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Targhe auto digitali, un'ulteriore stretta dopo il nuovo Codice della Strada. Ecco il funzionamento

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Targhe auto digitali

Le targhe auto digitali offrono funzionalità avanzate che possono migliorare la sicurezza stradale e l'efficienza dei controlli.

Le targhe auto digitali uniscono tecnologia avanzata e gestione moderna del traffico. Introdotte inizialmente in alcuni stati americani come California, Arizona, Michigan e Florida, l'interesse per questa tecnologia sta crescendo anche in Europa, Italia compresa, dove le modifiche al Codice della Strada e l’attenzione verso l’innovazione potrebbero favorirne l’adozione. Capiamo meglio:

  • Come funzionano le targhe auto digitali
  • La situazione in Italia e cosa può cambiare

Come funzionano le targhe auto digitali

Le targhe digitali sono dispositivi elettronici dotati di uno schermo ad alta definizione che visualizza il numero di targa del veicolo. Realizzate con materiali resistenti agli agenti atmosferici, sono progettate per durare nel tempo e per funzionare in ogni condizione climatica. Il vantaggio è la possibilità di collegarsi a una rete digitale, consentendo aggiornamenti in tempo reale e l'integrazione con i sistemi di monitoraggio stradale.

Una delle caratteristiche più innovative è la loro capacità di mostrare messaggi personalizzati. In caso di furto, ad esempio, possono visualizzare la scritta “RUBATA”, facilitando il riconoscimento del veicolo. Possono essere utilizzate per notificare lo stato del veicolo, come la mancata copertura assicurativa o la scadenza della revisione.

La connessione GPS integrata permette di tracciare la posizione del veicolo, un vantaggio significativo in caso di furto o per il monitoraggio delle flotte aziendali. Questa funzionalità solleva preoccupazioni sulla privacy e sul potenziale abuso dei dati personali, temi che richiedono regolamentazioni adeguate.

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, l’Italia ha rafforzato le normative relative alla sicurezza stradale e al controllo dei veicoli. Le targhe digitali si inserirebbero perfettamente in questo contesto, fornendo strumenti avanzati per monitorare il rispetto delle leggi e migliorare l’efficienza dei controlli. Ad esempio, potrebbero semplificare il processo di verifica dei documenti obbligatori come l’assicurazione e la revisione, evitando l’impiego di sistemi tradizionali più lenti e soggetti a errori.

Le targhe digitali possono anche contribuire a ridurre il fenomeno delle auto fantasma, ossia veicoli che circolano senza copertura assicurativa o con documenti contraffatti. Grazie alla loro connessione ai registri centrali delle autorità, segnalerebbero in tempo reale eventuali irregolarità, aumentando la trasparenza e la legalità.

Sul fronte della sicurezza, la possibilità di tracciare i veicoli in tempo reale è un deterrente contro i furti e facilita il recupero dei mezzi rubati. Per le aziende che gestiscono flotte, queste targhe offrono un sistema integrato per monitorare l’utilizzo dei veicoli, ottimizzando i costi e migliorando la logistica.

La situazione in Italia e cosa può cambiare

In Italia, le targhe digitali non sono ancora state introdotte, ma il crescente interesse per questa tecnologia potrebbe portare a sperimentazioni già nel prossimo anno. La loro adozione richiederà una revisione normativa per definire i requisiti tecnici, le modalità di utilizzo e le responsabilità legate alla gestione dei dati.

La connettività delle targhe le rende però vulnerabili agli attacchi informatici che potrebbero compromettere i dati personali dei proprietari o manipolare le informazioni visualizzate. Per garantire la sicurezza occorre quindi implementare protocolli di protezione avanzati e sistemi di aggiornamento costante contro le minacce digitali.

Un altro aspetto critico riguarda il costo. Le targhe digitali hanno un prezzo più alto rispetto a quelle tradizionali, con costi iniziali che possono superare i 700 euro. A cui si aggiunge un abbonamento annuale per i servizi di connettività, che rappresenta un ulteriore onere per i proprietari di veicoli.

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