L’iter annuale della Manovra Finanziaria rappresenta uno dei processi parlamentari più complessi e strategici. Dopo il deposito del provvedimento al Senato emerge la consueta valanga di emendamenti, presentati da gruppi di maggioranza e opposizione per orientare e correggere il testo del Governo. Si attiva così un procedimento serrato di selezione: le commissioni competenti sono chiamate a vagliare proposte che spesso rispondono a esigenze diverse del tessuto sociale ed economico. Ogni partito mira a inserire istanze ritenute indispensabili, dalla tutela delle pensioni alle nuove agevolazioni fiscali, senza trascurare i numerosi micro-interventi locali.
Il quadro generale: numeri e selezione degli emendamenti presentati
Nell’attuale sessione, sono stati presentati oltre 5.700 emendamenti ufficiali alla Manovra, cifra che conferma la rilevanza politica e la vivacità del dibattito in corso. Il Movimento 5 Stelle guida la classifica delle proposte della sola opposizione con circa 1.700 interventi, seguito dal Partito Democratico con oltre 1.160.
L’insieme degli altri schieramenti, tra cui Avs, Italia Viva, Forza Italia e Lega, presenta a propria volta centinaia di modifiche ciascuno. Nonostante l’elevato numero complessivo, l’esperienza degli ultimi anni insegna che meno del 10% delle proposte sarà effettivamente approvato:
- Criteri di selezione rigorosi restringono la rosa ai cosiddetti «segnalati»: solo 414 emendamenti saranno prioritari, suddivisi tra maggioranza (238) e opposizione (176).
- La scrematura avviene rapidamente per rispettare sia i termini di legge (approvazione definitiva entro il 31 dicembre) sia le esigenze di equilibrio finanziario imposte dal Ministero dell’Economia.
- Molte richieste riguardano temi di rilievo nazionale, mentre una quota consistente si focalizza su aspetti territoriali o su misure specifiche per categorie produttive e sociali.
I dati confermano che la maggior parte degli emendamenti, superiore al 90%, verrà accantonata a causa della mancanza di coperture o della priorità attribuita dal Governo a temi strutturali e condivisi. Solo le proposte in linea con le compatibilità di bilancio, la normativa europea e le esigenze effettive del Paese arrivano alla fase di discussione e voto in Aula.
Le principali richieste dei partiti: dagli affitti brevi al condono edilizio
Le posizioni dei partiti manifestano la varietà e complessità delle istanze avanzate con la presentazione dei correttivi alla Manovra. L’attenzione si concentra su alcuni temi trasversali:
- Affitti brevi: Fratelli d’Italia e Lega puntano a ridurre l’incremento della cedolare secca dal 26%, previsto per tutti gli immobili a partire da febbraio, a una quota più limitata o addirittura a sopprimere la misura, mirando a difendere la proprietà e il turismo. Tra le proposte, vi è anche l’introduzione di una mediazione all’aliquota del 23% o una diversa penalizzazione tra prime e seconde case.
- Condono edilizio e misure sulla casa: Un’altra voce calda è quella legata alla riapertura del condono edilizio 2003 per immobili esclusi dalla sanatoria soprattutto in Campania. Proposta osteggiata da Pd e M5S che denunciano rischi di incentivazione dell’abusivismo e strumentalizzazione elettorale. Fratelli d’Italia precisa che si punta a sanare vecchie pendenze, non a introdurre un nuovo condono.
- Fiscalità e pagamenti in contanti: Spicca la proposta di Fratelli d’Italia verso l’innalzamento del limite per i pagamenti in contanti a 10.000 euro, ma introducendo il pagamento di una marca da bollo da 500 euro tra i 5.001 e i 10.000 euro.
- Sostegno a settori produttivi: Interventi mirati vanno dall’IVA agevolata per ostriche e crostacei al prolungamento della decontribuzione per nuovi assunti nel Sud, anche nelle grandi aziende.
- Sconto per vacanze benessere e lavori su tombe e sepolcri che ampliano le spese detraibili.
- Misure anti-Temu e Shein: Per l’e-commerce extra-UE, emendamenti introducono una tassa di 2 euro sulle spedizioni fino a 150 euro.
Le tensioni politiche sono forti: la battaglia sugli affitti brevi coinvolge maggioranza e opposizione, mentre la riapertura dei termini per il condono edilizio in Campania viene contestata come misura clientelare. Non mancano inoltre proposte su tassa sui dividendi, compensazioni fiscali, interventi previdenziali e rafforzamento della sicurezza tramite incremento del contributo Irap a carico delle banche e delle assicurazioni.
Le proposte su fisco, lavoro e welfare: Irpef, salario minimo e pensioni
Nel comparto fiscale e previdenziale la discussione verte su molteplici fronti, con una concentrazione elevata di emendamenti mirati:
- Irpef: In primo piano la riduzione della seconda aliquota per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro, proposta che mira a ridurre il carico sul ceto medio. Altre proposte puntano all’ampliamento della no tax area e all’introduzione di sistemi più equi di detassazione delle indennità per lavoro straordinario e festivo.
- Salario minimo: L’opposizione, in particolare Pd, M5S, Avs e Italia Viva, avanza emendamenti unitari per l’introduzione del salario minimo e l’estensione della no tax area, per migliorare il reddito disponibile e contrastare la povertà lavorativa.
- Pensioni: Le richieste includono la proroga di Opzione donna, nonché il congelamento dell’aumento dell’età pensionabile fino al 2028. Non manca la previsione di aumentare di 20 euro le pensioni minime e di introdurre piani di ammortamento agevolati per la rottamazione delle cartelle esattoriali.
- Rottamazione e compensazioni fiscali: La Lega chiede miglioramenti per la rottamazione quinquies, come quello di includere i decaduti dalla quater e chi ha ricevuto accertamenti, con tassi di interesse ridotti. Lega e Forza Italia, inoltre, mirano ad allentare i vincoli sulle compensazioni tra crediti fiscali e debiti previdenziali, in particolare per il Superbonus 110%.
- Misure per il welfare aziendale: Si propongono ulteriori detassazioni sui premi di risultato, aumento dei fringe benefit esentasse fino a 2.000 euro (4.000 per chi ha figli) e flat tax ultraleggera sugli aumenti contrattuali nel pubblico impiego.
Sono inoltre richiesti interventi per sterilizzare plastic tax e sugar tax, estendere le agevolazioni Irpef per agricoltori, ajuste sulle accise carburanti e sugli incrementi delle imposte sul tabacco.
Novità per la scuola, sanità e famiglie: libri detraibili, fondi per il personale e nuovi bonus
Gli emendamenti dedicati ai comparti istruzione, salute e sostegno alle famiglie delineano un quadro di riforme mirate ad alleggerire i costi e migliorare i servizi:
- Libri scolastici detraibili: Diverse proposte puntano a inserire i libri di testo fra le spese detraibili, ampliando l’attuale perimetro delle agevolazioni su tasse di iscrizione e frequenza.
- Sostegno agli studenti e alle famiglie: Previste detrazioni fiscali per nonni che contribuiscono all’acquisto di materiale scolastico e contributi specifici per chi frequenta scuole paritarie, con soglie ISEE precise.
- Potenziamento bonus mamme e congedo parentale: Sono richiesti l’innalzamento del contributo mensile e il prolungamento dei periodi di indennizzo per congedi parentali fino all’80% per tre mesi, a beneficio di madri e padri lavoratori.
- Incremento Fondo Sanitario Nazionale: La manovra prevede lo stanziamento di ulteriori 6 miliardi di euro da destinare in gran parte a nuove assunzioni nel sistema sanitario nazionale (circa 6.500 nuovo personale fra dirigenti e infermieri) e all’aumento delle indennità specifiche.
- Prevenzione e screening: Sono richiesti nuovi fondi per campagne di screening oncologico, salute mentale e potenziamento degli IRCCS, e programmi per psicologo di famiglia.
- Misure pro caregiver: Specifiche risorse sono destinate a riconoscere e sostenere chi assiste familiari con disabilità, sia per i conviventi sia per i non conviventi.
Fra le altre proposte, il rifinanziamento della Carta “Dedicata a te” e misure di contrasto alla povertà per le famiglie a basso reddito, oltre a bonus per mobili e interventi di edilizia scolastica.
Imprese e banche: crediti d’imposta, ZES/ZLS e aumento Irap
Le istanze emerse dai settori produttivi e finanziari occupano una posizione di rilievo tra gli emendamenti prioritari:
- Crediti d’imposta e super ammortamento: Si confermano gli incentivi alla digitalizzazione e allo sviluppo tecnologico, con crediti d’imposta per investimenti in beni 4.0 e 5.0 destinati principalmente alle imprese operanti nelle zone economiche speciali e logistiche, oltre a misure per contratti di sviluppo e proroga della Nuova Sabatini.
- ZES e ZLS: Ampliamento dei benefici nelle zone economiche e logistiche del Sud Italia; si propone inoltre la semplificazione dell’autorizzazione unica ZES a livello nazionale per attrarre nuovi investimenti.
- Aumento dell’Irap per banche e assicurazioni: Si stima che un incremento di 2 punti percentuali per le banche e quasi altrettanto per le assicurazioni sarà necessario per finanziare parte delle misure. Alcune proposte chiedono di portare a +4 punti l’incremento dell’aliquota, mirando così a rafforzare la copertura finanziaria per le forze dell’ordine e altri interventi.
- Misure per assicurazioni e polizze catastrofali: Tra gli emendamenti c’è la richiesta di agevolazioni fiscali specifiche a favore delle imprese assicurative che offrono coperture per rischi climatici.
Si segnalano inoltre correttivi sulle tasse straordinarie sugli utili bancari e un confronto sull’opportunità di una revisione delle tasse sui dividendi, per armonizzarsi con la normativa europea e le richieste di Corte di Giustizia UE.
Micro-emendamenti e misure territoriali: dai musei ai fondi locali
La manovra 2026 si caratterizza anche per l’ampio numero di micro-emendamenti che raccolgono istanze locali e settoriali. Fra le richieste più singolari raccolte nelle proposte:
- Realizzazione di nuovi musei tematici, tra cui Museo della Pizza a Napoli, Museo del Vino a Verona e Museo dell’Olio nel Gargano.
- Finanziamenti aggiuntivi a festival, realtà culturali (Umbria Jazz, Nuova Orchestra Scarlatti, Museo della fotografia contemporanea) e fondazioni di rilevanza storica e artistica.
- Detrazioni per il restauro e la ristrutturazione di tombe e cappelle, richieste sia da gruppi di maggioranza che di minoranza.
- Fondi locali destinati al sostegno di eventi, archivi e oratori, con particolare attenzione a ricorrenze storiche e progetti per la memoria democratica.
Le modifiche più probabili e il destino degli emendamenti prioritari
Dall’analisi delle trattative emerge che
solo una parte molto ristretta degli emendamenti arriverà a essere approvata e definitivamente inserita in Manovraa. La scelta dipenderà dalle coperture finanziarie disponibili e dalle condizioni poste dal Ministero dell’Economia. Le modifiche che risultano più verosimili comprendono:
- Riduzione dell’incremento della cedolare secca sugli affitti brevi, probabilmente scendendo dal 26% al 23%.
- Parziale riapertura dei termini per il condono edilizio, limitatamente alle situazioni già pendenti e a precise condizioni regionali.
- Estensione delle detrazioni fiscali ai libri di testo, con un tetto di spesa specifico e particolari agevolazioni per fasce ISEE basse.
- Incremento dei fondi sanitari vincolati all’assunzione di personale.
- Potenziali aggiustamenti alle aliquote Irap su banche e assicurazioni oltre la previsione iniziale, per assicurare maggiori risorse a sicurezza e servizi essenziali.
- Introdotte possibili detrazioni per il restauro di tombe e nuove agevolazioni per prodotti assicurativi sulle polizze catastrofali.
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