Cosa stabilisce la normativa vigente sulla modalità di donazione di 10mila euro o più da genitore a figlio: serve sempre l'atto del notaio
Quando si vuole trasferire una somma di denaro considerevole tra genitore e figlio, la normativa italiana prevede specifiche procedure per garantire la validità dell’operazione. La regolamentazione intende tutelare sia il patrimonio della famiglia sia i diritti degli eredi legittimari, prevenendo potenziali abusi e controversie.
Stando a quanto previsto dalla normativa vigente, una donazione di soldi tra genitori e figli per valori modesti può avvenire senza formalità particolari. Il concetto di “modico valore” viene però valutato in relazione al patrimonio complessivo del donante: una cifra può essere irrilevante o significativa secondo il profilo economico di chi dona.
Nella prassi, si considera che una somma pari o superiore a 10mila euro non rientra nell’ambito del modico valore, motivando l’esigenza di rispettare particolari prescrizioni e l’intervento necessario di un notaio. Tuttavia, la soglia di 10mila euro resta una linea orientativa, non scritta nella legge, e ogni situazione va valutata singolarmente.
Occorre ricordare che:
Nelle operazioni di trasferimento di somme superiori alla soglia di modico valore, la disciplina italiana impone una procedura ben definita. La stipula dell’atto di donazione deve avvenire dinanzi al notaio e alla presenza obbligatoria di due testimoni.
L’atto pubblico così formato garantisce:
Modalità differenti di trasferimento di denaro tra parenti sono spesso oggetto di dubbi circa la loro validità. Il bonifico bancario o l’emissione di un assegno, pur costituendo una traccia concreta del trasferimento, non sostituisce la necessaria forma pubblica delle donazioni di importo rilevante.
Modalità | Validità per somme superiori a 10mila euro | Rischi |
Bonifico bancario | Non sufficiente | Nullità dell’atto, recupero somme da parte degli eredi |
Scrittura privata | Non valida | Inopponibilità a terzi, nullità della donazione |
Atto notarile pubblico | Obbligatorio | Nessun rischio giuridico |
Anche la scrittura privata, anche se firmata da entrambe le parti, non garantisce la validità delle donazioni che superano il valore considerato modico.
L’assenza dell’atto notarile nelle donazioni di somme elevate comporta, secondo la legge italiana, la nullità dell’operazione. In caso di morte del donante, ciò significa che gli eredi legittimari hanno diritto di verificare se le loro quote siano state lesi e, se necessario, agire per la reintegrazione delle quote di riserva. Entrando più nel dettaglio potrebbe configurarsi i seguente quadro: