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Rottamazione cartelle e multe perenne al via nel 2026, ma esiste davvero come da tanti riportato? Facciamo chiarezza

di Marianna Quatraro pubblicato il
Rottamazione cartelle multe perenne 2026

La Manovra 2026 permette a Comuni e Regioni di definire agevolazioni fiscali per il recupero dei tributi di competenza, come l’IMU, la TARI e il bollo auto: cosa prevede la misura

Dal 2026 il panorama fiscale italiano si aggiorna con una serie di importanti novità, in particolare riguardo agli strumenti di definizione agevolata dei debiti con il Fisco. La Manovra Finanziaria porta all’attenzione contribuenti e operatori l’estensione di misure facilitanti per il saldo di cartelle esattoriali, multe e tributi dovuti alle amministrazioni centrali e agli enti territoriali. In un contesto in cui si dibatte spesso su rottamazioni “perenni”, è essenziale distinguere tra disposizioni di carattere sistemico e strumenti affidati alla discrezionalità di Comuni e Regioni.

La nuova legislazione valorizza la presenza della cosiddetta rottamazione quinquies a livello nazionale e introduce anche la facoltà per le amministrazioni locali di prevedere proprie sanatorie e definizioni agevolate. 

Le novità della Manovra 2026: estensione della definizione agevolata a Comuni e Regioni

La Manovra finanziaria 2026 si configura come uno dei passaggi più rilevanti nella gestione delle entrate locali. Il provvedimento rafforza l’autonomia degli enti territoriali, consentendo a Comuni e Regioni di stabilire proprie modalità di agevolazione fiscale per il recupero dei tributi di competenza, come l’IMU, la TARI e il bollo auto. Questa estensione della definizione agevolata non comporta una rottamazione automatica e generalizzata, ma introduce piuttosto la possibilità, su base volontaria, per ciascun ente, di offrire ai cittadini termini migliori per regolarizzare la propria posizione fiscale.

Nelle fonti normative della Legge di Bilancio viene riconosciuto ampio potere alle Giunte comunali e regionali che, tramite specifiche delibere, possono:

  • prevedere l'esclusione o la riduzione di interessi e sanzioni nei casi di mancato pagamento totale o parziale;
  • stabilire piani di rateizzazione agevolata;
  • individuare i termini e le modalità di adesione alla sanatoria.
L'intento è riconciliare il rapporto tra Fisco ed utenti locali tramite una sorta di “pace fiscale” modulabile, con misure che possono essere attivate anche laddove sono in corso accertamenti o contenziosi non ancora definitivi. L'autonomia degli enti si traduce in una maggiore variabilità territoriale, poiché ogni amministrazione potrà decidere se e quando ricorrere agli strumenti previsti, nonché l’ambito di applicazione, i limiti e la durata delle deroghe.

Restano escluse dal campo di applicazione le addizionali IRPEF, le compartecipazioni all’IRAP e altri tributi erariali che hanno natura nazionale e sono oggetto di altre discipline.

Rottamazione nazionale (quinquies): cosa comprende, a chi si rivolge, scadenze e vantaggi

La rottamazione quinquies si conferma come il pilastro nazionale per la regolarizzazione dei debiti fiscali affidati all’Agenzia delle Entrate–Riscossione fino al 31 dicembre 2023. Questa rottamazione interessa principalmente i carichi derivanti da dichiarazioni annuali dei redditi, IVA, i debiti INPS non da accertamento e le sanzioni per il Codice della Strada, ma esclude esplicitamente i tributi locali non già affidati alla riscossione statale.

I dettagli principali previsti dalla normativa sono:

  • Estinzione del debito senza il pagamento di interessi per ritardato versamento o somme aggiuntive (ad esempio, per i contributi previdenziali);
  • Pagamento dell’importo residuo in unica soluzione entro il 31 luglio 2026 oppure tramite un massimo di 54 rate bimestrali distribuite su oltre otto anni;
  • Comunicazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, delle somme dovute entro il 30 giugno 2026, con la prima rata prevista per luglio e possibilità di apportare modifiche alla domanda di adesione fino al 30 aprile dello stesso anno.
L’adesione alla definizione agevolata comporta numerosi vantaggi:
  • sospensione di fermi e ipoteche;
  • impossibilità di avviare nuove procedure esecutive o di proseguire quelle in corso;
  • rilascio del DURC in caso di procedure in corso;
  • estinzione dei giudizi tributari pendenti con il pagamento integrale della prima o unica rata.

Definizione agevolata dei tributi locali: IMU, TARI, bollo auto e multe: regole, limiti e tempi

Parallelamente al meccanismo nazionale, la Manovra 2026 stabilisce che Comuni e Regioni possono deliberare, dal 1° gennaio 2026, una propria definizione agevolata per le entrate di competenza. Il sistema si propone di sanare i debiti legati a varie categorie di tributi, tra cui:
  • l’imposta municipale unica (IMU);
  • la tassa sui rifiuti (TARI);
  • il bollo auto e moto;
  • canoni di occupazione suolo pubblico, imposta di soggiorno e multe per violazioni al Codice della Strada.
Non rientrano invece le addizionali IRPEF, l’IRAP e i tributi già oggetto di altre definizioni non perfezionate. L'attivazione della sanatoria non è automatica: serve una delibera specifica dell’ente territoriale, che deve indicare i tributi oggetto dell’agevolazione, i termini e le modalità di adesione, nonché gli eventuali sconti su sanzioni e interessi o i piani di rateizzazione concessi.

L'agevolazione può riguardare:

  • debiti oggetto di accertamento ancora in corso;
  • cartelle già notificate e pendenze in contenzioso tributario non definitivo;
  • debiti sorti anche per la mancata corresponsione totale o parziale del tributo stesso.
Le amministrazioni possono decidere di escludere o ridurre sanzioni e interessi, attivando procedure di “fisco amico” che migliorano la collaborazione con i contribuenti. Tuttavia, non possono essere sanati i debiti già coperti da sentenze passate in giudicato o tutelati da altre forme di definizione agevolata non chiuse.

Una volta adottata la delibera, questa deve essere pubblicata online e comunicata al Portale nazionale del federalismo fiscale. La durata dell’adesione, le modalità di versamento e gli eventuali limiti di accesso vengono fissati a livello locale. Solo gli enti con situazioni di bilancio in ordine possono beneficiare stabilmente delle agevolazioni.

Rottamazione perenne: realtà o mito? Facoltà degli enti locali, delibere e casi concreti

L’espressione rottamazione perenne ha alimentato molte aspettative e fraintendimenti. In termini reali, non esiste una rottamazione uguale e permanente per tutte le posizioni debitorie sulle tasse locali: la cosiddetta rottamazione perenne è semplicemente la facoltà, riconosciuta dalla legge ai Comuni e alle Regioni, di deliberare condizioni di favore in qualsiasi momento. La decisione dipende esclusivamente dalla volontà delle amministrazioni, e non rappresenta quindi né un automatismo né una previsione imposta dal legislatore nazionale.

Ciò significa che, grazie alle nuove disposizioni, gli enti locali possono periodicamente adottare “mini-condoni” fiscali, azzerando o riducendo sanzioni e interessi su imposte locali.

Premialità, sconti e agevolazioni per i contribuenti virtuosi: le novità della Manovra 2026

Un ulteriore elemento innovativo della riforma riguarda i meccanismi di premialità per i contribuenti più meritevoli. In particolare, la Manovra 2026 valorizza l’introduzione di sconti fino al 5% a beneficio di chi opta per l’addebito automatico di IMU e TARI sul conto corrente bancario.

Tra le principali agevolazioni che potranno essere adottate, a discrezione dell’ente locale, figurano:

  • sconti sugli importi dovuti per chi paga in modo tempestivo;
  • riduzione o azzeramento delle sanzioni per chi regolarizza la propria posizione fiscale senza attese;
  • possibilità di piani di rateizzazione vantaggiosi.


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