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Scontrini fiscali aboliti per chi paga con bancomat e carta di credito. Da quando e dove inizierà e come funzionerà nuova legge

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Scontrini fiscali aboliti

Addio agli scontrini fiscali cartacei per chi paga con bancomat e carta: la riforma digitale, i cambiamenti per commercianti e clienti.

Da quando e dove cambieranno le abitudini di spesa? Chi, come e perché ha deciso di dire addio alla versione cartacea delle ricevute fiscali? La digitalizzazione prosegue il suo corso, anche nel settore del commercio al dettaglio. In Italia, la proposta di eliminare la stampa degli scontrini fiscali per le operazioni effettuate con bancomat, carte di credito e altri strumenti elettronici rappresenta un passo verso una gestione più sostenibile, efficace e moderna dei dati fiscali.

La proposta di abolizione degli scontrini fiscali cartacei: chi l'ha presentata e cosa prevede

La svolta è stata proposta da Fratelli d'Italia attraverso una risoluzione presentata alla Commissione Finanze della Camera. L’iniziativa, a firma del deputato Saverio Congedo, prevede che lo scontrino su supporto fisico diventi non più obbligatorio quando il pagamento avviene con strumenti digitali. Resterà disponibile in formato stampato esclusivamente su richiesta del cliente o in caso di transazioni in contanti. L’obiettivo dichiarato della proposta riguarda sia la semplificazione della certificazione dei corrispettivi, dato l’invio telematico già obbligatorio all’Agenzia delle Entrate, sia la riduzione dell’impatto ambientale prodotto dalla carta termica a base chimica usata per le ricevute commerciali.

La riduzione dell’impatto ambientale è uno dei motori della proposta. La carta termica degli scontrini, non essendo composta da cellulosa pura e contenendo additivi chimici, non può essere riciclata facilmente. La produzione di miliardi di ricevute annuali implica utilizzo di risorse idriche ed energia, oltre all’abbattimento di alberi. La transizione verso scontrini digitali punta non solo a ridurre sprechi, ma anche a sensibilizzare utenti e operatori verso comportamenti più sostenibili. Secondo quanto sottolineato dai promotori e da player della grande distribuzione, come Esselunga, la digitalizzazione dei punti cassa ridurrà notevolmente l’inquinamento generato dalla carta chimica.

Come funzionerà il nuovo sistema: pagamenti elettronici, trasmissione dati e scontrino digitale

La gestione delle transazioni verrà interamente digitalizzata. Con il nuovo modello, ogni operazione effettuata tramite POS o altri strumenti elettronici verrà automaticamente registrata e trasmessa in tempo reale all’Agenzia delle Entrate. Il documento commerciale, già noto come "scontrino elettronico", sarà memorizzabile e consultabile dal cliente su richiesta, via e-mail o attraverso portali dedicati. Nei casi in cui il consumatore desideri comunque la versione cartacea, potrà riceverla esplicitamente richiedendola al negoziante. Questo processo non ridurrà le garanzie di tutela in caso di resi, cambi o detrazioni.

I commercianti, una volta adottati sistemi di memorizzazione elettronica, non saranno più tenuti a stampa obbligatoria dello scontrino nei casi di pagamenti digitali. L’adeguamento comporterà l’acquisto o l’aggiornamento dei dispositivi, mentre i clienti potranno scegliere se ricevere o meno la ricevuta in formato fisico. Fra i vantaggi principali si segnalano:

  • Risparmio su carta e inchiostro
  • Facilità di conservazione e recupero dei documenti digitali
  • Snellimento degli adempimenti amministrativi
  • Eliminazione del rischio di sanzione per il mancato possesso dello scontrino stampato
Per le transazioni digitali, la trasmissione sarà istantanea e l’archiviazione elettronica garantirà tracciabilità e sicurezza, anche a tutela di rimborsi e garanzie.

Calendario delle novità: da quando entra in vigore e a chi si applica

Le nuove disposizioni sono previste in due fasi distinte: dal 1° gennaio 2026 l’obbligo di collegare il POS ai registratori di cassa telematici sarà esteso a tutti gli operatori; dal 2027 la digitalizzazione verrà ulteriormente rafforzata, rendendo obbligatoria la memorizzazione elettronica e trasmissione dei dati anche per pagamenti in contanti, con eventuale rilascio dello scontrino solo su esplicita richiesta.

  • Dal 2026: riguarda tutte le attività con obbligo di POS
  • Dal 2027: estensione della dematerializzazione anche alle transazioni in denaro contante
La normativa si rivolge a commercianti, professionisti e operatori economici soggetti all’emissione di documenti commerciali.

Il confronto con altri Paesi: i modelli di Francia e Stati Uniti

L'Italia segue l'esempio di altri Stati già; attivi nella dematerializzazione degli scontrini. In Francia le ricevute fiscali in formato cartaceo sono facoltative già; dal 2023, mentre negli USA alcuni Stati consentono la consegna elettronica a richiesta del cliente. Questa scelta ha portato vantaggi concreti sia in termini di riduzione di costi per i commercianti che di beneficio ambientale.

Paese

Soluzione adottata

Anno di implementazione

Francia

Ricevuta digitale su richiesta

2023

Stati Uniti (alcuni Stati)

Ricevuta elettronica opzionale

2022-2023

Italia

Estensione della digitalizzazione annunciata

2026-2027 (prevista)

Controlli fiscali e sicurezza: cosa cambia con lo scontrino elettronico

L’automazione delle trasmissioni favorisce trasparenza e tracciabilità nelle verifiche fiscali. I dati sui corrispettivi delle vendite saranno immediatamente disponibili per l’Agenzia delle Entrate, che potrà elaborare controlli mirati grazie a sistemi informatici avanzati.

Per i clienti, decade ogni rischio di multa per mancata esibizione del documento commerciale all’uscita dal negozio. Gli organismi di controllo potranno verificare la regolarità delle operazioni consultando direttamente il portale telematico. In caso di necessità, il documento può essere fornito in formato digitale.

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