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Rottomazione Quinquies: cartelle, sanzioni e multe incluse in base agli anni di ricezione, tipologie e se nazionali o comunali

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Cosa prevede la Manovra Finanziaria 2026 per la rottamazione quinquies, quali sono le cartelle che vi rientrano in base ad anni e tipologie: ecco per cosa si potrà aderire

La nuova sanatoria del 2026, la Rottamazione Quinquies, mira a offrire un rilevante strumento di pace fiscale dedicato a cittadini e imprese con debiti affidati all'Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Questo strumento, secondo le ultime bozze legislative, intende facilitare la regolarizzazione dei debiti accumulati negli anni, riducendo il carico di interessi, sanzioni aggiuntive e aggravi ulteriori che sono spesso ostacolo al saldo delle posizioni debitorie. Il principale obiettivo consiste nel rendere più accessibile il pagamento dei carichi mediante condizioni di maggiore flessibilità rispetto alle precedenti edizioni, sia in termini di tempistiche che di importi. 

Funzionamento della Rottamazione Quinquies: definizione agevolata, pagamento e rateizzazione

L'operatività della nuova rottamazione poggia sulla definizione agevolata dei debiti iscritti a ruolo, permettendo ai contribuenti di versare solo una quota delle somme originalmente dovute. Grazie a questa formula, viene abrogato il pagamento di sanzioni e interessi di mora, concentrando il saldo sulla sola quota capitale.

Un aspetto innovativo riguarda la flessibilità della rateizzazione fino a 9 anni, con la prima rata fissata al 5% dell'importo complessivo agevolato. Questo approccio consente una pianificazione finanziaria più equilibrata, anche e soprattutto per famiglie e imprese che si sono trovate in difficoltà nei periodi precedenti. Ulteriori dettagli includono l’abbattimento degli aggravi per il contribuente decaduto da precedenti definizioni agevolate, che potrà accedere nuovamente alla procedura tramite una nuova domanda. 

Quali cartelle rientrano nella Rottamazione Quinquies: anni di emissione e tipologie di debiti inclusi

La rottamazione quinquies include tutte le cartelle esattoriali affidate all'Agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, che derivano dall’omesso versamento delle imposte dovute dopo le dichiarazioni annuali.

Vi rientrano debiti di natura fiscale e contributiva, sanzioni amministrative e importi dovuti alle amministrazioni statali o anche locali. Sono incluse anche posizioni che non hanno beneficiato dei precedenti interventi di pace fiscale.

La selezione delle cartelle da inserire in procedura dipende dal periodo di formazione del ruolo e dal fatto che le stesse, al momento della domanda, risultino non ancora estinte o comunque non oggetto di dichiarazioni di decadenza definitiva, come:

  • Cartelle affidate per la riscossione nel periodo indicato
  • Debiti fiscali nazionali (imposte, IVA, IRPEF, IRES)
  • Sanzioni amministrative stradali e multe
  • Bollo auto e tributi locali (IMU, TARI, Tosap, etc.)
  • Entrate patrimoniali degli enti locali, come ad esempio oneri di urbanizzazione
La sanatoria non si applica ai carichi relativi a contributi previdenziali e assistenziali dovuti ai diversi enti previdenziali, qualora non affidati all’Agente della riscossione. Sono escluse dalla rottamazione:
  • le cartelle esattoriali derivanti da controlli già eseguiti e definiti;
  • i tributi che non rientrano nella rottamazione (come, ad esempio, Irap, addizionali).

Cartelle esattoriali nazionali: imposte, tributi e altre entrate statali

Nel panorama delle cartelle esattoriali che possono essere regolarizzate con la Quinquies rientrano tutte quelle riferite alle principali imposte statali e nazionali: IRPEF, IVA, IRES e altre imposte dirette e indirette, incluse le accise.

Anche le entrate per sanzioni amministrative di natura fiscale e i tributi legati a ruoli erariali sono considerate, purché affidate entro il termine previsto dalla norma. Secondo lo schema della misura, resta esclusa la quota di interessi moratori e sanzioni aggiuntive; viene invece richiesto il saldo pieno della quota capitale.

  • Debiti tributari accertati dall’Agenzia delle Entrate e altri enti centrali
  • Sanzioni per violazioni fiscali e tributarie
  • Accertamenti relativi a altre entrate statali.

Cartelle esattoriali comunali: multe, tributi locali e ruolo degli enti locali

Le cartelle gestite dagli enti locali e affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione contribuiscono in modo rilevante alla composizione delle cartelle che possono essere incluse nella Quinquies, a discrezione dei singoli Comuni ed enti che per i tributi di propria competenza potranno stabilire anche tipologie diverse di definizione agevolata, con l’esclusione di sanzioni e interessi, o solo delle sanzioni, o solo degli interessi.

Tra questi rientrano tributi locali come IMU, TARI, Tosap, imposta comunale sulla pubblicità e altre entrate patrimoniali; multe stradali notificate dalla polizia municipale o dagli altri organi di vigilanza in ambito urbano; ruoli per il recupero di bollo auto laddove gestito dalla Regione ma affidato, per la riscossione, all’Agente nazionale.

  • Multe per violazione del Codice della Strada, se affidate all’Agente nazionale
  • Entrate tributarie locali (IMU, TARI, Tosap, ICP, etc.)
  • Entrate patrimoniali: servizi idrici, oneri di urbanizzazione
Alcuni Comuni e Regioni affidano la riscossione a soggetti diversi da ADER o gestiscono direttamente gli accertamenti: in questi casi possono essere emanate regole specifiche.

Regole e condizioni per multe stradali, bollo auto e tributi locali nella Rottamazione Quinquies

Sulle sanzioni amministrative relative a violazioni stradali è previsto un trattamento dedicato: resta dovuta esclusivamente la sanzione base, mentre interessi e aggio non sono più richiesti. Questa impostazione si applica sia alle multe elevate da organi statali che locali, a patto che la cartella sia stata affidata per la riscossione entro i termini richiesti. Per il bollo auto la regola è simile: l’importo da versare corrisponde alla sola tassa, senza maggiorazioni, fatta salva la possibilità che alcune regioni applichino ulteriori agevolazioni.

Per quanto riguarda i tributi locali, la misura permette di regolarizzare anche i debiti relativi a servizi municipali e patrimoniali.

Tempistiche, scadenze e modalità di adesione alla nuova sanatoria

La procedura di adesione prevederà, secondo le anticipazioni legislative, una finestra temporale annunciata con congruo anticipo dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. La procedura si svilupperà attraverso una domanda da presentare secondo modalità telematiche, con conferma e piano di ammortamento dopo la valutazione della richiesta. I versamenti potranno essere effettuati:

  • In un’unica soluzione
  • In massimo 120 rate mensili (10 anni)
Per chi opta per la rateizzazione, la prima rata sarà soltanto il 5% dell’importo dovuto. Le scadenze saranno stabilite dal piano di ammortamento, con l’opzione di tolleranza su massimo 8 rate non pagate, senza perdita del beneficio. 
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