Quali sono le norme in vigore relative al trasferimento dei soldi tra genitori e figli e limiti e adempimenti da rispettare: i chiarimenti
Se i genitori ogni mese danno dei soldi ai figli maggiorenni dei soldi ogni mese è una donazione e deve essere dichiarata nel 730? Le donazioni di soldi ai figli sono ormai operazioni comuni. Sono in tanti infatti i padri e le madri che aiutano i loro figli nell’affrontare le spese della vita quotidiana.
Ci si chiede, però, spesso come trasferire i soldi nel miglior modo possibile per evitare di correre rischi e quali sono le relative norme in vigore da rispettare.
A seconda dell’importo trasferito, ci sono adempimenti, o meno, da rispettare.
La donazione deve essere dichiarata, per legge, solo se supera il limite di un milione euro.
Entro tale franchigia, infatti, è completamente esente se avviene tra parenti in linea retta, ascendente o discendente (quindi genitori, figli, nonni, nipoti), o anche tra coniugi.
L’eventuale valore che eccede un milione di euro viene tassato al 4%.
Se la donazione di soldi non è di cosiddetto ‘modico valore’ deve avvenire con atto notarile e alla presenza di due testimoni.
L’atto deve essere poi registrato e bisogna anche versare l’imposta di registro pari a 200 euro in misura fissa.
Per stabilire se la donazione è di modico valore o meno bisogna rapportare l’importo donato ai figli alle condizioni economiche dei genitori. Se, per esempio, i genitori sono molto benestanti e ogni mese il padre versare 5.000 euro al figlio, si può dire che la donazione è di modico valore e in tal caso non è richiesto l’atto del notaio.
Se ogni mese si ricevono soldi dai propri genitori tramite bonifico o con ricarica della carta e si rispettano determinati importi, non si deve far nulla per evitare rischi.
Il passaggio di soldi con strumenti tracciabili rappresenta, infatti, già una tutela che protegge nel caso di richieste di giustificazione delle operazioni da parte del Fisco.
Inoltre, considerando che le donazioni in denaro non costituiscono un reddito imponibile ai fini Irpef, non devono essere mai dichiarate nel 730.
I genitori che versano soldi ai figli ogni mese possono farlo come meglio credono, anche in contanti entro il limite consentito di 5mila euro.
Per esempio, se un padre dà al figlio ogni mese 5.000 euro, può farlo sia in contanti e sia con bonifico.
Tuttavia, il consiglio è sempre quello di effettuare la donazione di soldi mensile ai figli con strumenti tracciabili, per esempio tramite bonifici, o ricariche di carte prepagate o anche assegni, in modo da tutelarsi sempre nel caso di controlli fiscali.