Le novità per gli stipendi attese a Settembre (non solo modifica busta paga ma ben più importanti)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Le novità per gli stipendi attese a Sett

Quali sono le novità al via da settembre per gli stipendi dei lavoratori dipendenti italiani e cosa potrebbe cambiare ancora: chiarimenti

Quali sono le novità per gli stipendi attese a Settembre e non solo per modifica in busta paga? Dopo l’aumento degli stipendi già calcolato a luglio con l’ulteriore taglio del cuneo fiscale aumentato dal 3% al 7% per redditi annui entro i 25mila euro e dal 2% al 6% per redditi annui tra i 25mila e i 35mila euro, si va verso ulteriori modifiche per gli stipendi a settembre. Vediamo quali saranno.

  • Novità per gli stipendi a settembre tra rimborsi e tasse
  • Aumenti stipendi a settembre con via ufficiale a novità 
  • Quali sono le ulteriori novità per gli stipendi attese a settembre


Novità per gli stipendi a settembre tra rimborsi e tasse

Come ogni mese, i lavoratori dipendenti riceveranno la busta paga di settembre che potrebbe riportare importi differenti rispetto allo scorso mese, con eventuali aumenti dovuti ai rimborsi del 730 2023, se hanno inviato la dichiarazione dei redditi entro il 15 luglio, e a detrazioni fiscali o se si ha diritto al bonus Irpef, ex bonus Renzi, ma anche riduzioni per effetto del pagamento di tasse Irpef, addizionali locali, cioè Irpef comunale e regionale, contributi previdenziali.

Aumenti stipendi a settembre con via ufficiale a novità 
 

Dal primo settembre scatta il riconoscimento della soglia esentasse fino a 3mila euro dei fringe benefit da parte dei datori di lavoro ma solo ai lavoratori dipendenti con figli minori.

I fringe benefit sono somme relative all’uso di beni e servizi che si aggiungono alla retribuzione principale del lavoratore dipendente e da settembre cambiano ufficialmente i limiti per la non imponibilità dell’agevolazione che può essere concessa ai lavoratori dai datori di lavoro.

L’Agenzia delle Entrate ha specificato che rientrano tra i bonus che non concorrono a formare reddito di lavoro dipendente anche le somme erogate o rimborsate ai lavoratori per il pagamento delle utenze domestiche di energia elettrica, acqua e gas.

Rientrano nei fringe benefit con soglia esentasse entro i 3mila euro, tra gli altri, buoni pasto, buoni cellulari aziendali, buoni computer aziendali, auto aziendali, borse di studio, alloggi dati in uso ai dipendenti, prestiti agevolati, polizze assicurative extraprofessionali.

A settembre entrano anche in vigore le nuove regole di detassazione per lavoro notturno e festivo per lavoratori del comparto turistico e il riconoscimento ai lavoratori del settore del turismo, compresi gli stabilimenti termali, con un reddito fino a 40.000 euro, di una somma a titolo di trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni lorde per lavoro notturno e lavoro straordinario.

Quali sono le ulteriori novità per gli stipendi attese a settembre

Al di là delle novità per gli stipendi ufficialmente in vigore da settembre, proprio nello stesso mese sono attese ulteriori possibili modifiche in merito che potrebbero arrivare con il nuovo Decreto Lavoro, che potrebbe essere presentato proprio tra fine settembre e inizio ottobre.

Stando alle anticipazioni, la misura principale del nuovo Decreto Lavoro dovrebbe essere l’ulteriore taglio del cuneo fiscale deciso dal governo con il Decreto Lavoro di maggio da rendere strutturale. Il governo ha, infatti, aumentato il taglio del cuneo fiscale deciso con la Manovra 2023 portandolo dal 3% al 7% per redditi fino a 25mila e dal 2% al 6% per lavoratori con redditi fino a 35mila euro, ma in via temporanea fino a fine anno.

L’obiettivo del governo è quello di prorogare la misura, rendendola strutturale, ma in mancanza di tale possibilità quanto meno prorogarla almeno per i primi sei mesi del nuovo anno.

Altre misure attese con il nuovo Decreto Lavoro di settembre sarebbero: 

  • rendere strutturale anche l’aumento della soglia esentasse per i fringe benefit fino a 3mila euro per tutto il 2023 con possibile estensione dell’aumento della soglia esentasse per i fringe benefit e per tutti i lavoratori, non solo per chi ha figli a carico;
  • nuova detassazione della tredicesima, che permetterebbe di aumentare l'importo della mensilità aggiuntiva di dicembre;
  • nuovo bonus una tantum, sulla scia di quello già erogato l'anno scorso dal governo Draghi di 150-200 euro ma che potrebbe essere valido solo per lavoratori entro determinati limiti di reddito annuo percepito e rappresentare una importante misura per ottenere maggior consenso in vista delle prossime elezioni europee del 2024;
  • ulteriore detassazione dei premi produttività, contribuendo ad aumentare ancora le buste paga dei lavoratori dipendenti dando loro maggiore potere di acquisto;
  • nuova detassazione per lavoro straordinario, per cui si prospetta una nuova detassazione per aumentare l’importo netto in più percepito dai lavoratori che prestano ore di servizio anche oltre il normale orario lavorativo previsto da relativo Ccnl di assunzione;
  • modifica della tassazione sul Tfr-Tfs, Trattamento di fine rapporto per gli statali.
Ulteriori novità per gli stipendi sono previste anche nella nuova delega fiscale con la revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi ma anche delle detrazioni e delle deduzioni che potrebbero essere calcolate direttamente in busta paga dei lavoratori dipendenti. 

Dopo settembre, dopo cioè la presentazione della Nadef, nota di aggiornamento al Def, in base alle risorse economiche disponibili effettivamente, si potrebbero iniziare a definire già per la prossima Manovra alcune misure della delega fiscale, come un inizio della revisione dell’Irpef ma partendo dai redditi più bassi, altrimenti la misura costerebbe troppo, o la revisione della tassazione tfr, nonché prevedere nuova detassazione della tredicesima o nuovo bonus una tantum 150-200 euro.