Pignoramenti conti correnti, case, soldi e altri beni e il paradosso della nuova riforma Cartabia ora al via

di Marianna Quatraro pubblicato il
Pignoramenti conti correnti, case, soldi

Cosa cambia per i pignoramenti dopo l’approvazione della riforma Cartabia e quali sono difficoltà e paradossi emersi

Qual è il paradosso della nuova riforma Cartabia per pignoramenti conti correnti, case e altri beni ora al via? Mentre si va avanti con nuovi sistemi di sanatorie fiscali per permettere ai cittadini in debito soprattutto con il Fisco di sanare e regolarizzare le proprie posizioni fiscali e l’obiettivo del governo è cercare di evitare che il fenomeno dell’evasione fiscale continui ad essere particolarmente diffuso aiutando i cittadini nei rapporti con il Fisco, l’approvazione della riforma Cartabia cambia ancora le modalità per l’avvio di pignoramenti. Ma con qualche difficoltà ancora da risolvere.

  • Cosa prevedono le novità per pignoramenti conti correnti, case e altri beni dopo nuova riforma Cartabia
  • Qual è il paradosso della nuova riforma Cartabia per pignoramenti conti correnti, case e altri beni

Cosa prevedono le novità per pignoramenti conti correnti, case e altri beni dopo nuova riforma Cartabia

La riforma Cartabia ha modificato il processo esecutivo per pignoramenti conti correnti, case e altri beni con il nuovo sistema di ricerca telematica di beni e crediti da pignorare. Stando a quanto stabilito, dallo scorso primo marzo, il creditore per eseguire la ricerca dei beni da pignorare ai debitori deve presentare un’istanza formale all'ufficiale giudiziario per individuarli nelle banche dati fiscali e previdenziali.

Il nuovo sistema di pignoramento di conti correnti, case e altri beni avviato dopo la riforma Cartabia avviene tramite incrocio di tutti i dati in possesso delle diverse banche dati e permette agli ufficiali giudiziari di accedere alle banche dati dell’amministrazione finanziaria per cercare telematicamente i beni da pignorare, sia che si tratti di conti correnti e sia che si tratti di beni materiali, su richiesta di un creditore o per sottoporre il bene a procedura concorsuale su richiesta del curatore. 

Qual è il paradosso della nuova riforma Cartabia per pignoramenti conti correnti, case e altri beni

Il paradosso del sistema avviato dalla nuova riforma Cartabia per il pignoramento di conti correnti, case e altri beni che avrebbe dovuto rendere più rapido e certo il pignoramento, rendendo al tempo stesso le riscossioni più rapide da parte di debitori, è che a distanza di mesi non è ancora operativo il sistema di incrocio dei dati necessari per trovare i possibili beni da pignorare.

Come riportano le ultime notizie, il ministero della Giustizia non ha ancora attivato i collegamenti per permettere agli ufficiali giudiziari di accedere ai database della pubblica amministrazione, per cui l’entrata in vigore del nuovo sistema di pignoramento di conti correnti e altri beni non è ancora ufficialmente in vigore nonostante l’avvio della nuova riforma.

Oggi, nel caso di mancato funzionamento delle strutture tecnologiche, l’ufficiale giudiziario deve rilasciare al creditore un'attestazione di mancato accesso diretto, che permette poi al creditore di avere dai gestori delle banche dati le informazioni richieste e necessarie.

Alcuni uffici, però, rilasciano l'attestazione del disservizio ma chiedendo il pagamento dei diritti di cancelleria, di circa 50 euro. La situazione di stallo e non funzionamento rappresenta un vero e proprio paradosso che sta tra l’altro suscitando diverse proteste sia da parte delle associazioni forensi e sia da parte degli stessi ufficiali giudiziari. 

Perché la nuova legge diventi operativa, è necessario definire ancora le regole tecniche per la fruibilità informatica dei dati, rendere disponibile il sistema di interoperabilità dell'Agenzia delle Entrate, e procedere ad una necessaria formazione degli ufficiali giudiziari.