Aumenti fino a 172 euro al mese, cancellazione dei turni notturni per gli over 60 e non solo: riprendono le trattative per il rinnovo del Ccnl Sanità e si auspica la firma in tempi brevi
Come proseguono le trattative per il rinnovo del CCNL Sanità 2022-2024? Con il nuovo incontro tenutosi tra l'Aran e le parti sociali sono riprese le trattative per il rinnovo contrattuale della Sanità 2022-2024, in stallo da mesi. Sembrerebbero esserci nuove aperture nei confronti delle richieste di miglioramento presentate e, forse, la possibilità di giungere alla firma di un accordo, anche se il sindacato Nursing Up ha nuovamente preso le distanze da Cgil e Uil.
Stando a quanto emerso dal recente incontro tenutosi qualche giorno fa, infatti, l’Aran avrebbe aperto alla proposta di abolire i turni notturni e di pronta disponibilità per tutti i professionisti sanitari con più di 60 anni.
Un'altra richiesta riguarda l'obbligo di flessibilità nei turni di lavoro per le famiglie monoparentali. Su questi temi l'Agenzia si è dichiarata disponibile a verificare con i datori di lavoro, in particolare le Regioni, se ci sono le condizioni per accogliere le richieste avanzate da Nursing Up.
Per quanto riguarda gli aumenti retributivi, il Ccnl dovrebbe garantire incrementi di 172 euro mensili in busta paga per 580mila lavoratori come tecnici, infermieri e personale non dirigente.
Questa trattativa segnerebbe una crescita retributiva pari al 6,87%, al lordo del salario accessorio.
Il Ccnl del triennio 2019-2021 aveva preannunciato una crescita salariale di oltre il 7%, per circa 174,33 euro lordi in più al mese per tredici mensilità, mentre, per il periodo 2025-2027, il Ccnl, per cui lo Stato ha già investito diverse risorse, si attende un aumento degli stipendi pari al 6,93%, per poco più di 183 euro lordi al mese.
Il prossimo appuntamento sarebbe in programma tra circa due settimane. L’Aran si è detta disponibile a chiudere le discussioni in tempo brevi.
Il presidente dell’Aran Naddeo ha anche confermato la necessità di raggiungere un accordo per la conciliazione tra i diritti dei lavoratori e le esigenze inderogabili della continuità dei servizi sulle 24 ore, che rappresentano una peculiarità del Servizio sanitario nazionale
Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha, tuttavia, annunciato che se non si arriverà ad una conclusione delle trattative di rinnovo contrattuale, entro l’estate, al massimo a settembre, deciderà per legge gli aumenti per i dipendenti pubblici con il Ccnl scaduto.
Così facendo, però, si garantirebbero solo gli incrementi retributivi ma nessun altro beneficio di natura non economica in discussione per il rinnovo.