I nuovi diritti per le partite iva per malattia e infortuni oltre cassa integrazione nel 2023

Da riconoscimenti di tutele in caso di malattia e infortunio a cassa integrazione: i nuovi diritti per liberi professionisti titolari di partite iva

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
I nuovi diritti per le partite iva per m

Quali sono i nuovi diritti per le partite iva per malattia e infortuni nel 2023?

Secondo quanto previsto dalle novità approvate, se un libero professionista si trova nella condizione di impossibilità, per malattia o infortunio, di svolgere la propria attività lavorativa, può essere esonerato dal rispettare tutti gli adempimenti fiscali e tributari in programma per un periodo di tempo che può andare da 30 a 60 giorni. 
 

Più tutele e diritti per le Partite Iva: dopo il riconoscimento della cassa integrazione, i lavoratori autonomi titolari di partita iva potranno usufruire di alcuni nuovi diritti nei casi di malattia e infortunio. Vediamo allora quali sono i nuovi diritti per le partite iva per malattia e infortuni nel 2023?

  • Malattia e infortunio per partite Iva cosa cambia
  • Cassa integrazione per partite iva come funziona


Malattia e infortunio per partite Iva cosa cambia

Secondo quanto previsto dalle novità approvate, in caso di malattia o infortunio del libero professionista titolare di partita iva che necessita di ricovero in ospedale o in caso di cure domiciliari, se sostitutive del ricovero ospedaliero, che comportano una inabilità temporanea all’esercizio dell’attività professionale, non è prevista alcuna responsabilità né per lui né per il suo cliente nei casi di scadenza di termini tributari.

Se, dunque, un libero professionista si trova nella condizione di impossibilità, per malattia o infortunio, di svolgere la propria attività lavorativa, può essere esonerato dal rispettare tutti gli adempimenti fiscali e tributari in programma per un periodo di tempo che può andare da 30 a 60 giorni. 

Dunque, nei casi di malattia e infortunio, i liberi professionisti con partita iva non possono ancora beneficiare di pagamenti e indennità come previsto per i lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati) nei periodi di stop a lavoro in caso di malattia o infortunio che costringe a stare lontani dal lavoro, ma quella appena approvata rappresenta certamente una prima novità importante in tema di riconoscimento di diritti nei casi di malattia e infortuni per liberi professionisti con partita iva perché permette di evitare eventuali sanzioni imputabili a scadenze fiscali e tributarie non rispettate.

Cassa integrazione per partite iva come funziona

La novità appena riportata relativa a nuovi diritti riconosciuti alle partite iva nei casi di malattia e infortunio si affianca a quello già approvato di riconoscimento della cassa integrazione per Partite Iva e professionisti, la cosiddetta Iscro, Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, valida solo per i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell'Inps che dimostrano di essere in difficoltà economica. 

Non si tratta di una misura, dunque, valida per tutti i professionisti, compresi quelli iscritti a specifici ordini professionali, ma solo per gli iscritti alla Gestione separata dell'Inps. Per poter accedere alla cassa integrazione per partite iva, i liberi professionisti devono soddisfare specifici requisiti che sono:

  • essere in regola con i versamenti contributivi previdenziali obbligatori;
  • essere titolari di partita Iva attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda;
  • non percepire una pensione diretta; 
  • non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • non percepire il reddito di cittadinanza;
  • avere un reddito da lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo prodotti nei tre anni precedenti l’anno anteriore la domanda di cassa integrazione;
  • aver dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito entro gli 8.145 euro.

La Cassa Integrazione per Partite Iva prevede un assegno mensile di importo compreso tra 250 e 800 euro mensili e ha una durata di sei mesi. 


 

Da riconoscimenti di tutele in caso di malattia e infortunio a cassa integrazione: i nuovi diritti per liberi professionisti titolari di partite iva