Quali sono le regole da rispettare per effettuare trasferimenti di denaro come regali di Natale senza correre alcun rischio con il Fisco
Nelle festività natalizie cresce ogni anno la tendenza a regalare somme di denaro ai propri cari, sia tramite bonifico bancario che con consegna di contanti. Questo gesto, pur avendo un significato prettamente affettivo, implica delle regole fiscali che non possono essere sottovalutate.
La normativa vigente, infatti, mira a garantire la trasparenza dei movimenti di denaro e a prevenire possibili irregolarità che potrebbero mettere a rischio chi riceve oppure compie il trasferimento. È quindi essenziale conoscere le modalità corrette per effettuare un regalo in denaro evitando di correre rischi.
Quando si sceglie di regalare denaro durante le festività, è importante valutare la modalità di trasferimento per garantire la piena regolarità. Le due opzioni più comuni sono:
La scelta della modalità adeguata va valutata caso per caso, tenendo conto della cifra, del rapporto tra le parti e della capacità di dimostrare l’origine della somma in caso di controlli.
Dare somme di denaro come regalo natalizio può essere oggetto di verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate, che dispone di specifici strumenti per monitorare i trasferimenti e identificarne la natura. In particolare, l’utilizzo della presunzione legale relativa permette all’amministrazione di ipotizzare che alcune entrate, se non giustificate, siano dei redditi nascosti o non dichiarati.
I movimenti bancari sospetti, come bonifici di entità significativa senza causale chiara o versamenti in contanti fuori contesto, possono essere indagati anche a distanza di anni. Il contribuente coinvolto dovrà fornire prove della natura del trasferimento e dimostrare l’origine lecita delle somme. Non basta, infatti, la sola buona fede: serve documentare che il denaro proviene da redditi già tassati o da risparmi, soprattutto se il beneficiario non dispone di fonti economiche proporzionate ai soldi ricevuti.
I regali tra familiari sono più facilmente giustificabili se tracciabili e documentati; tuttavia, in mancanza di una scrittura privata o di una causale esplicita nel bonifico, anche trasferimenti tra parenti possono essere considerati alla stregua di operazioni commerciali o donazioni occultate. La regola chiave resta la coerenza tra il reddito dichiarato, il patrimonio e l’importo trasferito.
La scelta della causale del bonifico è cruciale per evitare ambiguità nei rapporti con il Fisco. Indicare chiaramente la causale della transazione consente, infatti, di prevenire eventuali contestazioni in fase di controllo e di assicurare la tracciabilità:
Oltre al bonifico, per somme che superano il modico valore è possibile usare una scrittura privata che specifichi la natura della dazione. In ogni caso, la formula inserita nella causale deve essere legata a un evento specifico, come la festività, per essere facilmente collegata a una forma di liberalità, e va integrata da altre prove (conversazioni scritte, accordi tra le parti), se l’importo è significativo.
La mancanza di una causale chiara può comportare seri rischi, fino alla presunzione di reddito non dichiarato e richieste di ulteriori chiarimenti o di pagamento di imposte suppletive.
Una regalo in denaro può trasformarsi, ai sensi della legge italiana, in una donazione vera e propria quando supera il cosiddetto "modico valore" oppure quando non è occasionale. Il Codice Civile (articolo 782) stabilisce che, per somme considerevoli, il trasferimento debba avvenire tramite atto pubblico davanti a un notaio, con intervento di due testimoni, sotto pena di nullità dell’atto.
La normativa non indica una cifra fissa come soglia: il parametro della "modicità" viene valutato in relazione alla situazione patrimoniale del donante. Tuttavia, importi attorno o superiori a 10.000 euro vengono generalmente considerati oltre il limite del modico valore e richiedono particolare cautela. Dunque:
Diversa è la situazione quando si superano le soglie della donazione; in questi casi:
Resta valido il principio secondo cui trasparenza e chiarezza nei movimenti di denaro tutelano tutte le parti coinvolte e riducono l’esposizione a rischi di contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Trascurare gli aspetti formali o fiscali nella gestione dei regali in denaro può tradursi in sanzioni economiche e in contenziosi con il fisco. Tra i rischi più rilevanti si segnalano: