Nel caso in cui l'attraversamento di una buca provochi un danno alla macchina, al conducente o a una terza persona, la responsabilità ricade sull'ente di gestione di quel tratto di strada. Se è comunale, ecco che è proprio il comune a doverne risponderne. Ma se la buca è il frutto di evento imprevedibile, ad esempio di tipo atmosferico, la responsabilità viene a cadere così come il diritto dell'automobilista a chiedere il risarcimento. Nella fase di compilazione della domanda occore essere precisi e allegare una serie di documenti.
Sono poche le città esenti da buche stradali. Non è una questione da legare unicamente alla manutenzione e alla puntualità delle singole amministrazioni comunali a riparare il danno.
Buche, dissesti e piccoli e grandi crateri sono pressoché fisiologici e di conseguenza vanno messi sempre in conto, Il vero problema si pone nel momento in cui un'automobilista ne riceve un danno sia sul veicolo stesso e sia ad altri provocando un incidente.
Ma fino a che punto le responsabilità sono del comune? O detto in altri termini, l'automobilista ha sempre diritto a un risarcimento? La questione è molto delicata perché da una parte ci sono le disposizioni contenute nel codice civile e dall'altra ci sono invece le sentenze dei giudici che più volte sono stati chiamati a pronunciarsi in seguito al ricorso di automobilisti danneggiati.
Scopriamo quindi in questo articolo di chi è la colpa se buche stradali su strade comunali danneggiano l'auto ben sapendo che le condizioni del manto stradale incidono sulla sicurezza della circolazione. Più precisamente analizziamo
Nel caso in cui l'attraversamento di una buca provochi un danno alla macchina, al conducente o a una terza persona, la responsabilità ricade sull'ente di gestione di quel tratto di strada. Se è comunale, ecco che è proprio il comune a doverne risponderne.
Lo ricorda l'articolo 2051 del codice civile, secondo cui ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito. Ed è quindi che subentra un caso particolare, quello per cui la buca è il frutto di evento imprevedibile, ad esempio di tipo atmosferico.
In questa situazione la responsabilità viene a cadere così come il diritto dell'automobilista a chiedere il risarcimento. Per quanto riguarda la riparazione dei danni, per l'articolo 2043 del codice civile, qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga chi lo ha commesso a risarcire il danno.
Insomma, tutte le volte che la buca rappresenta un pericolo stradale, il comune ha il dovere di provvedere al ripristino della situazione iniziale per evitare di provocare danni e incidenti e dunque richieste di risarcimento.
In questo contesto normativo, responsabilità e risarcimento danni per buche vengono a cadere non solo se il problema stradale vada ricondotto a un caso fortuito, ma anche se era facilmente individuabile dall'automobilista.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, secondo cui nel caso in cui l'incidente sia causato da una buca poco profonda, di modeste dimensioni, tale da poter essere evitata prestando una semplice attenzione nel camminare, l'insidia stradale è da ritenersi esclusa.
Anzi, ci potrebbe essere il sospetto che la condotta sia stata intenzionale. In ogni caso, la richiesta di risarcimento deve essere accompagnata dalla documentazione della presenza della buca sulla strada e l'imprevedibilità dell'evento.
In termini pratici si tratta di fotografare la buca, l'auto danneggiata e il luogo dell'incidente, raccogliere testimonianze dei presenti, chiamare le forze dell'ordine affinché documentino l'episodio con la redazione di un verbale del sinistro, utile per provare quanto accaduto.
Successivamente occorre essere molto precisi nel raccontare la dinamica del sinistro, esporre i danni all'auto con preventivi di riparazione o fattura alla mano, denunciare eventuali lesioni personali subito attraverso il certificato di pronto soccorso.
Nel caso di danni alla persona occorre infatti chiamare il 118 o recarsi a un pronto soccorso entro le 48 ore successive all'incidente. Solo a questo punto l'automobilista può inviare la domanda di risarcimento danni via raccomandata con ricevuta di ritorno al comune che a suo volta incarica la propria compagnia assicurativa al risarcimento dei danni.