Cosa è già cambiato e cosa si prepara a cambiare ancora per indennità di accompagnamento e Legge 104 per invalidi
All’indomani delle tante modifiche già al via da quest’anno 2023, si attendono ulteriori cambiamenti per indennità di accompagnamento e Legge 104. Vediamo quali sono le nuove misure in discussione per titolari di Legge 104 e indennità di accompagnamento.
Novità attese per Legge 104 e indennità di accompagnamento 2023
Cosa è già cambiato quest’anno per Legge 104
Novità attese per Legge 104 e indennità di accompagnamento 2023
Durante la campagna elettorale, erano diversi i punti su cui il centrodestra rilanciava per invalidità e Legge 104, misure come:
aumento delle pensioni di invalidità, diventato necessario e sostenuto comunque da tutte le forze politiche;
miglioramento della qualità di vita attraverso l’incremento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea);
potenziamento di politiche mirate alla piena presa in carico delle persone con disabilità, anche attraverso l’aumento delle relative risorse;
maggiori tutele per lavoratori fragili, immunodepressi e con disabilità grave;
misure specifiche per migliorare il sostegno scolastico e lo sport per tutti.
piano di inclusione lavorativa con monitoraggio e rafforzamento dei meccanismi di decontribuzione per il lavoro dei disabili.
Tra le possibili modifiche per la Legge 104 attese nel 2023 anche quelle relative alla Legge Quadro sulle disabilità avviata dal governo Draghi, che si poneva l'obiettivo principale di rivedere la legislazione sulle disabilità e particolare attenzione su:
riforma delle procedure di accertamento delle disabilità;
semplificazione dell’accesso ai servizi sociali e sanitari;
rafforzamento di servizi sociali;
promozione del lavoro di gruppi di esperti a sostegno delle persone con disabilità con esigenze multidimensionali;
promozione di progetti di vita indipendente.
Le modifiche per invalidi e disabili attese per il 2023 non finiscono qui: sembra, infatti, stando ad alcune notizie trapelate, che il prossimo anno potrebbe essere cancellata l’indennità di accompagnamento, prestazione riconosciuta dall’Inps a tutti i soggetti mutilati o invalidi civili che non sono in grado di deambulare senza un soggetto in accompagnamento o sono soggetti non in grado di svolgere le funzioni quotidiane in autonomia.
Il prossimo anno l’indennità di accompagnamento potrebbe essere rivista, da un lato per fornire un sostegno economico alla persona non autosufficiente e dall’altro per dare la possibilità al soggetto di scegliere se godere direttamente di un servizio di assistenza.
Ciò significa che l’attuale beneficiario della indennità di accompagnamento potrà decidere se ricevere un sostegno economico mensile come accade ora o se usufruire di un servizio di assistenza alla persona.
Cosa è già cambiato quest’anno per Legge 104
Nell’attesa di capire cosa cambierà effettivamente nel 2023 per indennità di accompagnamento e Legge 104, quest’anno sono già state approvate diverse modifiche, come:
modifiche per permessi per chi assiste un familiare con disabilità grave, per cui ne hanno diritto anche le parti dell’unione civile e delle convivenze di fatto, con possibilità di dividere i tre giorni tra più aventi diritto rispetto ad una persona disabile da assistere;
congedi parentali in caso di figli con disabilità fino a tre anni per figli fino al dodicesimo anno di età del bambino per cui è prevista una indennità del 30% per tutto il periodo di congedo e, in alternativa. Resta sempre la possibilità per i genitori di usufruire di due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino;
priorità per usufruire del congedo, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte di un'unione civile o del convivente di fatto, per padre o la madre anche adottivi; in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti del padre e della madre, anche adottivi, di uno dei figli conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti dei figli conviventi, ha diritto a fruire del congedo uno dei fratelli o delle sorelle conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi, ha diritto a fruire del congedo il parente o affine entro il terzo grado convivente;
proroga dello smart working per genitori di figli fino a dodici anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità grave con certificazione di Legge 104, lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata della legge 104 e caregivers familiari fino a fine anno.