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Truffe e frodi sull'olio di oliva sempre più diffuse, i meccanismi e rischi. Come difendersi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Truffe e frodi olio

Le frodi nel settore dell'olio d'oliva possono presentarsi sotto diverse forme, spesso difficili da individuare per un consumatore medio.

Le truffe e le frodi legate all'olio d'oliva sono diventate sempre più frequenti. L'olio extravergine d'oliva, in particolare, è spesso oggetto di adulterazioni e contraffazioni a causa del suo elevato valore commerciale. Ma il rischio non è solo economico perché si sommano alle conseguenze per la salute pubblica. Vogliamo allora comprendere i meccanismi delle frodi, i rischi correlati e le strategie per difendersi da queste pratiche ingannevoli.

  • Meccanismi delle frodi nell'olio d'oliva
  • I rischi economici e sanitari per i consumatori
  • Come difendersi dalle truffe

Meccanismi delle frodi nell'olio d'oliva

Le frodi nel settore dell'olio d'oliva possono presentarsi sotto diverse forme, spesso difficili da individuare per un consumatore medio. Una delle pratiche più diffuse è l'adulterazione, che consiste nella modifica della composizione naturale dell'olio mediante l'aggiunta di oli di semi più economici. Questa pratica permette ai truffatori di aumentare i profitti e ridurre i costi di produzione, ma compromette la qualità del prodotto. A volte, per mascherare l'adulterazione, vengono aggiunti coloranti naturali come la clorofilla o il betacarotene, che conferiscono all'olio un colore simile a quello dell'extravergine autentico.

Un'altra tecnica utilizzata è la sofisticazione, che prevede l'aggiunta di sostanze estranee per migliorare l'aspetto o coprire difetti organolettici. Questo tipo di frode altera l'aspetto dell'olio e ne modifica anche il gusto. La contraffazione è un meccanismo ancora più subdolo, che si verifica quando un prodotto viene sostituito con un altro di minor pregio. Un esempio classico è la vendita di olio di semi spacciato per olio d'oliva. Infine esiste anche l'alterazione, che avviene quando l'olio subisce trasformazioni a causa di errate modalità di conservazione o prolungati tempi di stoccaggio. Questo processo può portare alla formazione di sostanze nocive e rende il prodotto non solo di scarsa qualità, ma pericoloso per la salute.

I rischi economici e sanitari per i consumatori

Le frodi legate all'olio d'oliva comportano rischi che non si limitano al solo aspetto economico. I consumatori che acquistano olio adulterato pagano infatti un prezzo spesso elevato per un prodotto che non ha le caratteristiche nutrizionali e organolettiche dell'olio extravergine autentico. Si tratta di una perdita economica se si considera che l'olio extravergine è spesso utilizzato non solo come condimento, ma anche come ingrediente fondamentale in molte ricette della dieta mediterranea.

Sul piano della salute pubblica, i rischi possono essere ancora più gravi. In passato, l'utilizzo di oli non destinati al consumo umano ha provocato episodi di intossicazione alimentare. Un caso emblematico è la sindrome da olio tossico verificatasi in Spagna negli anni 80, causata dall'utilizzo di olio di colza denaturato. Questo evento ha portato a migliaia di vittime e ha evidenziato quanto pericolose possano essere le frodi alimentari. Anche se oggi i controlli sono più rigidi, la globalizzazione delle filiere produttive e la complessità della catena di distribuzione rendono difficile garantire sempre la sicurezza del prodotto finale.

Come difendersi dalle truffe

Per evitare di cadere vittima di frodi sull'olio d'oliva, è importante adottare alcuni accorgimenti pratici. Innanzitutto, leggere l'etichetta del prodotto. Deve riportare in modo chiaro l'origine delle olive e il luogo di produzione dell'olio. Le certificazioni di qualità, come la DOP (Denominazione di Origine Protetta) e la IGP (Indicazione Geografica Protetta), offrono una garanzia sulla qualità del prodotto. Anche il prezzo può essere un indicatore importante: un olio extravergine venduto a un costo troppo basso potrebbe nascondere una qualità scadente o, peggio, una frode.

Acquistare olio da fonti affidabili e consultare le classifiche che stila ogni 6 mesi Altroconsumo sul migliore olio è un'altra buona pratica per evitare spiacevoli sorprese. Rivolgersi a produttori locali di fiducia o a punti vendita specializzati può ridurre il rischio di acquistare prodotti contraffatti. Infine, sviluppare una certa consapevolezza sensoriale può aiutare a riconoscere un buon olio extravergine. Il colore, l'aroma e il sapore dell'olio sono gli indicatori per valutarne la qualità.

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