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Borghi più belli d'Italia 2025: le città nominate e cosa c'è da fare e vedere

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Borghi più belli d'Italia 2025

Nel 2025 i Borghi più belli d’Italia si aggiornano con nuove gemme: città suggestive premiate per qualità, tradizioni e turismo sostenibile, tra panorami unici, storie antiche e autenticità locale in evoluzione.

Negli ultimi anni, il panorama dei piccoli centri italiani è stato profondamente valorizzato grazie a iniziative che ne mettono in luce l'importanza storica, artistica e culturale. Nel 2025, l’attenzione verso queste realtà si è tradotta in una sempre maggiore adesione alla rete dei paesi che si distinguono per unicità e autenticità, abbracciando orizzonti di turismo sostenibile e promozione locale. L’associazione "I Borghi più belli d’Italia", nata con l’obiettivo di salvaguardare e rivitalizzare i nuclei storici di dimensioni ridotte, ha visto un incremento notevole delle adesioni, raggiungendo quota 382 comuni. Questo risultato testimonia competenza e cura nei percorsi di selezione e nella capacità di promuovere centri abitati spesso fuori dai consueti itinerari, ma portatori di tradizioni e scenari unici. L’evoluzione del progetto si riflette sia sull’interesse turistico nazionale e internazionale, sia sull’impatto positivo per la vita delle comunità locali, dimostrando il crescente desiderio di riscoprire un’Italia ancora autentica e ricca di particolarità.

Criteri di selezione e significato del riconoscimento: qualità, tradizione e turismo sostenibile

L’ammissione di un paese nella prestigiosa rete si basa su un iter di valutazione rigoroso, supportato da parametri ISO9001 e dall’attività di un Comitato Scientifico qualificato. Sono ben 72 i criteri richiesti per ottenere questa certificazione di qualità: dagli aspetti urbanistici all’armonia architettonica, dalla conservazione del patrimonio storico-artistico ai servizi per la popolazione e i visitatori. Tra i principi fondamentali si inseriscono l’attenzione all’ambiente, la gestione del turismo in chiave sostenibile, la cura del paesaggio e la valorizzazione delle tradizioni locali. Questo riconoscimento va oltre il semplice valore estetico: comporta un’assunzione di responsabilità da parte dei Comuni ammessi, che si impegnano verso le comunità e il patrimonio collettivo italiano. L’inserimento nella rete garantisce opportunità di crescita economica, stimolo al miglioramento continuo e potenziamento dell’offerta turistica, ma rappresenta anche una tutela per il visitatore, italiano o straniero, che cerca autenticità e servizi d’eccellenza. In questo modo, ogni nuovo inserimento rafforza il legame tra il territorio, la comunità e l’esperienza di viaggio.

Le nuove città nominate del 2025: i sette nuovi gioielli d’Italia

L’anno 2025 segna l’ingresso di sette suggestivi borghi che, grazie alle loro peculiarità, vanno ad arricchire il panorama nazionale della bellezza diffusa:

  • Limone sul Garda (Lombardia): un angolo pittoresco, celebre per il suo microclima mediterraneo, i panorami sul lago e le storiche limonaie.
  • Pieve di Teco (Liguria): un borgo incorniciato dai portici medievali e da una vivace scena artigianale e culturale.
  • Castelvetro di Modena (Emilia Romagna): la "città delle torri", circondata da vigneti e patria di eventi legati a enogastronomia e tradizione.
  • Cusano Mutri (Campania): un perfetto equilibrio tra natura incontaminata, architettura antica e sapori locali.
  • Rivello (Basilicata): definito un autentico "borgo-presepe", vanta una posizione strategica e scorci mozzafiato sulle colline circostanti.
  • Biella, Borgo il Piazzo (Piemonte): caratterizzato da viuzze storiche e da un’atmosfera medievale che domina il paesaggio collinare.
  • Termoli, Borgo Vecchio (Molise): un centro storico marinaro, rinomato per le sue torri, il castello e i vicoli sul mare.
Questi nuovi gioielli sono stati selezionati per il patrimonio artistico, storico e ambientale, la qualità della vita e la capacità di offrire esperienze autentiche agli ospiti.

Limone sul Garda (Lombardia): panorami lacustri e limonaie storiche

Questa località lombarda si distingue per la sua posizione privilegiata tra lago e montagna, dove le limpide acque del Garda si fondono con il verde delle terrazze agrumicole. Famoso per le sue secolari limonaie, il centro storico è un intreccio di stradine, botteghe e punti panoramici sulle sponde del lago. Riconosciuto per la qualità delle spiagge e delle acque, Limone custodisce una tradizione legata alla coltivazione degli agrumi e offre itinerari tra natura, storia e sapori locali, rappresentando un esempio di tutela ambientale unita all’ospitalità.

Pieve di Teco (Liguria): il fascino dei portici medievali

Tra le verdi vallate liguri, Pieve di Teco sorprende i visitatori con una struttura urbana di grande valore storico. I suoi portici medievali, conosciuti come “progeni”, proteggono le antiche botteghe e accompagnano chiunque deciso a passeggiare tra le architetture di pregio e le chiese ricche di arte. Il borgo è animato da eventi culturali e manifestazioni che ne esaltano la vitalità e offre una combinazione di storia, cucina e tradizioni nella suggestiva cornice della Valle Arroscia.

Castelvetro di Modena (Emilia Romagna): torri, vigneti e cultura

Castelvetro è celebre per l’intatto centro storico medievale e per la famosa Piazza della Dama, pavimentata a scacchiera. Le sue numerose torri e mura raccontano epoche di difesa e orgoglio civico, mentre i vigneti circostanti testimoniano la vocazione enogastronomica locale, con prodotti come il Lambrusco Grasparossa e l’aceto balsamico. Tradizioni come la "Dama Vivente" e le numerose cantine conferiscono a Castelvetro un’atmosfera viva, in cui storia e gusto si incontrano.

Cusano Mutri (Campania): natura, escursioni e tradizioni gastronomiche

Nella cornice del Parco del Matese, Cusano Mutri offre scenari montani di rara bellezza. Caratterizzato da case in pietra e vicoletti tortuosi, il borgo è il punto di partenza per escursionisti e amanti della natura incontaminata. Le tradizioni, come l’Infiorata di giugno e la Sagra del Fungo Porcino, fanno di Cusano la meta ideale per chi ricerca sapori genuini e un’accoglienza familiare radicata nella storia locale.

Rivello (Basilicata): borgo-presepe tra colline e architettura storica

Su tre colline che dominano la valle, Rivello si presenta come un vero e proprio presepe di pietra, con scorci su vicoli, scalinate e piazzette di impianto medievale e rinascimentale. La sua posizione, vicino a Maratea, la rende un luogo di passaggio tra storia e natura, grazie anche all’offerta di un patrimonio architettonico unico e a panorami che emozionano in ogni stagione.

Biella, Borgo il Piazzo (Piemonte): panorami e storie tra le colline

Borgo il Piazzo è il cuore medievale della città di Biella, arroccato su una collina e collegato al centro cittadino da una storica funicolare. Le sue vie in ciottolato, i portici e i palazzi nobiliari, tra cui Palazzo La Marmora, offrono una cornice suggestiva per eventi artistici e culturali. Dai belvedere si godono ampie vedute sulle colline biellesi, rendendo questo quartiere un esempio di equilibrio tra storia e innovazione.

Termoli, Borgo Vecchio (Molise): tra mare, torri e viuzze storiche

Termoli, con il suo antico borgo marinaro arroccato sul promontorio, regala emozioni tra percorsi sul mare e architetture difensive, come il Castello Svevo e le torri antiche. Famoso per il vicolo più stretto d’Italia (a reiecelle), il Borgo Vecchio è anche luogo dove le tradizioni marinare e i sapori del Mediterraneo si fondono nel ritmo quotidiano della comunità.

Il concorso Borgo dei Borghi 2025 e la classifica nazionale: vincitori e motivazioni

La competizione televisiva "Borgo dei Borghi" accende i riflettori su venti perle d’Italia, selezionate per rappresentare ogni regione. Nel 2025, la spinta verso la valorizzazione si è concretizzata in una competizione all’insegna della qualità e della partecipazione collettiva. La classifica viene stilata tramite una combinazione fra voto popolare e giudizio di una giuria di esperti di arte e cultura, incaricata di valutare lautenticità, la rilevanza storica e il potenziale di attrazione di ciascun centro.

Il primo posto è stato assegnato a Militello in Val di Catania, seguito da Agliè (Piemonte) e Vignanello (Lazio), premiando così una Sicilia che si conferma terra di eccellenze. Il riconoscimento ottenuto dai finalisti è una celebrazione della bellezza, del patrimonio e dello spirito di accoglienza, con risvolti di rilievo anche in termini di visibilità e attrattività turistica, premiando il lavoro di preservazione e promozione locale.

Militello in Val di Catania: il Borgo dei Borghi 2025 – storia, arte e siti da non perdere

Incorniciata dalle pendici settentrionali dei monti Iblei, Militello in Val di Catania è divenuta Borgo dei Borghi 2025 grazie a una straordinaria concentrazione di arte tardo barocca: ventuno chiese, numerosi palazzi nobiliari e le architetture che risalgono alle origini normanne e rinascimentali. Questo centro della Sicilia orientale è inserito tra le città tardo barocche del Val di Noto, riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2002.

Tra i siti più rappresentativi si segnalano:

  • Il Monastero di San Benedetto, tra i maggiori complessi benedettini della regione;
  • Basilica di Santa Maria la Vetere, risalente all’epoca normanna;
  • Il Castello Barresi-Branciforte, nucleo nobile con la seicentesca Fontana della Ninfa Zizza;
  • Ruderi della Torre Normanna, memoria delle origini medievali;
  • Cascate dell’Oxena, curiosità naturalistica che arricchisce il patrimonio paesaggistico di Militello.
L’atmosfera è quella di un paese che ha saputo resistere e rinnovarsi, conservando memoria e orgoglio, arricchita ogni anno da eventi, celebrazioni e iniziative culturali che coinvolgono l’intera comunità locale.

L’importanza della guida annuale e la promozione dei Borghi: turismo lento ed esperienza autentica

Il volume aggiornato dei borghi selezionati rappresenta un punto di riferimento per viaggiatori e addetti ai lavori: la guida annuale raccoglie informazioni dettagliate su centinaia di piccoli centri, raccomandando itinerari che privilegiano la lentezza, la curiosità per le tradizioni e l’immersione nei sapori e nei paesaggi. Il lavoro di rete – tra l’omonima associazione, i tour operator e i media – ha trasformato questi paesi in destinazioni ricercate, in grado di proporre un’alternativa concreta ai grandi flussi turistici.

Una particolare attenzione è riservata a progetti di turismo responsabile, esperienze enogastronomiche, valorizzazione dell’artigianato e delle tipicità locali. Questo approccio mira a preservare l’identità dei borghi, valorizzandola come risorsa anche per le generazioni future.



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