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Quando si definiti poveri e di quali aiuti si ha diritto e come si possono ottenere realmente

Quando si viene considerati poveri in Italia, come cambiano i parametri e quali sono i sostegni disponibili: tutti i chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
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Quando si viene considerati poveri in Italia?

La definizione di povertà non è, in realtà, assoluta e uguale per tutti. Secondo quanto riportato dalla normativa vigente, infatti, per ogni tipologia di persona o famiglia esiste una diversa soglia di povertà. 
 

Quando si viene definiti poveri in Italia? Si sente spesso parlare negli ultimi tempi di un aumento diffuso della povertà in Italia. Per tanti, dopo la pandemia a causa del Covid, certamente le condizioni economiche di vita sono peggiorate, per altri sono decisamente precipitate. Cerchiamo di capire di seguito quando si viene considerati e cosa si può avere. 

  • Qual è la definizione di povertà
  • Quali sono gli aiuti disponibili per chi risulta povero e come averli

 
Qual è la definizione di povertà

La definizione di povertà non è, in realtà, assoluta e uguale per tutti.

Secondo quanto riportato dalla normativa vigente, infatti, per ogni tipologia di persona o famiglia esiste una diversa soglia di povertà.

Si tratta dello specifico parametro che stabilisce il reddito al di sotto del quale una famiglia o un singolo soggetto possono essere considerati poveri. 

Per esempio, una famiglia composta da una persona è considerata relativamente povera se ha un reddito medio inferiore a 640 euro al mese, mentre una famiglia con un figlio a carico è considerata relativamente povera se ha un reddito medio netto mensile inferiore ai 1.400 euro. 

Secondo l'Istat, è aumentata la povertà negli ultimi due anni ed è stato il risultato dell’andamento dell'inflazione che ha raggiunto livelli altissimi.

Tra il 2022 e il 2023, la percentuale di famiglie in condizione di povertà assoluta è, infatti, cresciuta, raggiungendo l’8,3%, in aumento rispetto al 7,7% del 2021. Questo si traduce in 2,18 milioni di famiglie e oltre 5,6 milioni di individui. 

Quali sono gli aiuti disponibili per chi risulta povero e come averli

Sono tanti e diversi gli aiuti che possono ottenere coloro che risultano poveri.

Tra i principali vi sono:

  • assegno unico per i figli, che è di importo più alto per chi ha un Isee zero o rientra in una fascia di reddito bassa;
  • bonus asilo nido;
  • assegno di inclusione;
  • carta Dedicata a te social card;
  • indennità di disoccupazione Naspi o DisColl, nel caso di soggetti che restano senza occupazione;
  • l'Iscro, che è l'Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa destinata ai liberi professionisti con partita Iva del valore mensile compreso tra 250 e 800 euro;
  • disoccupazione agricola;
  • contributo per i genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili, che consiste in un assegno mensile riconosciuto a nuclei familiari monoparentali, al genitore disoccupato o monoreddito e non concorre alla formazione del reddito complessivo;
  • il Gratuito Patrocinio per avere assistenza legale a costo zero nei casi in cui risulti necessario;
  • esenzione dal pagamento delle tasse universitarie;
  • bonus mamme disoccupate, erogato dai singoli Comuni di residenza alle donne con un basso valore Isee e in condizione di difficoltà economica;
  • fondo morosità incolpevole, contributo destinato alle famiglie che si ritrovano in grosse difficoltà economiche per il pagamento dell’affitto di casa;
  • bonus affitti comunali.

Ognuno di tali aiuti riportati prevede condizioni e regole specifiche di accesso.

La maggior parte di essi deve essere appositamente richiesto, all’Inps o al Comune di residenza, presentando un’apposita domanda e secondo le relative procedure indicate.