Se da un lato le frodi con carte di credito e moneta elettronica sono più frequenti, dall’altro il bonifico istantaneo genera le perdite economiche più ingenti.
Il Rapporto della Banca d’Italia di febbraio 2025 sulle operazioni di pagamento fraudolente in Italia, relativo al periodo tra il primo semestre 2022 e il primo semestre 2024, rivela che il valore medio di una frode tramite bonifico è di circa 3.500 euro, una cifra ben più elevata rispetto a quelle legate a strumenti di pagamento elettronico come carte di credito (86 euro), moneta elettronica (39 euro) e prelievi bancomat (462 euro).
Se da un lato le frodi con carte di credito e moneta elettronica sono più frequenti, dall’altro il bonifico istantaneo genera le perdite economiche più ingenti. Il documento della Banca d’Italia fornisce un’analisi dettagliata delle operazioni fraudolente legate agli strumenti di pagamento digitali, basandosi sulle segnalazioni dei prestatori di servizi di pagamento. Vogliamo approfondire:
Questa distinzione nei metodi di pagamento spiega la diversa esposizione ai rischi: mentre le frodi con carte di credito sono numericamente più diffuse ma con un impatto economico minore, le truffe legate ai bonifici bancari possono determinare perdite molto più elevate per le vittime.
A differenza delle frodi che coinvolgono carte di credito o pagamenti digitali, le operazioni fraudolente effettuate tramite bonifico bancario sono particolarmente difficili da intercettare e recuperare, soprattutto nel caso di bonifici istantanei. La ragione va cercata nella natura immediata e irreversibile della transazione, che consente ai truffatori di trasferire il denaro verso conti difficili da rintracciare.
Questa caratteristica fa del bonifico istantaneo un obiettivo privilegiato per le frodi bancarie, sfruttando la fiducia che molti utenti ripongono in questo metodo di pagamento, generalmente considerato più sicuro rispetto ad altri strumenti digitali. Ma i truffatori hanno affinato tecniche sofisticate, come il phishing, il furto di credenziali bancarie e l’ingegneria sociale, per ingannare le vittime e convincerle a eseguire bonifici verso conti controllati da organizzazioni criminali.
L’uso dell’ingegneria sociale è diffuso nelle truffe legate ai bonifici: i criminali studiano e manipolano il comportamento delle vittime attraverso email ingannevoli, chiamate telefoniche o messaggi falsificati e li spingono a effettuare trasferimenti bancari apparentemente legittimi.
Il tasso di frode sulle carte di pagamento è più elevato nelle operazioni effettuate a distanza, come gli acquisti online, rispetto a quelle nei punti vendita fisici, dove la presenza del cliente e i sistemi di autenticazione rafforzati offrono una maggiore protezione. Le frodi con carte di credito e moneta elettronica rientrano prevalentemente nella categoria delle transazioni non autorizzate, ossia pagamenti eseguiti senza il consenso del legittimo titolare.
Le principali modalità di attacco nel settore delle carte di credito includono il furto dei dati sensibili attraverso il phishing, lo skimming (copia delle informazioni dalla banda magnetica della carta), il furto fisico della carta e la contraffazione dei dati. Questi attacchi avvengono soprattutto negli acquisti online, dove il frodatore utilizza le credenziali rubate per eseguire transazioni fraudolente senza che il titolare della carta ne sia immediatamente consapevole.
Nel caso dei bonifici bancari, la tecnica di frode più diffusa è invece la manipolazione del pagatore, una strategia in cui il truffatore convince la vittima a effettuare volontariamente il pagamento, spesso utilizzando informazioni ottenute attraverso tecniche di social engineering.