Cosa cambia per la compilazione della dichiarazione dei redditi con modello 730 per il prossimo anno: ultime modifiche e chiarimenti
Quali sono le importanti modifiche per la prossima dichiarazione dei redditi 730 2023 già decise? La presentazione della dichiarazione dei redditi con modello 730 deve essere effettuata ogni anno, come da legge prevista, da lavoratori dipendenti e pensionati e per il prossimo anno chi presenta la dichiarazione dei redditi con modello 730 dovrà tener contro delle nuove modifiche già decise per il 2023. Vediamo di seguito quali sono.
E' stata, infatti, prevista la possibilità di riconoscere in dichiarazione dei redditi una detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta (nel 2021) per lo studio e la pratica della musica dei figli di età compresa tra i 5 anni e i 18 anni.
Per poter usufruire della detrazione fiscale nel 730 2023 bisognerà aver sostenuto la spesa nel 2022 e si può accedere al bonus musica solo a condizione che iscrizione o abbonamenti pagati riguardino:
Altra novità che potrebbe riguardare la dichiarazione dei redditi con 730 2023 è il pagamento del canone Rai per la televisione nazionale in dichiarazione dei redditi e non più in bolletta della luce. Ciò significa che il debito d’imposta Irpef derivante dalla dichiarazione verrebbe maggiorato dell’importo del canone stesso o il credito verrebbe decurtato.
Ulteriori importanti modifiche per la prossima dichiarazione dei redditi 730 2023 riguardano le destinazioni di 8,5,2 per mille. La legge di conversione del Decreto Semplificazioni ha, infatti, previsto la dematerializzazione della scheda della scelta di destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille nel caso di 730 presentato tramite sostituto d’imposta.
In pratica, le scelte di destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef espresse dai dipendenti che presentano il modello 730 per la dichiarazione dei redditi tramite il datore di lavoro potranno avvenire così come avviene già per i modelli 730 presentati direttamente tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate ovvero tramite intermediari abilitati.
Se, infatti, le norme attuali prevedono che i dipendenti presentino in busta chiusa al datore di lavoro la scheda cartacea con le scelte di 8, 5,2 per mille dell’Irpef e che i datori di lavoro consegnino le stesse buste ad un ufficio postale o ad un soggetto incaricato per la trasmissione telematica dei dati all’Amministrazione finanziaria, dal prossimo anno, con il 730 2022, si potrà procedere direttamente con invio telematico anziché consegna della copia cartacea da parte dei sostituti d'imposta.