Come funzionano finanziamenti a fondo perduto e agevolati per Pmi e aziende 2022 da Recovery Fund e PNRR
Ufficiale la riapertura del nuovo Fondo 394. Si tratta dello strumento pubblico a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane è stato finanziato dall'Unione europea attraverso il Pnrr ovvero il Piano nazionale di ripresa e resilienza per favorire la transizione digitale ed ecologica delle Pmi italiane a vocazione internazionale.
Gestito da Simest in convenzione con il Ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale, il riavvio ufficiale dei finanziamenti a fondo perduto e agevolati è calendarizzato per il 28 ottobre.
Finanziamenti a fondo perduto e agevolati per Pmi e aziende, come funzionano
Nuove prospettive con il Piano nazionale di ripresa e resilienza ufficiale
Finanziamenti a fondo perduto e agevolati per Pmi e aziende, come funzionano
Già dal 21 ottobre le aziende possono pre-caricare il modulo di domanda firmato digitalmente sfruttando una prima novità messa in campo per agevolare l'iter di accesso ai fondi.
L'azienda può richiedere un finanziamento a tasso agevolato con una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 25%, nel limite delle agevolazioni pubbliche concesse in regime di Temporary Framework. Che può salire salire fino al 40% per le Pmi con almeno una sede operativa nel Sud Italia.
Il nuovo Fondo dedica un'attenzione particolare proprio al Mezzogiorno d'Italia dal momento che il 40% della dotazione complessiva pari a 480 milioni di euro è destinato a questa area territoriale (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Da parte loro, le Pmi a vocazione internazionale hanno tre opzioni praticabili:
transizione ecologica e digitale per le aziende costituite in società di capitali con un fatturato export di almeno il 10% nell'ultimo anno o del 20% nell'ultimo biennio
partecipazione a fiere e mostre internazionali con almeno il 30% del finanziamento da destinare a spese digitali connesse all'evento, a meno che lo stesso non sia a tema digital o ecologico
sviluppo del commercio elettronico in Paesi esteri con un importo finanziabile che può andare da 10.000 euro a un massimo di 300.000 euro per una piattaforma propria e fino a 200.000 per marketplace ovvero i siti che mettono in contatto domanda e offerta di prodotti sul web
Nuove prospettive con il Piano nazionale di ripresa e resilienza
Come spiegato dal presidente di Simest, Pasquale Salzano, il lancio del nuovo strumento è uno dei primi progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza a essere attivato. Simest si dice pronto a veicolare le risorse che ci sono state espressamente assegnate dal Piano per aiutare le Pmi a voltare pagina e ad agganciare il trend di ripresa del commercio globale in atto.
Per l'amministratore delegato Mauro Alfonso, digitalizzazione e sostenibilità si sono affermate quali variabili imprescindibili di sviluppo: grazie alle risorse del Pnrr è stato possibile potuto rivoluzionare l'operatività dei finanziamenti per l'internazionalizzazione e aiutare le Pmi a investire nella transizione digitale e verde. Con un focus particolare sulle Pmi del Mezzogiorno che godranno di maggiori agevolazioni.
Si ricorda quindi che il Pnrr include 134 investimenti e 63 riforme, per un totale di 197 misure ripartite sulle 6 missioni che sono:
Promuovere e sostenere la trasformazione digitale del Paese e l'innovazione del sistema produttivo e investire in due settori chiave per l'Italia: turismo e cultura
Rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali e Stem, la ricerca e il trasferimento tecnologico
Migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico assicurando una transizione equa e inclusiva
Facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, e rafforzare le politiche attive del lavoro; favorire l'inclusione sociale
Sviluppo razionale di una infrastruttura di trasporto moderna sostenibile ed estesa a tutte le aree del Paese
Rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure