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Cosa succede se ho finito la Naspi e sono ancora disoccupato? I 7 aiuti e sostegni disponibili

Gli aiuti e le misure di sostegno disponibili per chi esaurisce la Naspi per la disoccupazione ma non ha ancora trovato un nuovo impiego: i chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Cosa succede se ho finito la Naspi e son

Quali sono gli aiuti per chi esaurisce la Naspi nel 2025?

Sono diversi gli aiuti e le misure disponibili nel 2025 per chi è in stato di disoccupazione ed esaurisce la Naspi, come l’assegno di inclusione, o il bonus mamme disoccupate e altre agevolazioni comunali e regionali in favore di disoccupati in condizioni economiche difficili e con figli. 
 

Quali sono gli aiuti disponibili nel 2025 per coloro che hanno esaurito la Naspi? L’indennità di disoccupazione che viene riconosciuta a chi è in totale stato di disoccupazione ha una durata specifica (al massimo 24 mesi) al termine della quale non può essere rinnovata.

E spesso ci si chiede cosa accade a chi non ha ancora trovato un nuovo impiego quando finisce la Naspi.

La normativa vigente prevede ulteriori aiuti che possono essere riconosciuti ma solo a determinate persone e in presenza di specifiche condizioni. 

  • L’assegno di inclusione 2025 dopo la Naspi
  • Gli altri aiuti disponibili per chi è disoccupato e in condizioni di difficoltà economica

L’assegno di inclusione 2025 dopo la Naspi

Chi è in stato di disoccupazione e ha esaurito la Naspi può richiedere l’assegno di inclusione Adi.

Si tratta di un aiuto contro la povertà e l’esclusione sociale che prevede percorsi di inserimento sociale, di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro.

L’Adi consiste in un sostegno economico che prevede una integrazione del reddito familiare fino ad una determinata soglia e un sostegno per i nuclei residenti in abitazione concessa in locazione con contratto regolarmente registrato.

I beneficiari ricevono, infatti, un importo di 500 euro mensili al massimo, che possono arrivare a 780 sommando il contributo per l’affitto. Tali somme sono esenti da tassazione Irpef.


Il sussidio viene erogato dal mese successivo a quello di sottoscrizione del Pad, Patto di attivazione digitale e solo se l’esito dell’istruttoria risulta positivo.

Possono richiedere il sostegno i cittadini italiani o familiari titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; i cittadini di altro Paese dell’Unione europea titolari del soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; i cittadini di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo; e anche i titolari dello status di protezione internazionale o di apolide.

L’unica condizione prevista è che il richiedente, al momento della presentazione della domanda, sia residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

Gli altri requisiti da soddisfare per avere l’assegno di inclusione nel 2025 sono:

  • avere un valore dell’Isee in corso di validità entro i 9.360 euro;
  • avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui;
  • avere un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero entro i 30mila euro, ad eccezione della casa di abitazione di valore ai fini dell’imposta municipale propria (IMU) non superiore a 150.000 euro;
  • avere un patrimonio mobiliare (ad esempio depositi, conti correnti, ecc.) come definito ai fini ISEE non superiore a 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente, a 8.000 euro per i nuclei composti da due componenti, a 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo).

Questi massimali aumentano di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 euro per ogni componente presente nel nucleo in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.

Inoltre:

  • non bisogna possedere autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale per le persone con disabilità; o navi o imbarcazioni da diporto ai sensi dell’articolo 3 comma 1 del codice della nautica da diporto, di cui al decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, nonché aeromobili di qualsiasi genere;
  • non si deve essere sottoposto a misura cautelare personale, o misura di prevenzione, e non avere sentenze definitive di condanna;
  • non si deve risiedere in strutture a totale carico pubblico;
  • bisogna aver adempiuto all’obbligo di istruzione per i beneficiari di età compresa tra 18 e 29 anni ed essere iscritto e frequentare percorsi di istruzione degli adulti di primo livello, funzionali all'adempimento dello stesso obbligo.

Gli altri aiuti disponibili per chi è disoccupato e in condizioni di difficoltà economica

Tra gli altri principali aiuti per chi resta senza lavoro e magari esaurisce la Naspi c’è il bonus mamme disoccupate riconosciuto a livello comunale.

Si tratta di un aiuto che viene erogato, infatti, dai singoli Comuni di residenza (a cui deve essere chiaramente presentata la domanda) che nel 2025 aumenta di qualche euro.

Nel 2025 l'importo complessivo sale, infatti, a 2.037 euro da 2.020 euro circa, suddivisi in cinque rate mensili da 407,4 euro, è destinato alle mamme a basso reddito, con Isee entro un determinato valore, e può essere richiesto entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia di un minore adottato o in affidamento preadottivo. 

Accanto al bonus mamme disoccupate, regioni e Comuni prevedono ulteriori misure e contributi di sostegno per chi è disoccupato e in condizioni economiche difficili, mentre il governo prevede altri bonus per le persone disoccupate con figli, come il bonus nuovi nati di mille euro, l’assegno unico per i figli aumentato, il bonus asilo nido confermato, ma anche i bonus per aiutare nel pagamento degli affitti. 
 
 

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