finanziamento.
La riattivazione di queste misure non richiede ulteriori passi formali dopo la decadenza ed espone tempestivamente il contribuente agli effetti delle procedure esecutive.
Esclusione dalla Rottamazione Quinquies: nessuna nuova possibilità per chi decade
Le recenti evoluzioni legislative hanno introdotto una maggiore rigidità nell’accesso a nuove definizioni agevolate per chi decade dalla Rottamazione-quater. Secondo quanto stabilito, infatti, non possono accedere alla Rottamazione Quinquies coloro che abbiano già perso il beneficio di piani precedenti per inadempienza nei pagamenti.
Questo orientamento mira a:
- Prevenire l’abuso seriale di sanatorie, privilegiando chi ha rispettato nei tempi gli impegni assunti
- Escludere i cosiddetti “debitori seriali”, ossia coloro che hanno già fruito in passato ma non hanno onorato i pagamenti delle quote dovute
- Rendere la prossima definizione agevolata una vera “seconda chance” solo per chi non ha mai aderito o non è mai decaduto: chi invece perde oggi i benefici, resterà escluso dai futuri piani.
Alternative e soluzioni per chi decade dalla definizione agevolata
Per quanti
perdono i benefici della Rottamazione-quater, la normativa attuale prevede alcune possibili soluzioni alternative, anche se meno vantaggiose della definizione agevolata, come:
- Rateizzazione ordinaria dei debiti residui: è possibile richiedere una nuova dilazione fino a 120 rate mensili, accessibile direttamente tramite istanza telematica al portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questa opzione non prevede, tuttavia, la cancellazione di sanzioni e interessi, che vengono invece ripristinati integralmente.
- Percorsi di risanamento regolato introdotti dal codice della crisi d’impresa: strumenti come la composizione negoziata, gli accordi di ristrutturazione o il concordato preventivo con transazione fiscale consentono di negoziare una soluzione strutturata, da valutare caso per caso con il supporto di professionisti del settore.
- Verifica di eventuali cause di nullità o contestazioni sulle cartelle: in presenza di irregolarità è possibile attivare eventuali ricorsi o opposizioni in sede giudiziaria.
Per situazioni particolarmente complesse (debiti elevati o rischio di insolvenza), le procedure di composizione della crisi possono essere la strada più efficace.
| Soluzione |
Vantaggi |
Svantaggi |
| Rateizzazione ordinaria |
Fino a 120 rate
Sospensione azioni esecutive |
Ripristino interessi e sanzioni |
| Composizione negoziata, concordato, accordi di ristrutturazione |
Percentuali di pagamento abbassate
Dilazione pluriennale |
Procedura complessa
Necessità di specialisti |
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