Bonus 150 euro a Novembre, le modifiche possibili con il Governo Meloni e centrodestra

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Bonus 150 euro a Novembre, le modifiche

Bonus 150 Novembre modifiche possibili Governo centrodestra

Come potrebbe essere modificato il nuovo bonus di 150 euro di novembre con vittoria centrodestra e nuovo governo Meloni

Quali sono le modifiche possibili per il bonus di 150 euro a novembre con nuovo governo Meloni e centrodestra? Ha vinto il centrodestra con la coalizione di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia le ultime elezioni che hanno decretato la nuova formazione del governo Meloni, ancora in via di definizione, e che dovrebbe ufficialmente insediarsi i primi di novembre. 

Tante le misure, i provvedimenti, le modifiche su cui il nuovo governo si prepara a lavorare. E ci si chiede se qualcuna delle misure già approvate potrà essere modificata, come il nuovo bonus di 150 euro di novembre. 

  • Cosa potrebbe cambiare per bonus 150 euro novembre con governo Meloni e centrodestra 
  • Bonus 150 novembre a chi spetta 

Cosa potrebbe cambiare per bonus 150 euro novembre con governo Meloni e centrodestra 

All'indomani della vittoria del centro destra con Fratelli di Italia, Lega e Forza Italia per il bonus 150 euro una tantum di novembre non cambia nulla e il nuovo governo Meloni non può modificarlo in alcun modo.

Non si tratta, infatti, di una misura nuova che può essere rivista dal nuovo governo, essendo stata già approvata con il Decreto aiuti Ter convertito in legge. 

Tuttavia, una volta esaurito il pagamento del bonus di 150 euro alle categorie di persone che devono ancora percepirlo, il nuovo governo di centrodestra., come già annunciato lavorerà nuove misure per aumentare gli stipendi dei lavoratori italiani, tra modifiche per le Partite Iva, tra aumento della flat tax per restare nel regime agevolato forfettario e nuova tassazione Irpef. 

Bonus 150 novembre a chi spetta 

Il nuovo bonus di 150 euro una tantum di novembre spetta a specifiche categorie di persone che abbiano avuto nel 2021 un reddito annuo entro i 20mila euro. Si tratta in particolare di:

  • lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e determinato, anche in part time;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori stagionali e del turismo a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate;
  • disoccupati che percepiscono le indennità Naspi e Dis Coll, a cui sarà erogato automaticamente dall’Inps senza necessità di presentare domanda;
  • coloro che percepiscono la disoccupazione agricola, a cui sarà erogato automaticamente dall’Inps senza necessità di presentare domanda;
  • lavoratori domestici;
  • precari della scuola (che inizialmente sembrava dovessero essere esclusi dalla misura);
  • pensionati che percepiscono pensione di vecchiaia;
  • pensioni che percepiscono pensione anticipata ordinaria;
  • pensionati che percepiscono pensione di reversibilità e invalidità;
  • titolari di pensione o assegno sociale;
  • lavoratori autonomi con Partita Iva iscritti a Inps e Casse private previdenziali;
  • precettori del reddito di cittadinanza;
  • collaboratori co.co.co; 
  • dottorandi e assegnisti;
  • lavoratori autonomi e professionisti con Partita Iva iscritti a Inps e Casse private previdenziali.